King of Seas – Anteprima
Riuscirete a diventare il Re dei sette mari?
King of Seas sviluppato ed edito dal team italiano 3DClouds arriverà solo all’inizio del 2021 su PC , Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One, ma l’action gdr ambientato nei sette mari sembra avere tutte le carte in regola per portare del sano divertimento in scenari suggestivi che solo un mondo piratesco sa regalare. Senza spoilerarvi nulla, sappiate che non ha nulla a che vedere con tutto ciò che avete visto ultimamente in materia: se pensate che si tratti dell’ennesimo gioco puramente gestionale, sappiate che rimarrete fortemente delusi.
Vittime di un orrendo complotto ai vostri danni, dovrete lottare con le unghie e con i denti per riscattare il vostro nome e diventare il Re dei sette mari! Levate l’ancora, si parte!
Non tutti i tesori sono d’oro o d’argento
Già dalla prima missione tutorial, quella del “fattaccio”, si capisce che in King of Seas le cose da fare sono davvero tante: rotte navali, direzione del vento, incarichi da completare e dinamismo sopra le righe rendono divertentissimo ogni istante dell’esperienza di gioco.
L’algoritmo di Generazione Procedurale alla base del gioco, modifica la partita ad ogni riavvio, in modo tale da rendere decisamente complicato prendere dei punti di riferimento. In tutto il giocatore può disporre e costruire cinque tipologie di navi caratterizzate da equipaggiamenti e abilità proprie di ogni singola imbarcazione, in modo tale da avere una sorta di flotta altamente specializzata non solo nelle battaglie navali.
Ovviamente non abbiamo potuto provare tutte le varie caratteristiche, ma a primo impatto il gameplay sembra fortemente strutturato e vario, in modo tale da aumentare la longevità in maniera significativa e senza annoiare. Avete mai provato a guidare un galeone con i tasti WASD?
Qui potrete farlo, i comandi sono gestiti interamente da tastiera (per aprire la mappa, basta premere M in qualsiasi momento, ad esempio) e, dopo un momento di adattamento, risulta facile e intuitivo impartire comandi al gioco.
Grafica e Audio
King of Seas non fa della grafica il suo punto di forza. Ad alcune chicche davvero ben realizzate come l’acqua che cambia colore a seconda della profondità, si contrappongono grafiche in stile cartoon che non solo non disturbano, ma danno quel tocco in più di originalità al titolo. Durante il gameplay vi troverete ad avere a che fare con personaggi disegnati e dialoghi a scorrimento davvero ben fatti e simpatici, colori sempre in tema con l’ambientazione e dettagli divertenti come le vele che vengono issate o ammainate a seconda dei comandi impartiti alla nave. Il ciclo giorno-notte dona all’ambientazione un’atmosfera pazzesca, i tramonti sul mare con le navi ancorate nelle insenature sembrano presi direttamente da Pirati dei Caraibi.
L’audio è la degna cornice, tra colonne sonore che fanno venire voglia di bere un bicchiere di rum ed effetti sonori come il verso dei gabbiani o il rumore delle onde che cambia a seconda delle condizioni del mare. Apparentemente sembra il classico giochino con la grafica datata, ma più lo si gioca e più si scoprono delle chicche che vi faranno apprezzare davvero la cura per i dettagli che i programmatori hanno saputo tenere alta in ogni sfaccettatura del gioco.
King of Seas è un gioco davvero interessante, divertente e alternativo. Quante volte abbiamo visto titoli che proponevano gameplay ricchi di contenuti salvo poi concentrarsi solo su un paio di elementi e lasciare gli altri sullo sfondo? Stavolta la musica sembra diversa. Non è il solito gestionale sui binari del commercio e non è il solito gdr d’azione che ti porta solo e unicamente a fare combattimenti e ad avanzare in missioni ripetitive. King of Seas è qualcosa di più, qualcosa che bisogna comprendere a fondo per potersi permettere di fare la voce grossa sui sette mari. La suggestività delle ambientazioni, la caratterizzazione dei personaggi e il gameplay frizzante vi terranno incollati allo schermo solo per vedere come andrà a finire. Vista l’impressione generale piuttosto positiva, non ci resta che attendere l’uscita della versione definitiva. Ahoy!