Kingdom Under Fire II – Anteprima
Dopo 11 anni di sviluppo, Kingdom Under Fire II vede finalmente la luce, introducendo delle meccaniche RTS a un gioco di tipo MMORPG.
Correva l’anno 2008 quando per la prima volta si iniziò a parlare di Kingdom Under Fire II, un titolo MMORPG il cui compito è quello di uscire dai soliti schemi canonici, introducendo delle componenti RTS. Un titolo di certo ambizioso, ma che presto si è ritrovato nel dimenticatoio, sia per gli 11 anni di sviluppo, sia per delle beta – uscite in Corea e in Russia – dall’esito disastroso. Il titolo, sotto la guida del Publisher Gameforge, dopo un periodo di gestazione assi lungo, paragonabile alla somma della durata delle due grandi guerra, ha una data di uscita e vedrà la luce anche nel vecchio continente.
Il 14 Novembre sarà la data in cui i server di Blueside apriranno le porte di Kingdom Under Fire II.
Abbiamo avuto la possibilità di volare fino in Germania, presso il castello Reichenstein, per assistere alla premier mondiale del titolo e finalmente provare Kingdom Under Fire II. La giornata si è aperta con una conferenza dove gli sviluppatori e il Publisher ci hanno parlato del titolo, sottolineando più e più volte la lunga durata dello sviluppo e che prima di presentarlo di nuovo al mercato, hanno voluto aspettare di arrivare a un livello generale soddisfacente. Per fare ciò Gameforge ha dovuto investire circa 80 MLN di dollari, cifra non esorbitante se si tengono in considerazione i 10 anni di sviluppo, ma del tutto ingiustificati se si guarda la qualità finale del videogioco, ma di questo ne parleremo più avanti. Durante la conferenza gli sviluppatori hanno inoltre introdotto una nuova classe di guerriero, andando ad aggiungerla alle quattro già presenti. Al termine della conferenza, la location, davvero suggestiva, ha dato vita a dei giochi di ruolo a tema medievale da eseguire sia in singolo che in compagnia, costringendoci ad addentrarci in ogni angolo del castello, in modo da visitarlo e rimanere stupiti dalla sua immensa bellezza e della spettacolarità del paesaggio circostante.
Al termine di tutto ciò abbiamo avuto la possibilità di provare finalmente Kingdom Under Fire II per più di un’ora.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=zKdML3T6yGw&feature=emb_logo
Durante la prova abbiamo avuto modo di iniziare il gioco da zero, creando il nostro personaggio e imparando tutte le tecniche di combattimento necessarie per progredire al meglio la nostra avventura. L’editor di creazione del nostro personaggio è davvero ben fatto, ricco di opzioni che ci permetteranno di personalizzare a nostro piacimento ogni aspetto del nostro eroe. Abbiamo a disposizione un totale di 5 classi, che si differenziano per tipologia di attacchi, di armi e di sesso:
- Gunslinger: un guerriero umano in grado di maneggiare delle spade e delle armi da fuoco;
- Spellsword: un elfo oscuro in grado di utilizzare delle spade a singola mano e di lanciare dei potenti incantesimi in grado anche di congelare i nemici;
- Berseker: la classe più affascinante, si tratta di un tank in grado di spazzare via delle intere orde di nemici con un solo fendente della sua spada;
- Ranger: un elfo estremamente rapido, in grado di sferrare attacchi ravvicinati utilizzando due spade o attacchi a distanza mediante l’utilizzo dell’arco;
- Elementalist: una maga molto versatile e potente, in grado di sfruttare la natura circostante per creare dei potenti attacchi magici.
Kingdom Under Fire II inizia con un breve filmato introduttivo dove ci spiega che nel continente di Bersia incomba una dura guerra, che ha messo in ginocchio la popolazione. Il nostro eroe, un Gunslinger, vestirà i panni del capitano, e il titolo ci butta subito in mezzo a una feroce battaglia. Di base avremo a disposizione due tipologie di attacco, uno base utilizzabile premendo il tasto sinistro del mouse, e uno speciale utilizzabile premendo il tasto destro del mouse. Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, abbiamo a disposizione fino a 16 slot per equipaggiare le nostre skill che sbloccheremo con l’aumento del livello del nostro eroe. I primi 8 slot si potranno utilizzare utilizzando i numeri presenti sulla tastiera, mentre gli altri dovremo andare a selezionarle con il cursore del mouse. Continueremo per diversi minuti a muoverci e a respingere i nemici fino a quando non appariranno due losche figure, la quale uccideranno il nostro sovrano decretando la fine della guerra. Una potente magia distruggerà quel che era rimasto del castello di Bersia, lasciandoci inermi e privi di sensi. Al nostro risveglio troveremo il regno completamente ridotto in macerie, il nostro compito sarà quello di respingere i nemici ancora rimasti in zona e nel frattempo aiutare la popolazione bisognosa rimasta ancora in vita.
