Huxley: The Dystopia – Anteprima Huxley: The Distopia

Agli appassionati di letteratura fantascientifica che si ritroveranno a leggere queste pagine, di certo non sfuggirà l’immediato collegamento tra il titolo scelto dagli sviluppatori coreani della Webzen per il loro nuovo lavoro, Huxley, e il noto scrittore di fantascienza inglese Aldous Huxley. Proprio per questo motivo, è bene precisare fin da subito che il collegamento, anche se logico, è limitato a pochi generici elementi.
Per quanto l’Huxley scrittore si fosse soffermato più volte sul tema della distopia (il contrario di utopia, quindi l’idea del peggior mondo possibile), il nuovo MMOFPS della Webzen non è ispirato direttamente a nessuno di questi racconti e ci propone una visione tutto sommato originale di quello che, senza dubbio, può definirsi come il peggior mondo possibile.

La storia di Huxley MMOFPS ( da questo momento parleremo solo di questo Huxley ) è ambientata in un prossimo futuro. Un giorno qualunque, la terra e la luna vengono bombardati da oggetti spaziali denominati Nuclearites. Il nostro romantico e amato satellite viene fatto letteralmente a pezzi e sparato sulla terra, causando un cataclisma immane a cui si susseguiranno sconvolgimenti climatici e disastri naturali che manderanno a farsi benedire qualsiasi forma di ordine precostituito, portando la razza umana molto vicina all’estinzione. Ad aggravare ancora di più lo stato di caos ed anarchia generale interverrà presto un altro fattore: la diffusione di nuove razze di umanoidi mutanti, gli Hybrids e gli Alternatives. L’intolleranza ed il razzismo crescenti tra i Sapiens sopravvissuti e la nuova razza di uomini dalla caratteristiche mutate, gli Alternatives, sprofonderanno quel che resta della terra in un perenne stato di conflitto, condito dalla presenza degli Hybrids, una fazione non giocabile (per ora) composta da mostri e mutanti vecchio stile che rispondono solo alla loro istintiva esigenza di assalire qualsiasi cosa si muova per staccargli la testa a morsi. In questo delirio post-apocalittico, la sola tenue speranza di pace è rappresentata dal Dr.Huxley, lo scienziato scopritore di una nuova forma di energia, il Lunarite, sufficientemente potente per favorire la ricostruzione del mondo civile. Probabilmente l’ottimistico Dr.Huxley non si intendeva molto di videogames, ma voi quanto me sapete già cosa succede quando nel bel mezzo di un conflitto planetario tra umani e mutanti qualcuno spunta fuori con una nuova, rara e potentissima forma di energia: ci si prende a cannonate in faccia per accaparrarsene fino all’ultima particella.
 

Uniti per un futuro di pace e prosperità? Seee, come no…

 

A contendersi il dominio sul Lunarite saranno le due fazioni accennate sopra: i Sapiens, umani vecchia scuola divisi in "One" e "Syns" e gli Alternatives: ex-umani mutati a causa delle radiazioni dei Nuclearites, divisi in "Alteraver" ed "Alternix".  Per descrivere brevemente i Sapiens "One", si può dire che sono i diretti discendenti degli umani moderni non solo nell’aspetto, ma anche nelle abitudini e nelle simpatiche peculiarità, tra cui spicca la tendenza a voler sottomettere e/o sopprimere le razze e le specie considerate inferiori (ovvero tutte le altre all’infuori della propria). Sono proprio loro a dare inizio alla guerra nel mondo di Huxley per imporre il loro dominio potendo contare sulla capacità di apprendere meglio e più velocemente delle altre razze l’uso di armi, veicoli ed equipaggiamento vario. I Sapiens "Syn" sono l’unica razza abbastanza simile agli One da risparmiarsi il loro razzismo persecutore. In più sono belli, atletici ed efficaci in battaglia, soprattutto nelle azioni rapide. I Syn hanno scelto di allearsi con gli One per garantirsi la sopravvivenza, ma conoscono bene la differenza tra essere "alleati" ed essere "amici" e tendono a non fidarsi di nessuno eccetto loro stessi. 
Tra le fila degli Alternatives spiccano per la loro considerevole mole gli Alteraver, mutanti che hanno sviluppato una struttura corporea più grossa e resistente dei comuni uomini, ma anche un’indole fondamentalmente leale e bonaria. Queste peculiarità li hanno resi schiavi perfetti degli umani, al quale ora si sono ribellati in cerca di indipendenza. Le loro caratteristiche fanno di loro guerrieri temibili, capaci con la loro forza di maneggiare armi abbastanza grosse da far impensierire qualsiasi umano o mutante dotato di istinto di conservazione. Ad affiancarli ci sono gli Alternix, mutanti dai lineamenti sottili e dal colorito grigio pallido, di corporatura esile, temperamento schivo e dotati di grande velocità e silenziosità. Sebbene sembrino quasi l’opposto degli Alteraver, combattono insieme a loro per l’indipendenza e le loro capacità li rendono perfetti assassini.
 

Non vi sembra forse bonario costui? Beh… andate a dirglielo in faccia.


