Lightning Returns: Final Fantasy XIII – [E3 2013] Lightning Returns: Final Fantasy XIII
In occasione dell’E3 2013 di Los Angeles abbiamo avuto modo di provare, presso lo stand di Square-Enix, una demo dell’ultimo capitolo della trilogia dedicata a Final Fantasy XIII, Lightning Returns. Come si può intuire dal titolo, il gioco vedrà il ritorno della bella guerriera Lightning che in Final Fantasy XIII-2 aveva ceduto il posto di protagonista alla sorella Serah e al giovane Noel.
Il gioco è ambientato 500 anni dopo gli eventi accaduti in FFXIII-2: Lightning si risveglia dal suo lungo sonno e scopre che il Chaos, liberatosi a causa della morte della divinità Etro, sta divorando tutto e in 13 giorni distruggerà il mondo. Sarà suo compito quello di impedire la disfatta dell’umanità che si è rifugiata su Nova Chrysalia, un arcipelago di 4 isole, ognuna con caratteristiche diverse.
Nella demo da noi provata ci siamo tovati all’interno di alcune rovine dell’isola di Yusnaan, alla ricerca di Snow Villiers, uno dei personaggi principali della saga che ritornerà in veste (pare) di antagonista, al punto da scontrarsi più volte contro Lightning (e a quanto pare non sarà il solo). Nel trailer mostrato all’E3, infatti, pare che anche Noel sarà tra i nemici/amici che vogliono darle la caccia.
Ma a darci man forte ci sarà Hope Estheim, altro personaggio proveniente dai capitoli precedenti, che sarà in continuo contatto con Lightning tramite un sistema di comunicazione a distanza per tenerla sempre aggiornata sugli obiettivi e dandole nuove indicazioni sul da farsi.
Il focus della versione dimostrativa a disposizione era incentrato sul nuovo sistema di combattimento introdotto con Lightning Returns, con Lightning quale unico personaggio giocabile e controllabile dal giocatore per tutta la durata del gioco
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Abbandonando i ruoli visti nei capitoli precedenti, sono stati introdotti gli schemi, ovvero classi di combattimento intercambiabili al volo tra di loro con la semplice pressione dei tasti dorsali anteriori. Ognuna di queste classi avrà un suo costume (in maniera analoga al sistema delle looksphere di FFX-2), un suo equipaggiamento e un suo set di abilità, mappabili sui 4 tasti principali.
Ogni mossa consumerà un tot di barra ATB, al termine della quale bisognerà attendere che venga ricaricato. In questi momenti sarà dunque necessario cambiare velocemente classe e sfruttare i loro ATB e le loro abilità affinchè il combattimento risulti sempre dinamico e senza tempi morti dovuti all’attesa del ripristino della barra.
Le classi disponibili nella demo erano 3: Dark Muse, Sorceress e Divinity. La prima, una classe focalizzata sugli attacchi fisici, la seconda su quelli magici e la terza un misto delle prime due.
Novità assoluta e “ritorno alle origini”: a fine combattimento gli HP non verranno ripristinati in automatico, ma bisognerà curarsi aprendo un menù in tempo reale e usare le pozioni a nostra disposizione.
Durante il combattimento è possibile muovere il personaggio a piacimento (come accadeva in FFXIII) per spostarsi ed evitare eventualmente alcuni attacchi o in alcuni casi pararli, il che richiederà una certa quantità di ATB che dovrà essere usata con parsimonia visto che alcuni mostri saranno in grado di fare danni ingenti se non si ricorre alla parata.
Esattamente come nei precedenti capitoli, attaccando il nemico e sfruttando le sue debolezze potremo stordirlo, permettendoci così di attaccarlo in totale libertà e infliggendo il doppio dei danni.
Soprattutto come i boss, tornerà molto utile l’attivazione di una modalità speciale chiamata Overclock in cui Lightning accelererà il tempo al punto tale da vedere tutto il mondo attorno a sé a rallentatore. Questo permetterà di eseguire attacchi consecutivi senza badare alle spese dell’ATB che sarà illimitato per tutta la durata dell’Overclock. L’unico svantaggio che comporterà l’utilizzo di questa abilità è che consumerà il tempo di gioco a nostra disposizione, visto che i 13 giorni necessari Lightning per salvare il mondo sono tradotti in un 26 ore reali di gioco, espandibili completando quest e compiendo determinate azioni.
La demo si è poi conclusa con una boss battle, un drago invocato da un misterioso personaggio di nome Lumina, e che ricorda moltissimo Serah, in cui è stato necessario mettere a frutto tutta l’esperienza maturata con i precedenti combattimenti visto che si è rivelato un nemico particolarmente ostico, dimostrando come il livello di sfida sia stato decisamente alzato rispetto i primi due capitoli.
Non abbiamo avuto di fare molto altro se non esplorare un minimo le rovine e testare le nuove interazioni con gli ambienti. Ora infatti Lightning potrà saltare a piacimento, scalare, scivolare, aggrapparsi ai pali e così via, dando vita a nuove possibilità di esplorazione che non si limitano semplicemente ai movimenti orizzontali.
Dobbiamo essere sinceri: non avevamo ben accolto l’annuncio di Lightning Returns, in particolar modo dopo la visione del primo trailer che non ci aveva colpiti in termini di animazione e comparto tecnico, che ora invece si assesta su livelli decisamente più convincenti. Dopo il nostro hands on, però, possiamo ritenerci piuttosto interessati alla direzione che ha intrapreso questo ultimo e terzo capitolo della saga di FFXIII, che ha dimostrato un battle system sicuramente meno noioso e ripetitivo, sicuramente più dinamico e competitivo in cui è richiesto al giocatore una sapiente gestione delle abilità, di oggetti, parate e cambio delle classi.
L’unico appunto da definire sta nella trama e nei personaggi, visto che il XIII-2 non ci ha per niente convinti sotto questo punto di vista ponendo un distacco netto dall’originale FFXIII che, a modo suo, ci aveva affascinato. In attesa quindi di saperne di più, vi ricordiamo che Lightning Returns è previsto in Europa per Febbraio 2014 su PS3 e Xbox 360.