Durante il gioco potremo accettare e portare avanti più missioni alla volta. Vi sarà un apposito menù dove possiamo tenere traccia di tutte le quest in corso. A ogni completamento di una missione, come ricompensa, oltre ai soldi avremo un oggetto che potrà essere un consumabile oppure una componente della nostra armatura. Ogni oggetto recuperato verrà posizionato nell’inventario. Esso è organizzato piuttosto bene, il problema è che nella versione da noi provata, i testi degli oggetti erano localizzati in coreano e quindi di difficile comprensione. Lungo la mappa saranno presenti anche dei mercanti dove poter comprare svariati oggetti, o fabbri dove sarà possibile forgiare la propria arma. Kingdom Under Fire II presenta inoltre un proprio shop, dove potremo acquistare con i soldi presenti sulla nostra carta di credito degli oggetti. Si trattano semplicemente di skin, perché il titolo di BlueSide non sarà un Pay to win.
Durante la nostra prova abbiamo potuto provare, anche se per poco tempo, la componente RTS, che però risulta essere un po’ abbozzata e poco approfondita. Possiamo passare dalla visuale in terza persona a quella isometrica in qualsiasi momento, basterà la pressione dell’apposito tasto. La nostra armata sarà divisa in 7 truppe, divise tra attacco ravvicinato e attacco a distanza. Ogni truppa avrà la propria esperienza e aumenteranno di livello con il progredire della storia. In Kingdom Under Fire II potremo controllare singolarmente ogni truppa e impartirgli degli ordini diversi. Possiamo inoltre far assumere alla nostra guarnigione sia la posizione di attacco che di difesa: quest’ultima estremamente utile quando verremo attaccati dalla distanza oppure dall’alto da un drago. Una volta impartiti gli ordini, possiamo tornare alla visuale in terza persona e dar man forte alle nostre truppe.
La formula del gameplay l’abbiamo trovata particolarmente divertente e diversa dai soliti MMORPG che sanno ormai di stantio. Il problema principale di Kingdom Under Fire II è il comparto tecnico, davvero obsoleto e poco curato, anche se le ambientazioni sono particolarmente ispirate. Il titolo è stato annunciato nel 2008, ma è rimasto ancorato fortemente a quell’anno. Le texture sono di bassa qualità e gli ambienti sono scarsi di dettagli, risultando spesso spogli. I modelli poligonali dei personaggi non sono nulla di che: i protagonisti sono leggermente più dettagliati, mentre gli NPC che faranno da contorno alle ambientazioni, sono fin troppo simili tra di loro, senza presentare una buona varietà. Oltre a questo, durante la nostra prova abbiamo riscontrato dei cali evidenti di framerate, risultando essere poco stabile, oltre che a incombere a diversi micro freezer durante la nostra partita. Purtroppo non sappiamo che hardware avesse il PC con cui lo abbiamo testato, e quindi non possiamo imputare la colpa alla macchina o al titolo stesso. Si dice che l’abito nero non fa il monaco, e spesso è cosi anche nei videogiochi, infatti ci sono titoli dal comparto tecnico non eccelso, ma che sanno conquistare il giocatore, sia per il gameplay, sia per la componente audio. Kingdom Under Fire II, nella versione da noi provata, pecca anche in questo. Il titolo di BlueSide presenta, o meglio non presenta un comparto audio, Gli unici rumori che sentiremo, oltre ai dialoghi, saranno quelli dei nostri stessi passi. I nemici, le esplosioni e le armi non produrranno alcun rumore, andando a rovinare così l’immersione nel mondo di gioco. Non sappiamo se questo era un bug della versione testata o meno, ma a giudicare dalla data di uscita ormai prossima, potrebbe non essere così.
Kingdom User Fire II sarà disponibile a partire dal 14 Novembre e adotterà la formula Buy to Play, ovvero pagherete il gioco una volta e potrete giocare per sempre. Non vi saranno piani di abbonamento mensili. Gameforge renderà disponibili tre pacchetti del gioco:
- Hero Package: 29,99€;
- Emperor Package: 49,99€;
- War God Package: 99,99€.
Ogni pacchetto avrà dei contenuti in gioco differenti, come skin e armi da utilizzare all’interno del mondo creato dal team di BlueSide.
Kingdom Under Fire II cerca di svecchiare un po’ la formula degli ormai vetusti MMORPG, introducendo delle tecniche di strategia in tempo reale tipica dei titoli RTS. La formula proposta dai ragazzi di BlueSide è ben fatta e divertente, anche se entrambe le due formula sono un po’ stantie e col tempo sicuramente annoieranno. Purtroppo il titolo pecca sotto diversi aspetti per quanto concerne il comparto tecnico. La qualità generale del gioco è rimasta ancorata nell’ormai lontano 2008, anno in cui Kingdom Under Fire II venne annunciato per la prima volta. Il sonoro rappresenta forse il più grande difetto del titolo. Interessante invece la formula Buy to Play, senza costringere la gente a sottoscrivere degli abbonamenti mensili, cosa tipica degli MMORPG e che sta prendendo sempre più piedi anche in altre forme di intrattenimento.
Kingdom Under Fire II sarà disponibile a partire dal 14 Novembre e nel frattempo potete effettuare il Pre Order direttamente sul sito ufficiale.