La Terra di Mezzo: L’ombra della Guerra – Provato
Il prossimo 25 agosto 2017 arriverà su Playstation 4 e Xbox One l’atteso seguito de La Terra di Mezzo: l’Ombra di Mordor, ovvero L’ombra della Guerra, il nuovo capitolo ambientato nell’universo narrativo de “Il Signore degli Anelli”, sviluppato sempre dal talentuoso team dei Monolith Production. Presso la Microsoft House di Milano, ospiti di Warner Bros, abbiamo avuto modo di vedere e provare in anteprima il gioco e testare così le novità introdotte in questo secondo capitolo della serie. Il tutto attraverso una demo di circa 45 minuti il cui focus principale è stato quello di un assalto a una fortezza.
Uno degli elementi principali del successo del’Ombra di Mordor, oltre il setting da cui è ispirato, è stato indubbiamente il così detto Nemesis System, ovvero l’incredibile caratteristica di rendere unici ciascuno dei principali nemici del gioco, ciascuno capace di evolvere e ricordarsi di noi ogni qual volta morivamo. Questa feature ovviamente, torna in maniera preponderante anche in questo Ombra della Guerra, rivisto e migliorato in tutto e per tutto.
L’assalto alla fortezza che abbiamo menzionato precedente rappresentava quindi una build perfetta per mostrarci il nuovo Nemesis System e tutte le altre novità introdotte nell’Ombra della Guerra. L’obiettivo era sulla carta semplice: assaltare la fortezza ed eliminare l’overlord che lo proteggeva. Il problema è che per farlo occorreva liberare i 3 avamposti principali ed eliminare i luogotenenti che li occupavano. È stato quindi essenziale, prima di partire alla carica, studiare in maniera oculata e attenta tutte le forze e debolezze dei nemici e preparare il nostro esercito di orchi in maniera adeguata così da sovrastare quello nemico. Talion infatti, questa volta può comandare intere legioni di orchi nemici, grazie al potere dello spettro Celebrimbor, che anche qui torna nel suo ruolo di supporto al ramingo. Si è rivelato essenziale scegliere che tipo di legione portarsi appresso, tra orchi giganti per abbattere le mura, arcieri, corazzati, kamikaze e tanto altro.
Una volta pronti e preparati, siamo partiti all’assalto della fortezza e la sensazione di trovarsi in una vera battaglia campale è stata decisamente molto alta. Il numero di orchi gestiti a schermo è impressionante, accompagnato da esplosioni, mure che crollano e urli di guerra. Da questo punto di vista, l’enfasi dello scontro su larga scala si percepisce tutto, sperando solo che dopo 3-4 assalti la cosa non stucchi, ma considerato la moltitudine di approcci forse è un rischio che non sussiste e valuteremo in sede di recensione.
Non abbiamo visto particolari novità nel sistema di combattimento, che ricordiamo ricalca in buona parte quanto già proposto dalla serie Batman Arkham, con combo, schivate e contrattacchi da realizzare in sequenza per non rompere il ritmo dell’azione. In compenso abbiamo notato un notevole incremento della difficoltà, per via dell’aumento dei nemici su schermo e, soprattutto, quello dei sottoposti e luogotenenti dell’overlord, che richiedono sempre strategie diverse per essere abbattuti o sottomessi al nostro volere. In compenso, l’aiuto del nostro esercito personale è netto e tangibile, spesso capace da solo di far fuori nemici piuttosto potenti, a patto però di aver schierato il giusto tipo di supporto in questo tipo di battaglie.
Una delle novità che invece abbiamo gradito molto, per quanto già vista è rivista, è l’introduzione di una sorta di loot system, ovvero la possibilità che i nemici lascino cadere a terra pezzi di equipaggiamento che variano a seconda della qualità e della rarità. Ogni pezzo di equipaggiamento, oltre ad avere delle caratteristiche intrinseche uniche, sarà differente per estetica e potrà inoltre sbloccare un potenziamento nascosto una volta compiute determinate azioni, come ad esempio quella di uccidere tot nemici in un certo modo.
Ovviamente le novità del gioco non si limitano a questo, sappiamo infatti che ci saranno parecchie nuove feature in merito al nuovo open world, le attività secondarie e ai nuovi elementi RPG, ma per quelle bisognerà attendere almeno l’E3. Inoltre, sappiamo che il gioco supporterà in maniera piuttosto efficace la prossima Xbox Scorpio, così come il programma Xbox Play Anywhere, che permetterà agli utenti PC e Xbox One di giocare il titolo su entrambe le piattaforme a prescindere su dove lo si acquisti, confermando quindi un forte sodalizio di partnership con casa Microsoft, che non a caso ha hostato l’evento di questo nostra prova.
Per il momento, quello che abbiamo visto e testato ci ha ampiamente soddisfatto: Monolith Production ha rodato per bene le meccaniche del primo episodio e si appresta a portare un eccellente “more of the same” che era probabilmente quello che i fan si aspettano da un seguito che di per se si è già rivelato una gratificante sorpresa.
Aspettiamo con ansia di sapere cosa ci riserverà il titolo da qui all’uscita.