Mad Max (2015) – [E3 2013]Mad Max

 

 

E così, salta fuori che Mad Max è sviluppato nientemeno che da Avalanche Studios, noti soprattutto per la serie Just Cause. Ciò che riporta Max sugli schermi è una storia nuova, in cui lui ha perso la sua auto, la famosa Interceptor, e necessita di un nuovo mezzo, che è al centro del gameplay.

 

Prevedibilmente, Mad Max è un gioco open world dove il protagonista gira per una grande mappa facendo missioni qua e là per sé stesso e per conto terzi, muovendosi sul veicolo che verrà assemblato dal giocatore. Ma laddove in Just Cause il singolo mezzo aveva una rilevanza limitata, qua è necessario dargli la completa attenzione: raccogliendo e comprando pezzi nuovi, il giocatore è in grado di assemblare veicoli dalle caratteristiche totalmente diverse adibite, ad esempio, allo sfondamento di barricate piuttosto che all’attraversamento del deserto. Non è possibile avere un unico mezzo adatto a tutto: ogni parte dell’auto è studiata per uno specifico scopo ed influenza le altre componenti; corazzare il veicolo infatti ne condiziona le sospensioni e la velocità, rendendolo inadatto a cose come la guida sulle dune, mentre a sua volta guidare sul deserto richiede pneumatici diversi da quelli dalla guida su strada e viceversa, con i pro e contro del caso – preferite guidare velocemente su strada e rischiare di incontrare più banditi o muovervi lentamente nel deserto e guadagnare furtività?

Non solo: lo sviluppo del veicolo e la ricerca di nuove parti è necessaria per superare certi punti che presumibilmente daranno accesso a nuove aree della mappa. Gli sviluppatori promettono un numero sufficiente di upgrade per poter dar vita a 50 veicoli diversi.

 

Ovviamente, guidare e modificare l’auto non è tutto: il veicolo è pure un mezzo di scontro, sia ad impatto che con armi, ed è inoltre provvisto del supporto di un fidato meccanico che sarà sempre sul retro pronto a sparare sui nemici (qualora non lo faccia direttamente Max dal finestrino) o riparare il veicolo in caso di necessità – da sottolineare anche che ogni attacco subito causa danni alla parte specifica colpita della macchina, con tutte le conseguenze del caso. E quando Max è a piedi, entra in gioco tutta la brutalità del titolo: da ciò che abbiamo potuto vedere, l’azione fuori dai veicoli dà molta più importanza ai combattimenti corpo a corpo piuttosto che allo scontro armato, riempendoli di combo e creando un sistema efficace per poter gestire i combattimenti con più avversari. Inoltre, spesso e volentieri la furtività sarà un elemento chiave per la sopravvivenza.

Parlando di sopravvivenza, gli sviluppatori non hanno detto molto in merito, ma osservando l’interfaccia abbiamo chiaramente notato delle voci nominate “rest – eat – drink”, che fanno pensare che a intervalli regolari il protagonista avrà bisogno di soddisfare le proprie necessità primarie onde evitare di soccombere.

 

 

Graficamente, il titolo appare solido e molto curato nelle dinamiche inerenti la fisica, elemento sul quale il presentatore ha voluto sottolineare l’impegno dello studio nel voler far provare al giocatore il miglior feedback possibile durante la guida del mezzo. Un po’ meno convincenti le animazioni di combattimento, ma dopotutto stiamo parlando di un titolo pre-alpha. Le premesse per un buon titolo free-roaming nella tradizione dello studio sono buone, seppur non mancando di qualche dubbio: riusciranno a mantenere interessante un gioco in un mondo che per necessità è spoglio e privo di vita? E le missioni, saranno sufficientemente varie da non annoiare? La risposta l’avremo nel 2014 su console attuali e di nuova generazione, nonché PC.