inZOI ANTEPRIMA @Gamescom 2024 | Sembra impossibile!
Di inZOI si sta iniziando a parlare sempre di più, anche per l'obbiettivo che sembra perseguire: portarci una nuova iterazione di The Sims, con tutti gli orpelli della potenza tecnologica di oggi
Solitamente gli ultimi appuntamenti della fiera sono sempre quelli più distruttivi: gli espositori sono stanchi, la parte business della fiera è praticamente vuota, molti fanno festa e bevono mentre per te il lavoro, in un certo senso, continua, e continuerà nei giorni successivi.
Non appena si è aperta la possibilità di provare inZOI, però, e di scambiare due parole con il creatore del gioco, non ho potuto che accettare con un sorriso da orecchio a orecchio. Perché? Per quello che inZOI promette, implicitamente o meno.
inZOI ANTEPRIMA @Gamescom 2024
Dopo la morte ufficiale di Life by You, che in parte faceva appello allo stesso target di giocatrici e giocatori, tutti gli occhi sono ora puntati su questo prodotto di Krafton che, fra grafica di altissimo livello e una struttura simulativa concentrica ai limiti della follia, potrebbe davvero riportare in auge il genere.
In un piccolissimo ufficio della zona business, con la mia prima traduzione coreano-inglese dal vivo, ho potuto guardare un piccolo filmato di presentazione e fare qualche chiacchiera con il creatore del gioco.
La prima domanda? È stata sua, in realtà. “In The Sims passavi più tempo a fare personaggi o a costruire?“.
Il mio onesto “A costruire!” ha piacevolmente spiazzato il game director, Hyungjun “Kjun” Kim, strappandogli un sorriso piacevole da testimoniare.
Sin dall’inizio del suo sviluppo, nei primi mesi del 2023, inZOI esprimeva la voglia di Krafton di creare un simulatore di vita che mettesse la profondità meccanica al centro del loop di gioco, dando quindi più potere a giocatrici e giocatori. Il team è perlopiù composto proprio da esperti del genere simulativo, abili nell’integrare diverse strutture di IA per permettere al gioco di… beh, esistere.
L’Unreal 5 sul quale inZOI sta venendo costruito è stato scelto apposta: il gioco ha infatti al suo interno ambienti incredibilmente dettagliati, effetti di luce calcolati in tempo reale, ed espressioni facciali un paio di passi oltre l’uncanny valley. Un nuovo standard per il genere dei simulativi? Ne sono convinto.
Come è facile pensare e capire, inZOI ci permetterà di creare più personaggi, con una lunghissima serie di strumenti di personalizzazione capaci di personalizzare il nostro alter ego in ogni minimo particolare. Ti basta davvero cercare inZOI su un social qualunque e sono sicuro che ti salteranno all’occhio almeno una mezza dozzina di personaggi customizzati, da Billie Eilish ad un orrendo Shrek, fino ad un più che sexy Jeffrey Dean Morgan.
Un simulativo con un costante strato in più
La mia risposta ha quindi sorpreso Hyungjun “Kjun” Kim proprio perché la parte simulativa della vita degli ZOI (questo il nome degli abitanti) è solamente lo strato di superficie di tutto quello che inZOI vuole offrire a chi gioca.
Sì, perché ogni singolo elemento della città è personalizzabile, dalla stoffa del divano di casa a quanto è abbandonata a sé stessa la città (se porti all’estremo quello slider sembra di stare in Spec Ops The Line). Hyungjun è talmente convinto di voler restituire una delle migliori simulazioni presenti su PC, da aver inserito un tool IA che, da un png piatto, creare un modello 3D che si può poi importare in gioco.
È il lavoro di più di 60 persone quindi che permette la customizzazione di molto di ciò che popola inZOI, dagli ZOI stessi al mobilio (si parla di circa 1500 pezzi di mobilio diversi), anch’esso creabile autonomamente dalla giocatrice o giocatore. La fedeltà grafica è tale da calcolare ogni luce in tempo reale (“realistic rendering”), e soffermarsi a vedere come la luce proveniente da una finestra, filtrando da una tenda e riflettendo sulle superficie del pavimento, è la cosa più vicino allo stupore che io abbia provato dal lancio di Unreal 5.
C’è anche cura del dettaglio e della user experience, qui, con un sistema di costruzione, distruzione e spostamento dei “moduli stanza” davvero semplice e ben implementato, quasi come un naturale drag & drop. Considerando che tutto quello che viene creato dall’utenza è poi salvato nel cloud e accessibile a tutti gli altri utenti, al momento del lancio inZOI avrà un numero davvero elevatissimo di personaggi, mobili, oggetti 3D e case costruite da altri.
Ti avevo parlato di tanti strati, quindi lascia che ti parli dell’ultimo
Simulare la vita degli ZOI? Regolare, ci sta. Simulare la creazione di ogni elemento d’arredo di ogni stanza di una casa? Impegnativo ma fattibile. Simulare la città intera con 300 ZOI, ognuno con tratti caratteriali, abitudini, hobby, rapporti e personalità diverse E modificabili? Sembra follia.
Ognuno di questi ZOI tra l’altro ha anche una statistica chiamata “Karma”, che deriva sia da parametri interni dello ZOI stesso, sia da quello che “gli/le succede”, a livello personale, sentimentale e lavorativo. Con un Karma positivo al momento della morte si andrà in Paradiso, e il cerchio della vita continuerà, con la nascita di nuovi bambini e bambine pronte a soppiantare i compianti defunti, ma se troppi ZOI avranno Karma negativo, questi gireranno persi e senza identità per la città, particolare che ha il potenziale di creare scenari vagamente da incubo.
Stiamo parlando di un prodotto coreano e di un gioco ambientato in una realtà paragonabile alla nostra, quindi ovviamente ogni ZOI avrà uno smartphone, utile per creare o mantenere i suoi rapporti umani con altri ZOI, ma anche per trovare lavoro (attenzione, troppi giorni di assenteismo ti faranno licenziare e poi come le paghi le bollette?).
Anche tutti gli elementi costitutivi della città sono poi modificabili: la densità degli animali in città, gli alberi, il meteo, persino i cartelloni pubblicitari e gli schermi, nei quali possiamo caricare immagini nostre. inZOI in tutto questo esegue un trucco davvero impressionante e che molti “non tecnici” non sarebbero in grado di notare: non è solo la porzione di mondo inquadrata, ad essere simulata (come in tutti gli altri simulativi su larga scala), ma è l’intero mondo ad essere simulato in ogni momento.
In questo hands-off sento di aver capito molte cose: non solo la pazzia, degna del miglior designer, del game director Hyungjun “Kjun” Kim, ma più che altro la stratificazione di livelli di inZOI stesso, da simulatore di vita a gestore di una città, con tutti gli step intermedi fra l’uno e l’altro estremo.
È la definizione di ambizione, quella di inZOI, e di solito me ne sto alla larga, ma la gioia creativa del game director e l’esperienza di tutti i membri del team potrebbero davvero portare inZOI a sfondare prepotentemente il traguardo. Un po’ ci spero, perché The Sims davvero mi manca!
Se mi hai seguito finora senza sapere benissimo di che gioco stessi parlando, vai sulla pagina Steam ufficiale di inZOI e recupera questa grave lacuna, ma recuperati anche gli ultimi contenuti pubblicati sulla Gamescom 2024, come il provato di Arsenio Lupin, del nostro Emma, e il provato della modalità Rush di EA FC 25, scritto da me