Lost Planet 2 – Anteprima Lost Planet 2
La scienza ha calcolato che, più o meno, il nostro sole è giunto nel bel mezzo del cammin di nostra vita, ossia alla metà del ciclo vitale di una stella. Tra 4,5 o 5 miliardi di anni l’astro più luminoso del nostro cielo ci dirà addio per sempre, prima ingrandendo le sue dimensioni in quelle di una gigante rossa ed infine rinchiudendo il suo splendore dentro una sfera di piccole dimensioni, ossia una nana bianca, fino a scomparire per sempre. Sfortuna vuole che anche la Terra e i restanti pianeti del sistema solare seguiranno la sorte della stella, da prima venendo sbriciolati dal suo avanzare come gigante rossa, per poi morire congelati nel freddo cosmico seguente la sua distruzione. La nostra terra, che pensavamo infinita nel tempo, ha dunque un destino segnato. Ed anche il destino dell’uomo ha la sua fine scritta tra le stelle: se egli non troverà una nuova casa, la sua razza ha i secoli contati. Senza parlare di possibili impatti asteroidali, distruzioni atomiche e chissà quale altra sciagura di dimensioni apocalittiche. La ricerca di una nuova casa, al di là del manto stellato che chiamiamo cielo, potrebbe diventare una priorità di vitale importanza.
Anche i videogiochi ci hanno spesso mostrato un futuro simile. Nel recente Star Ocean: The Last Hope, la Terra era diventata un pianeta invivibile a causa di una sconsiderata guerra atomica, tanto da costringere alcune squadre specializzate a lasciare la loro casa per cercare un nuovo pianeta da colonizzare. Anche Lost Planet, TPS del 2007 edito da Capcom, ci mostra un lontano futuro, dove la razza umana è stata costretta ad abbandonare la Terra per cercare nuovi pianeti, tra i quali il glaciale E.D.N. III.
Dopo il relativo successo del primo episodio, ecco che Capcom si appresta a lanciare sul mercato Lost Planet 2, titolo che vedremo sugli scaffali nei primi mesi del 2010. Osserviamo con i nostri occhi come sarà E.D.N. III ora che vi faremo ritorno.
Il clima è cambiato… in tutti i sensi
Come accennato tra le righe poco più su, anche in Lost Planet 2 muoveremo i nostri passi sulla superficie del pianeta E.D.N. III, non più interamente una landa ghiacciata ma trasformatosi in una giungla esotica grazie a vari cambiamenti climatici intercorsi nei dieci anni che separano questo sequel dal primo capitolo. Nonostante questo enorme cambiamento dal punto di vista climatico, l’energia termica è rimasta la primaria fonte di guadagno per le varie bande piratesche che popolano il pianeta. A dispetto di queste informazioni si sa però ancora poco della trama.
Le maggiori novità rivelate riguardano, tra le altre cose, la gestione del personaggio. La vicenda non seguirà più le peripezie di un singolo personaggio, ma amplierà la propria visione d’insieme per mostrarci anche diversi gruppi, così da valorizzare ancor di più la scelta di diversificazione che gli sviluppatori stanno attuando un po’ su tutti i fronti. Ma la novità più succosa riguardante il protagonista sta nel fatto che questa volta potremo modellare il nostro alter ego grazie ad un editor inedito e nuovo di zecca, che ci permetterà di sceglierne sia l’aspetto fisico, sia il comportamento in battaglia che le armi che utilizzerà. La personalizzazione sarà arricchita da un canale online inserito nel gioco e chiamato MyPage, che mostrerà in tutto il mondo la classifica e gli obiettivi raggiunti dal nostro eroe su misura, oltre che permettere di scaricare i DLC che seguiranno l’uscita del gioco.
