Sony e Killzone sono una combo che miete successi ormai da molti anni. Questo first person shooter targato Guerrilla Games è un vero e proprio trademark di qualità per tutte le console Sony ed è quindi con grande piacere che possiamo mettere le mani su questo codice anteprima del nuovo capitolo della saga per Ps Vita. Questo capitolo Mercenary è stato curato dai Cambridge Studio, ribattezzati recentemente Guerrilla Cambridge. Un titolo che mostra i muscoli letteralmente parlando, che esalta le potenzialità grafiche della console portatile Sony. I limiti della console sono stati letteralmente spazzati via e l’asticella è stata nettamente alzata grazie a un’ottima definizione delle texture e un numero di poligoni spaventoso che mettono in evidenza in maniera molto precisa e ricca tutti i dettagli degli scenari.
Spin Off
Il titolo in questione è uno spin off del ciclo originario che segue le vicende immediatamente successive al primo capitolo, nella guerra tra ISA e i terribili Helghast, e da qui potremo rivisitare molti punti salienti dell’intera trilogia. Noi impersoneremo Arran Danner, un mercenario che dovrà svolgere dei compiti delicati esclusivamente per denaro, stando una volta dalla parte degli umani e un’altra da quella degli alieni. La guerra infatti non rappresenta per noi che una mera possibilità di business. Un giorno però un bimbo di nome Justus, il figlio dell’ambasciatore di Vektar, ci farà cambiare idea a proposito della guerra. La superiorità tecnica prima citata è già molto evidente fin dalle prime cutscene che introducono alla trama e ci fanno entrare nel vivo dell’azione. Il volo con la tuta da combattimento del protagonista nel livello test è impressionante, soprattutto per quanto concerne le astronavi sullo sfondo in fiamme. Anche il labirintico livello pieno di scalinate e colonne è ricco di dettagli da mozzare il fiato. Al primo combattimento poi avremo ulteriori conferme. Gli Helghast si comportano, si muovono in maniera molto realistica e nel pieno dell’azione si accucciano per evitare i colpi, oppure sparano alla cieca in preda al panico. Il tutto in un tripudio di animazioni ultra fluide. Peccato per l’intelligenza artificiale che sembra essere piuttosto bassa. Il volume di fuoco dei nemici è comunque parecchio massiccio e quindi sono altamente sconsigliati scontri troppo aperti o avremo certamente la peggio.
Spara a tutto ciò che si muove
Il titolo in single player è basato su una campagna da dieci livelli, ognuno dei quali potrà durare tra l’ora e l’ora e mezza. Gli scenari però sono ricchi di bonus, collectables e obiettivi secondari e perciò dovremo rigiocarli più e più volte per potere affermare di averli completati tutti nella loro totalità. Il sistema economico è infatti ben congegnato e le ricompense a fine livello, soprattutto a livelli di difficoltà elevati, sono parecchio soddisfacenti e questo ci consentirà di accaparrarci ottimi pezzi per il nostro arsenale. In aggiunta a questo anche azioni piuttosto eclatanti sul campo o uccisioni in serie con un’arma in particolare ci faranno guadagnare particolari medaglie. Le missioni saranno legate come già espresso da una trama unica e includeranno obiettivi stealth, di demolizione e anche di precisione. In base a come elimineremo i nemici durante le missioni, con uccisioni mirate silenziose per esempio, potremo guadagnare del denaro da spendere in arsenale e potenziamenti vari. L’approccio alle varie missioni sarà dunque molto libero e personale. Grazie al touchscreen della console Sony potremo ad esempio spezzare il collo a un nemico o accoltellarla semplicemente strisciando le dita a schermo. Le funzioni tattili di Vita risulteranno fondamentali anche nei corpo a corpo o ancora nelle sezioni di hacking per esempio, quando dovremo sabotare dei sistemi informatici in brevissimo tempo. Nel caso specifico il nostro compito sarà quello di modificare il sistema di puntamento dei cannoni orbitali e dirigere il fuoco quindi contro la stessa flotta Helghast.
Il nostro arsenale di morte appare fin dalle prime battute molto ben fornito tra fucili d’assalto, fucili da cecchino, lanciagranate, canne mozze dai proiettili incendiari e lanciafiamme. Importante sarà anche la scelta dell’armatura che potrà essere pesante, ma parecchio limitante nei movimenti, oppure leggera e quindi dotata di grande maneggevolezza. Potremo utilizzare anche i cosiddetti Vanguard, ovvero dei droni telecomandati che potranno sia tracciare informazioni che colpire in maniera indiretta le sentinelle sparse per i livelli. La funzione porcupine ad esempio ci consentirà di lanciare missili a ricerca con un semplice tocco del touchscreen oppure potremo attivare anche una carica elettrica che darà l’elettroshock a tutti i nemici che si avvicineranno al drone. Potremo anche utilizzare dei droni furtivi che potranno eliminare i nemici con un colpo alle spalle in maniera molto silenziosa, ma che sono anche parecchio fragili. Il touchscreen sarà anche utile per cambiare arma o selezionare gli esplosivi da lancio per il massimo della reattività. Gli stick analogici serviranno naturalmente per il movimento e potremo sprintare, eseguire un crouch per sfruttare i ripari o ancora utilizzare la scivolata per entrare in copertura in maniera repentina. Ad ogni uccisione poi potremo guadagnare delle Valor Cards che non solo ci saranno utili per scalare la classifica dei migliori mercenari, ma anche sbloccare trofei e nuove missioni.
Mercenary Warfare
È stato confermato dagli sviluppatori che il multiplayer del titolo avrà tre modalità differenti con la possibilità di giocare fino in otto contemporaneamente. La prima è la cosiddetta Mercenary Warfare in cui dovremo raccogliere quanto più denaro possibile in maniera totalmente solitaria in un lasso di tempo limitato. In Guerrilla Warfare ci ritroveremo nel bel mezzo di un deathmatch a squadre classico tra ISA e Helghast e infine avremo a disposizione Warzone, in cui potremo affrontare cinque missioni di gruppo, al termine delle quali verranno sommati i risultati per determinare il vincitore. Le ambientazioni saranno tutte basate su edifici abbandonati e decadenti, perfetti quindi per agguati e imboscate. Il level design appare molto ben congegnato così come la grafica appare di assoluto livello, soprattutto per quanto riguarda le già citate texture parecchio dettagliate. Lo stile è quello squisitamente cyberpunk degli ultimi due capitoli, con ambienti cupi e tempeste all’orizzonte. I colori poi sono elettrici, quasi da pugno nello stomaco, e comunque daranno agli aficionados quel senso di familiarità che rappresenta certamente un valore aggiunto per la produzione. Il livello testato poi consentirà due soluzioni differenti a partire dalla sua sezione centrale e quindi, ancora una volta, le parole d’ordine saranno dinamismo e libertà d’approccio. Il sonoro è invece caratterizzato da un ottimo dinamismo che alterna motivi più tranquilli ad altri più movimentati in base all’azione su schermo.
Da queste prime sessioni di gioco Killzone: Mercenary appare proprio come la killer application tanto attesa dagli utenti di Playstation Vita. Un titolo solido e ben sviluppato che fa dell’atmosfera e del comparto tecnico i suoi punti di assoluta forza. Avrete fin da subito l’impressione di stare giocando a un capitolo per PS3 per via della potenza tecnica espressa, ma con un sistema di controllo rapido, immediato ed efficace tipico della portatile di casa Sony. Missioni al cardiopalma e scenari ampli e ben costruiti fanno il resto. A seguire su queste pagine ulteriori sviluppi!