Kingdom Hearts III – Anteprima
A meno di un mese dall’E3 2018 Square Enix ha deciso di sbottonarsi su uno dei suoi titoli più rimandati: l’attesissimo Kingdom Hearts III. Nonostante sul web la caldeggiata data di uscita del titolo sia ormai oggetto di ironia e meme in abbondanza, la software house ha voluto focalizzare la sua presentazione stampa di Santa Monica su “come” sarà il gioco, piuttosto che sul “quando”. Quindi no, non è ancora stata ufficializzata una data di uscita. In compenso, abbiamo ora un’idea più chiara di cosa aspettarci dal titolo della Business Division 3 diretta da Tetsuya Nomura.
Se siete rimasti un po’ spaesati dalle continue uscite di spin-off e prequel vari, la buona notizia è che Kingdom Hearts III sarà un normale seguito cronologico, anche se di acqua sotto i ponti ne è passata dal secondo capitolo. Se vi foste persi nella ragnatela di titoli, potete rivolgervi comodamente alla nostra guida alla storia di Kingdom Hearts.
La vicenda riparte effettivamente dopo gli avvenimenti di quel Dream Drop Distance uscito nel 2012, e vedrà i nostri eroi Sora, Paperino e Pippo impegnati a sventare i piani del mastermind dell’intera saga: il misterioso Master Xehanort visto per la prima volta in Birth By Sleep. Pare che in questo capitolo che verrà svelata la sua origine, la sua storia e soprattutto i suoi intenti.
Come da tradizione della saga, Kingdom Hearts III si profila come una celebrazione di tutto ciò che è Disney, comprese le sue varie “appendici intellettuali” quali Pixar e Marvel. Tra le opere cinematografiche di cui visiteremo i rispettivi mondi sono stati confermati: Hercules, Rapunzel, Toy Story, Monster & Co. e Big Hero 6.
Da quanto è stato mostrato, ma anche tenendo conto delle console di nuova generazione su cui il gioco girerà, i mondi che esploreremo saranno sensibilmente più vasti rispetto a quanto visto nei passati capitoli; e sebbene l’affermazione di Nomura secondo cui un singolo mondo di Kingdom Hearts III sarebbe vasto quanto tutti i mondi di un intero titolo passato suoni un po’ esagerata, potremo sicuramente aspettarci una maggiore libertà di esplorazione continua senza i molteplici “stanzoni” in cui le ambientazioni erano divise.
Dimensioni a parte, da quanto si è visto soprattutto nel livello di Toy Story, il team di sviluppo ha ancora una volta prestato grande attenzione a riprodurre fedelmente le ambientazioni e l’atmosfera dei lungometraggi di riferimento; e come sempre i nostri protagonisti cambieranno aspetto per immergersi meglio nei rispettivi mondi.
Il gameplay sembra aver preso la giusta direzione che un sequel dovrebbe prendere: dinamiche di base famigliari alla radice della serie, ma con nuove aggiunte che impreziosiscono l’esperienza. A una prima occhiata i giocatori si sentiranno subito a casa con l’usuale interfaccia della salute di Sora in basso a destra e il menu dei comandi a sinistra, e le meccaniche di base sono sempre là incrollabili, ma nella sua presentazione Kingdom Hearts III ha mostrato che sarà disponibile una quantità di possibilità di azioni davvero impressionante.
Dai precedenti capitoli tornano le summon di personaggi Disney (anche se stavolta faranno parte del Link System) che si uniranno momentaneamente al party, e in questo caso abbiamo avuto il piacere di avere dalla nostra Ralph Spaccatutto. Diversamente dal passato, in cui erano affidati alla I.A., sembra che potremo controllare i personaggi evocati per gestire più tatticamente le loro abilità. Da Birth By Sleep torna inoltre lo Shotlock per agganciare più nemici contemporaneamente e colpirli con un’unica raffica.
Com’era già stato anticipato da tempo, inoltre, avremo la possibilità di attivare le Attraction Flow, attacchi in cui salteremo su delle tipiche attrazioni dei parchi Disneyland per attaccare i nostri avversari. Li abbiamo osservati sia contro la battaglia contro il Titano della Roccia del mondo di Hercules e sia nel mondo di Toy Story, vedendo materializzarsi giostre di tazze e treni illuminati in un tripudio di fuochi artificiali ed effetti speciali vari, quanto basta per fare la gioia di qualsiasi fan dei parchi divertimento Disney.
A seconda dei personaggi che ci accompagneranno in combattimento potremo anche attivare ulteriori attacchi speciali personalizzati. Nel mondo di Toy Story, ad esempio, Woody e Buzz si uniranno a Sora a bordo di un missile che potremo pilotare per colpire i nemici sulla nostra strada, fino ad attivare un potente attacco finale.
E ancora, alcuni ambienti di gioco nascondono delle possibilità di gameplay uniche che potremo attivare interagendo con l’ambiente. Nel negozio Galaxy Toys gli heartless si sono impossessati di alcuni modellini di mecha: una volta sconfitti, il piccolo Sora potrà salirvi a bordo e utilizzarli per attaccare altri avversari attivando una temporanea modalità FPS che ci ha ricordato il mitico MechWarrior (anche se ovviamente in versione semplificata).
Ma la novità più interessante ci è sembrata la possibilità per Sora di trasmutare la propria arma. Esplorando i vari mondi otterremo dei particolari potenziamenti a tema per il Keyblade, che oltre a modificarne l’aspetto gli doneranno la capacità di mutare forma, diventando armi totalmente diverse. Nella presentazione lo abbiamo visto diventare una coppia di devastanti yo-yo polimorfi, o ancora un’asta magica con la quale effettuare una fitta raffica di attacchi energetici. Come la versione base della lama, anche le sue nuove incarnazioni avranno attacchi finali devastanti capaci di abbattere grandi quantità di nemici.
Insomma, Kingdom Hearts III riporta il gameplay carico di azione frenetica ed elettrizzante tipico della serie, e a questo giro sembra che avremo davvero l’imbarazzo della scelta su come fare strage di heartless o darle di santa ragione al boss di turno. Le dinamiche di gioco si presentano come la naturale evoluzione dei capitoli passati, da cui vengono riprese le caratteristiche migliori, ma senza rinunciare a introdurre diverse novità. Purtroppo sembra portarsi dietro anche i difetti storici della serie, e cioè una certa confusione su schermo per sovrabbondanza di effetti speciali nei combattimenti più affollati e una telecamera non sempre all’altezza della velocità dei combattimenti. Siamo poi curiosi di scoprire se, oltre al battle system, anche l’esplorazione godrà di un congruo miglioramento.
Dalla nuova presentazione sembra che Kingdom Hearts III incarni adeguatamente lo spirito Disney nel riempire il mondo con la sua magia. La struttura di gioco dimostra un’evoluzione naturale e bilanciata che crediamo saprà soddisfare i fan. Non vediamo l’ora di scoprire maggiori dettagli sulla storia principale di Xehanort, soprattutto perché questo capitolo avrà l’onere di dare una chiusa a un puzzle di trame che stiamo componendo da circa sedici anni. Come anticipato, per ora non esiste una data di uscita ufficiale, ma Square Enix ha già annunciato che dovremo saperne di più all’inizio di giugno, verosimilmente in occasione dell’E3 2018.