Jump Force – Provato
I crossover sono l’occasione perfetta per far risvegliare il bambino che c’è in noi, quel bambino che alle elementari discuteva su chi fosse più forte tra Rufy e Naruto o tra Goku e Ken il guerriero. Bandai Namco viene incontro a questo tipo di nostalgica affezione con un nuovo – l’ennesimo – fighting game che porta in un crossover vari personaggi comparsi sulla storica rivista Shonen Jump. Il titolo in questione è Jump Force, gioco annunciato durante la conferenza Microsoft tenutasi all’E3 di Los Angeles, che ha portato con sé diverse speranze per i fan… ma anche molti dubbi che saltarono subito all’occhio.
A 4 mesi dall’annuncio, la prima Beta chiusa ci ha dato l’occasione di mettere mano più approfonditamente sul picchiaduro, permettendoci di tirare delle preliminari somme sul lavoro svolto fino ad ora da Spike Chunsoft.
Durante le sessioni della beta abbiamo provato tutti i personaggi disponibili, che non erano pochi per essere una prima prova chiusa del titolo. Purtroppo già da questa occhiata iniziale cominciano a saltare fuori dei problemi: in Jump Force sarà possibile utilizzare i personaggi in gruppi da tre, con una sola barra della vita condivisa tra di loro. Questa scelta è particolare, e sarebbe valorizzata nel caso i personaggi avessero una profondità tale da risultare utili a seconda della situazione.
Ma tale profondità non è presente: che si utilizzi Hisoka o Barbanera, Rufy o Zoro , Goku o Seiya, il sistema di gioco non cambia quasi per nulla. Ogni personaggio avrà il suo set di combo composte da attacchi leggeri e pesanti più quattro mosse speciali, tra cui la mossa finale che permetterà di infliggere gravi danni sotto certe condizioni, ma non c’è pressoché nessuna differenziazione tra queste, e quando c’è risulta più uno svantaggio che una carta in più da giocarsi in uno scontro. Le scazzottate, inoltre, non sono agevolate nemmeno dalla gestione della telecamera, piuttosto scomoda e totalmente inutile se si prova a caricare il proprio “mana” per eseguire mosse speciali.
Gli scontri hanno del buon potenziale per divertire, ricordando un po’ quelli della saga Ultimate Ninja Storm, ma durante la beta molti bug e un problema di input lag hanno limitato enormemente l’esperienza di gioco. Abbiamo avuto scontri tesi e divertenti, quando non erano coinvolti i personaggi di Goku e Frieza, ma sicuramente Spike Chunsoft dovrà lavorare sul migliorare la vera e propria base del titolo, che non può scendere a compromessi con gli evidenti problemi che presenta allo stato attuale.
A livello visivo, invece, ci sono luci e ombre: lo stile pseudo-fotorealistico utilizzato riesce a rendere bene alcuni personaggi, come ad esempio Zoro di One Piece o Yusuke di Yu degli spettri, ma risulta tremendo su altri, come per i personaggi di Dragon Ball, che ricordano più delle Action Figure ad essi ispirate che i veri e propri protagonisti del manga. Una cosa di cui invece soffrono tutti i personaggi è la mancanza di vere e proprie animazioni facciali. Durante la presentazione pre-match è quasi doloroso guardare i protagonisti del titolo che parlano senza aver alcun accenno di espressione che non sia quella del modello base. Gli stage sono belli da vedere, anche se manca totalmente qualsiasi forma di interazione con essi. Infine, un altro frangente su cui Jump Force dovrà necessariamente migliorare è quello delle prestazioni. Su PlayStation 4 Pro i cali di framerate non sono rari, specie negli stage New York e Hong Kong.
Il titolo di Spike Chunsoft rimane ancora in un limbo di incertezze e speranze, con possibilità di migliorare molto ma la consapevolezza che, per ora, la direzione intrapresa non è delle migliori. Sicuramente, vista la forte componente di fanservice che sta alla base del gioco, un cast di personaggi ben più ampio e variegato aiuterebbe il gioco. Infatti gran parte dell’appeal del precedente crossover di Shonen Jump (J-stars Victory VS) stava proprio nel cast, che prevedeva molti personaggi da opere meno celebri in occidente come Gintama o Medaka Box, con anche ogni star di grande importanza della rivista.
Ad ora il cast ci lascia ancora interdetti, ma il tempo di annunciare l’arrivo di altri personaggi c’è sicuramente, specie considerando che non è ancora disponibile una vera e proprio data di uscita per Jump Force. Dove invece il gioco riesce a dare del buon fanservice è nelle animazioni delle mosse finali, che ricalcano eventi storici dei manga d’appartenenza dei vari personaggi, come il reigan finale di Yu, la Genkidama di Goku contro Kid Buu o la terrificante trasformazione di Gon Freecs nello scontro finale del Chimera Ant Arc di Hunter x Hunter.
Insomma, il potenziale c’è, si spera che Spike Chunsoft riceva dei feedback costruttivi e, ascoltandoli, sappia sistemare ciò che non funziona in Jump Force per regalarci il crossover che tutti i fan di queste serie vorrebbero.