JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle – JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle
Nel 1987 Hirohiko Araki dava vita ad un manga che avrebbe segnato intere generazioni e continua a godere di un successo straordinario, tanto da incarnarsi ancora una volta, non solo su carta, ma anche su console. All’evento 100% Manga organizzato per la stampa da Namco Bandai abbiamo avuto modo di vedere e provare il nuovo titolo dedicato alle “Bizarre Avventure di Jojo”, ossia JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle, uscito lo scorso 29 Agosto in Giappone e vedrà la luce in Europa soltanto durante la primavera del 2014. Abbiamo però avuto l’occasione di poterlo provare e darvi le nostre prime impressioni.
Sotto la stella della famiglia Joestar
Il titolo si presenta sin da subito vivo e pulsante: colpisce subito la schermata del menù principale con i suoi colori così come la musica che fa da sottofondo. Da notare svariate voci dei personaggi che di tanto in tanto esordiranno con qualche loro tipica frase distintiva quando avvieremo il gioco. Scorrendo le varie opzioni delle modalità presenti non mancano la Storia, Versus e Campagna, interamente dedicata all’online.
Tramite la prima opzione ripercorreremo l’arco narrativo delle svariate serie del manga, vestendo i panni degli otto esponenti più famosi della famiglia Joestar seguendo le loro orme, affrontando gli antagonisti di turno. Non mancheranno ovviamente gli scontri con altri personaggi che Joseph, Jotaro e tutti gli altri. Quello che forse potrebbe fare un tantino storcere il naso è la mancanza di cutscenes, la narrazione è portata avanti tramite schermate con la trama scritta, andando così avanti di scontro in scontro. Nota che risulta sfiziosa è il poter ripercorrere la storia vestendo i panni degli antagonisti principali, una volta concluso il corrispettivo capitolo dedicato alla serie.
La modalità campagna si focalizza sulla competizione online. Tramite questa potremo affrontare altri avversari sulla rete e vincendo gli scontri, collezioneremo delle medaglie tramite le quali potremo personalizzare i nostri lottatori, cambiando le loro pose di vittoria o gli abiti. Passando da una lotta all’altra, faremo uso della barra dell’Energia: ogni volta che termineremo un avversario pagheremo un costo, facendo scaricare la barra. Nei match potremo affrontare i Vision o i Boss: i primi sono dei lottatori personalizzati da altri utenti, i secondi sono guidati dalla CPU. La barra sopracitata, si rimpinguirà di un piccolo ammontare ogni 20 minuti. Per velocizzarne il processo si può ricorrere alle microtransazioni o tramite degli eventi random.
Versus rispecchia i canoni tradizionali: tramite essa potremo affrontare il computer, un amico, oppure avversari online, potendo combattere anche in match classificati. Al termine di ogni scontro guadagneremo dei punti che sarà possibile spendere nella Galleria. Vi sono poi altre opzioni come la Personalizzazione, la Gallery citata prima e la Pratica.
Horahorahorahorahoraaa!
Il roster di All Star Battle è corposo: per ogni serie del manga, compresa l’ottava, vi sono almeno 3 personaggi. In totale si raggiunge la quaratina. In Giappone alcuni, come Fugo, sono stati resi disponibili dopo l’uscita tramite DLC, ma è già stato annunciato che ne saranno aggiunti altri, Baoh compreso.
Fra i vari characters vi è una distinzione sostanziale negli stili di combattimento, preso dal loro background tratto dal manga. In sostanza vi sono due tipologie di combattenti: la prima che fa uso delle onde concentriche (quelli delle prime due serie per intenderci), mentre gli altri sono tutti portatori di stand e di conseguenza hanno un range d’azione più ampio rispetto ai precedenti. Non è affatto uno svantaggio in quanto la prima branca di lottatori ha diversi punti di forza: la barra Heart Heat Gauge ricaricabile manualmente. Durante gli scontri sarà proprio grazie agli stack di questo supporto, che potremo dar vita agli attacchi più potenti dei vari personaggi e, tramite la pressione del tasto R1, saranno in grado di ricaricarla molto più velocemente rispetto ai portatori di stand. Ad ogni frammento pieno della barra, per un totale di 3, corrisponderà un diverso Heart/Great Heat Attack.
Oltre ai caratteristici attacchi grazie alla barra (che daranno vita a brevi ma fedelissime cutscenes) non manca la presenza di altri colpi particolari: grazie alla pressione dei tasti direzionali, formando la classica “mezzaruota” o un solo quarto di giro, si dà vita ad attacchi capaci di rompere la guardia avversaria. Non neghiamo che riprodurre e rivedere l’emblematica raffica di pugni di Star Platinum, per poi schiantare l’avversario a terra, dà quel brivido che ogni appassionato della serie proverà sicuramente. <
Nel caso in cui poi due attacchi potenti vengano sferrati nello stesso momento tra i due avversari partirà una feroce battaglia di “smash button” in cui bisognerà premere il tasto quadrato il più velocemente possibile per uscirne vincitori.
Ma pensa te..
Anche se Jojo ha fatto ritorno su console dopo qualche anno di assenza, escludendo la rimasterizzazione HD uscita qualche tempo fa, non c’è da temere il fatto che si sia arrugginito. Ha tutte le carte in regola per soddisfare gli appassionati del manga e dei picchiaduro. I primi sorrideranno nell’ammirare la cura profusa nei dettagli che si trovano ovunque: pose, mosse, attacchi, stage, praticamente presi dalla carta e trasformati in pixel. Un esempio può essere Jonathan Joestar nell’atto di ricaricare l’Heart Heat Gauge: assumerà svariate pose tipiche dei disegni di Araki. Altra chicca è combattere nella stazione ferroviaria, ambientazione di Vento Aureo, e veder sbucar fuori la canna di Pesce dal treno, pronta a ghermirci. Tutto ciò, unito ad un gioco di lotta di un certo livello che ha tutte le premesse per non deludere. Chi ha seguito questo manga generazionale per anni così come chi ci si è appena avvicinato o addirittura è in procinto di farlo, farà bene a tener d’occhio la data di uscita europea.