Mai più soli in battaglia
Succose novità sono state introdotte anche nell’intero gameplay. L’approccio di base, comunque, rimane invariato. Tutto il gioco si mantiene intatto come uno shooter in terza persona largamente votato all’azione (componente che in questo secondo capitolo dovrebbe abbondare ancora di più), con aggiunte di nuove armi ed una nuova concezione dei livelli, ora mini stage legati assieme da una serie cospicua di checkpoint. Grazie a questi punti di salvataggio, potranno unirsi a noi fino a tre comprimari, così da trasformare il gioco in un’avventura in cooperativo. È proprio qui che sta la vera novità di tutto il gameplay. In tutta l’avventura potremo essere seguiti da tre compagni, sia gestiti dalla CPU sia comandati da giocatori in carne, ossa e joypad, i quali divideranno con noi tutte le vicende su schermo, dagli scontri standard arrivando a quelli contro i massicci boss, comprese le varie risorse che andremo via via a sbloccare in tutto il nostro peregrinare.
Lost Planet 2 ci promette spettacolarità
Per quanto riguarda la componente puramente action, ecco che Capcom si è lasciata trasportare da idee alquanto particolari. Non solo tutto il gioco sarà ancor più frenetico e improntato a tattiche di guerriglia veloci e spietate (che mostreranno il loro punto di forza nel lavoro di squadra), ma ci permetterà di svolgere azioni da film horror di serie B che in un contesto del genere trovano realmente il loro perché. Un esempio tra tutti: sarà possibile lasciarsi ingoiare da un qualsiasi mostro di considerevoli dimensioni, mutilarne dall’interno tutti gli organi vitali e uscire senza problemi utilizzando "l’uscita sul retro". La spettacolarizzazione, dunque, dovrebbe raggiungere livelli molto più alti rispetto a quanto visto nel predecessore.
Tra le aggiunte possiamo annoverare anche nuove armi, come i lanciafiamme, alle quali si aggiungono le oramai note vecchie glorie, come mitragliatori, granate e così dicendo. Interessante anche l’aggiunta di un rampino, che ci permetterà di raggiungere in un attimo zone sopraelevate altrimenti irraggiungibili. Anche l’equipaggiamento difensivo, oltre a quello offensivo, potrà vantare new entry di tutto rispetto: parliamo di scudi portatili che, piantati sul terreno, riusciranno ad espandere la loro influenza quel tanto che basta per proteggere l’intera squadra. Oltre alle armi, ecco che gli sviluppatori hanno assicurato una maggior presenza di mech, alcuni dei quali saranno pilotabili in cooperativa da due o più giocatori, probabilmente in compiti divisi tra guida e utilizzo di armi da fuoco.
Ghiaccio, addio. È il tempo delle giungle!
Basta un colpo d’occhio per accorgersi che, in questo secondo episodio, il comparto grafico è stato migliorato, godendo ora di una cura maggiore. Tutto è opera del nuovo engine proprietario, ossia il MT-Framework 2.0, che riesce a svecchiare la vecchia grafica del primo Lost Planet donando un apparire molto più accattivante e al passo con i tempi. Tra tutte le migliorie apportate, spiccano gli scorci naturali, con la modellazione dell’acqua davvero stupefacente, che si unisce alla vegetazione per formare un quadro d’insieme davvero godibile. Chiudono l’opera tante piccole chicche tecniche, come texture e poligoni che, non sapendo di quale titolo stiamo parlando, faticheremo a collegare a Lost Planet 2. Il passo avanti si vede davvero, ed è notevole. Certo, non stiamo parlando di una tecnica fuori da ogni schema o rivoluzionaria. Molti titolo odierni possono già vantare grafiche ben più poderose, ma il passo in avanti rispetto al primo capitolo non può che meritare degli applausi.
Gli ambienti naturali sembrano ben costruiti
In conclusione
Gli spunti ci sono, le potenzialità anche, nonché le capacità, delle quali la Capcom proprio non difetta. Se dovesse tener fede a tutte le promesse, questo Lost Planet 2 non solo surclasserebbe il predecessore in qualità, ma si rivelerebbe un titolo interessantissimo da tenere d’occhio. L’hype che si è alzato tra gli amanti del primo titolo, e tra tutti i giocatori del genere dei TPS, incarna quasi alla perfezione quello che questo titolo potrebbe diventare, ossia un ottimo titolo dall’azione diretta e dalla voglia di stupire e divertire.
Non ci resta che attendere i primi mesi del 2010, fiduciosi e speranzosi, nell’attesa di mettere le mani sul prodotto fatto e finito.