Little Nightmares III PROVATO | GAMESCOM 2024

Il provato di Little Nightmares III alla Gamescom 2024 ci riporta nel Nulla, stavolta con due inediti protagonisti.

Little Nightmares III provato

Little Nightmares III, dopo due capitoli che hanno saputo colpire nel cuore degli appassionati del genere horror e non solo, si ritorna ad esplorare tenebrose ambientazioni con un nuovo capitolo che aggiunge non poca carne sul fuoco.

Stavolta però non ci sarà Tarsier Studios (che hanno presentato il loro nuovo titolo horror durante la Opening Night Live) a lavorare a questo sequel, bensì, Supermassive Games. Un team che sicuramente ha esperienza con il genere horror ma che desta una genuina curiosità nella prova con un platform 2,5D.

Tra dubbi e perplessità, Little Nightmares III provato alla Gamescom 2024 è stata l’occasione perfetta per mettere a fuoco questo terzo capitolo – che come ogni terzo capitolo di una serie – deve affrontare non poche sfide. Dapprima la necessità di non cadere nel cosiddetto more of the same, e secondariamente, cercare di introdurre delle novità che possano rendere la formula di gioco diversa da quanto fatto fino ad ora.

Una doppia sfida vista anche la totale differenza dei team di sviluppo. Da un lato vi è Tarsier Studios che prende piede solamente durante la collaborazione con Sony ed i suoi pacchetti aggiuntivi per Little Big Planet (ed i successivi capitoli) e poi diventare più nota al pubblico generalista proprio con Little Nightmares.

Dall’altro lato, Supermassive Games – quelli di Until Dawn – che dopo la prima stagione di The Dark Pictures Anthology si preparano per una seconda stagione e nel mentre, ecco questo peculiare progetto: Little Nightmares III.

Little Nightmares III PROVATO | GAMESCOM 2024

Era proprio lo scorso anno, durante la Opening Night Live della Gamescom che venne presentato per la prima volta il titolo, con grande stupore – nessuno si aspettava forse un terzo capitolo dopo l’addio di Tarsier Studios dal progetto – eppure eccoci qui pronti a parlare concretamente di Little Nightmares III.

Una delle prime novità risiede proprio nella formula di gioco, non più relegata ad un singolo giocatore bensì co-op (sia locale che online). Bisogna subito specificarlo: sì, è possibile far controllare l’altro personaggio all’IA.

I due protagonisti, Low e Alone sono alla ricerca di una via d’uscita dal Nulla. Intrappolati nella “Spirale” – un agglomerato di luoghi inquietanti – il duo dovrà cercare di collaborare e sopravvivere alle numerose allucinazioni mentre una minaccia più grande si nasconde tra le ombre.

Little Nightmares III provato gamescom 2024

Alla Gamescom 2024, ho finalmente avuto l’opportunità di provare Little Nightmares III, il nuovo titolo di Supermassive Games. Ho giocato l’intera demo insieme a un collega italiano, sperimentando così sia la modalità giocatore singolo (dove l’IA controlla l’altro personaggio) che la modalità co-op online, poiché il gioco non prevede il couch co-op.

L’esperienza è stata fluida dall’inizio alla fine, ma bisogna considerare che ci trovavamo in un ambiente ottimale. Per valutare la stabilità effettiva dell’infrastruttura online, sarà necessario attendere l’uscita ufficiale del gioco nel 2025.

Ciò che è subito emerso è la scelta di Supermassive di adottare un approccio prudente. Il gioco mantiene fortemente l’atmosfera tipica dei precedenti capitoli di Little Nightmares, ma allo stesso tempo sembra mancare un tocco di originalità creativa. Le sezioni di gioco che ho provato risultavano molto simili a quelle dei primi due capitoli, segnalando chiaramente che questo terzo episodio non è stato realizzato dagli stessi sviluppatori delle versioni precedenti.

Tuttavia, questo non significa che il lavoro di Supermassive Games sia inferiore. Anzi, se l’obiettivo era garantire una continuità con quanto fatto in precedenza, hanno sicuramente centrato il bersaglio. È solo un peccato che l’introduzione della modalità co-op sia l’unica vera novità per distinguere questo nuovo capitolo.

Little Nightmares III

Nel gioco, sia Low che Alone dispongono di un proprio strumento: Low possiede una chiave inglese per rompere catene o attivare interruttori a terra, mentre Alone è equipaggiato con un arco che può usare per attivare meccanismi posti in alto – senza bisogno di mirare – per risolvere enigmi ambientali.

Per quanto riguarda la direzione artistica scelta dal nuovo team di sviluppo, sembra chiaro che ci sia una volontà di non rischiare troppo. Il mostro che ho incontrato durante la demo – o meglio, che ho evitato – non era così spaventoso come quelli del passato, presentando uno stile quasi cartoonesco in alcuni aspetti. Una sorta di velatura colorata che lo rende meno minaccioso rispetto alle bestie antropomorfe viste in REANIMAL, che abbiamo avuto modo di vedere in anteprima.

Non ho dubbi che la formula di gioco possa funzionare. Si fugge, si risolvono enigmi ambientali e si esplora un nuovo mondo affascinante, con scenari sempre piacevoli da osservare che alternano tunnel angusti a stanze dall’aspetto ordinario, richiedendo spesso una rilettura attenta per capire dove fuggire o nascondersi. Non essendo solo, forse non ero l’unico a trovarmi in difficoltà sul da farsi, il che accentua il rischio di un approccio trial-and-error che potrebbe penalizzare il prodotto finale.

Little Nightmares III provato gamescom

Little Nightmares III è stato un titolo perfettamente in linea con i capisaldi del franchise, senza però – almeno per il momento – aggiungere nuove carte sul tavolo, rischiando da un lato di non innovare nulla ma allo stesso tempo di essere perfettamente fedele, salvo diversi cambiamenti stilistici, all’eredità di Tarsier Studios che ora però combatte direttamente con il prodotto di Supermassive Games con il loro REANIMAL. 

Vai alla scheda di Little Nightmares III
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