Last Day of June – Provato
Vi avevamo già raccontato qualche tempo fa di Last Day of June, il nuovo titolo sviluppato dal team italiano di OvoSonico e prodotto da 505 Games. Non fu un titolo facile da raccontare: prima di tutto perché ci eravamo limitati ad assistere solo al prologo del gioco e in secondo luogo perché si tratta di un titolo che poggia le basi sulle emozioni e i sentimenti, quasi sempre difficili da esprimere a parole.
Qualche giorno fa però, abbiamo avuto modo di tornare negli uffici di Digital Bros per provare le prime tre ore del titolo e finalmente abbiamo avuto la possibilità concreta di comprendere e descrivere l’opera che approderà su Playstation 4 e PC il prossimo 31 agosto 2017.
Partiamo dalla trama: Carl e June sono una felice coppia di sposini che vive in un piccolo villaggio situato nei pressi di un lago. Un giorno June, decide di organizzare una gita al molo, per dare una lieta notizia al marito e regalargli un pacco dal misterioso contenuto ma sul più bello incombe un brutto temporale e i due sono costretti a rientrare di corsa a casa. Ed è sulla via del ritorno che capita la tragedia: un fatale incidente in macchina fa perdere la vita a June e costringe Carl a passare il resto della sua vita su una sedia a rotelle.
Trascorre del tempo (quanto non è meglio specificato) e Carl ora vive in completa solitudine a casa, da solo, al buio, in un continuo stato di tristezza infinita fino a quando non accade qualcosa. Costretto a entrare nella stanza dove June era solita disegnare, una luce misteriosa proveniente dal ritratto di lei lo attira a se e scopre di poter rivivere i ricordi di quel fatale giorno, ma dal punto di vista degli altri 4 abitanti del villaggio: un bambino, una donna, un uomo e un anziano.
Ed è proprio da questa premessa che si basa tutto Last Day of June (l’ultimo giorno di June, appunto) e sopratutto la parte ludica di questo titolo, che in molti immaginavano come l’ennesimo “walking simulator“.
Rivivendo il ricordo di ciascun abitante del villaggio l’obiettivo sarà quello di cambiare il corso degli eventi ed evitare così il tragico incidente di Carl e June, ma sappiate che non sarà una cosa così semplice. Per quanto gli enigmi e i puzzle da affrontare siano abbastanza intuitivi e immediati da risolvere, spesso per avanzare con la storia vi sarà chiesto di affrontare più e più volte i ricordi dei vari personaggi e svolgere delle azioni che impatteranno su quelli degli altri.
A seconda di come finirete la giornata, ci saranno conseguenze tangibili sui ricordi degli altri personaggi, ma sopratutto sull’esito dell’incidente di Carl e June. Il come e il perché ve lo lasciamo scoprire a voi.
Da non sottovalutare in nessun modo i collezionabili presenti all’interno del gioco: ce ne sono cinque per ogni personaggio e ognuno di essi racconta un frammento importante della loro vita e di come questo sia in qualche modo collegato o meno alla vita di Carl e June. Per raccoglierli tutti ci vorrà un’esplorazione certosina e l’aiuto costante degli altri personaggi nei svariati ricordi per sbloccarne l’accesso.
Non bisogna temere però la costante necessità di backtracking, in quanto gli sviluppatori sono stati parecchio accorti nel limitare le ridondanze ed evitare di far ripetere al giocatore le stesse scene e gli stessi enigmi. Forse giusto l’obbligo di rivedere alcune micro cutscene alla lunga potrebbe risultare fastidioso quando si ripetono più e più volte alcuni ricordi per colpa anche di un semplice e banale errore, ma nulla che non possa essere messo a posto entro il giorno di lancio inserendo lo skip dei filmati già visti.
Nelle tre ore passate in compagnia di Last Day of June ci siamo resi conto di quanto incredibile sia stato vivere quelle emozioni e quelle storie, in un gioco dove per assurdo i personaggi non parlano (si limitano a emettere versi insignificanti) e non hanno volti. A parlarci sono stati i gesti, le ambientazioni e soprattutto le fantastiche musiche che fanno da sfondo agli eventi che accadono su schermo. Musiche tutte provenienti dal repertorio di Steven Wilson che è stato fonte di ispirazione per la creazione di questo Last Day of June, come ci raccontava tempo fa Massimo Guarini, direttore e autore del gioco.
Non possiamo non ammettere dunque di essere impazienti di rimetterci le mani sopra e scoprire come andrà a finire la storia di Carl e di tutti gli altri personaggi, e non possiamo esimerci nell’invitarvi ad attenderlo con noi perché sappiamo già con una certa sicurezza che non ve ne pentirete.