Non è ancora del tutto chiaro invece il ruolo degli Hybrids, ovvero la terza fazione non giocabile presente nel gioco. Gli Hybrids saranno composti da un misto di creature che spaziano tra mutanti umanoidi ed aberrazioni mostruose, tutti avversari che i giocatori affronteranno nelle sessioni PvE. C’è però il sospetto che questa fazione possa presto o tardi avere una parte di maggiore spessore, soprattutto in funzione della H.L.O, L’ Hybrid Liberation Organizzation, una sottofazione presente nel gioco il cui ruolo è ancora poco chiaro. Le classi che i personaggi di Huxley potranno scegliere sono tre e sono comuni alle 3 fazioni: gli Enforcers, fanteria pesantemente armata e corazzata adatta agli scontri ravvicinati e violenti; gli Avenger, versatili assaltatori dotati di corazze medie; ed i Phantom, cecchini e scout dotati di armature leggere. 
La classe, oltre all’armatura, determinerà anche il resto dell’equipaggiamento utilizzabile dal personaggio, armi incluse. Il direttore di produzione di Huxley, Ki Jong Kang, assicura che con un totale di 900 modelli di armature differenti e 9 categorie di armi che spaziano dalle tradizionali minigun fino ai più esotici fucili ottici ad energia, le possibilità di personalizzare il proprio alter-ego saranno numerosissime.

Fino ad ora, Huxley potrebbe sembrare non diverso da un qualsiasi altro MMORPG sci-fi, ma analizzando il sistema di crescita e sviluppo del personaggio si inizia a cogliere la vera anima da FPS di questo promettente titolo. Come spiega Kang, aumentare di livello attraverso il classico accumulo di esperienza in PvE non aumenterà le caratteristiche di velocità o resistenza del personaggio, rendendolo inevitabilmente molto più forte di chi si ritrova ad un livello inferiore, ma consentirà invece l’uso di una sempre maggiore gamma di armi ed equipaggiamento. Ad esempio, spendendo degli skill points per potenziare il nostro elmetto, saremmo in grado di utilizzare abilità come il visore infrarosso oppure la protezione anti-headshot, mentre upgradando le nostre calzature, avremo a disposizione il rocket jump o il movimento silenzioso.  Ciò nonostante, anche arrivati all’ultimo livello (il 50), ad ogni giocatore sarà consentito portare un massimo di 4 armi e 5 skills per ogni match PvP. In questo modo i giocatori veterani avranno modo di inventare e perfezionare un numero maggiore di stili e tattiche di gioco, ma non saranno mai totalmente al sicuro dall’eventualità che un novellino, seppur vestito di stracci, possa prenderli a calci nel sedere semplicemente mostrando di avere mira e riflessi migliori, proprio come in un classico FPS. Inoltre nel gioco verrà utilizzato un sistema di “Rank”: questi livelli che si affiancheranno a quelli tradizionali, ma che potranno essere raggiunti solo partecipando al PvP. I Rank giocheranno un ruolo chiave nella crescita dei PG, poiché oltre a conferire delle abilità di meta-gaming per formare gruppi, impartire ordini o altro, faranno anche da hard cap ai livelli tradizionali. Per raggiungere il massimo livello non basterà quindi chiudersi nelle istanze e passare ore ad accoppare gli stessi mob a ripetizione, ma dovrete vedervela con avversari in carne ed ossa, decisamente più difficili da “farmare”.
 

Nello svolgere le vostre quotidiane attività, avrete modo di visitare posti incantevoli e socializzare con gli amichevoli abitanti del luogo, che vi accoglieranno a braccia aperte.


Ma non preoccupatevi, le occasioni per incontrare i vostri antagonisti umani e fraternizzare a colpi di fucile saranno numerose. Il mondo di Huxley si suddivide in 3 tipologie di ambienti di gioco:  le zone PvE per le quest, le Battlezone e le Città. Come in molti altri MMO le quest vi saranno assegnate dai personaggi non giocanti sparsi per il mondo, ed è durante il loro svolgimento che affronterete la maggior parte degli scontri PvE che vi riserva il gioco. Le quest principali si ricollegheranno direttamente alla storyline di Huxley e solitamente avranno una precisa conclusione e non vi ritroverete a ripeterle una seconda volta, a meno di aiutare qualcun altro a completarle. Le quest secondarie invece si svolgeranno in istanze appositamente generate, veri e propri dungeon in cui, con un pretesto qualsiasi fornito dal png di turno, vi calerete insieme al vostro gruppo per falciare miriadi di Hybrids ed ottenere oggetti, denaro ed exp, il tutto arricchito dalla presenza di eventi ed encounter speciali che il gioco genererà casualmente nelle istanze. In merito Kang ha aggiunto che le fazioni avranno la possibilità di infiltrarsi in alcune zone PvE avversarie, ingaggiando combattimenti PvP a sorpresa, ma non ha detto nulla a proposito delle meccaniche tramite cui ciò sarà possibile. Le Battlezone sono le aree dedicate PvP, dove i giocatori possono competere nelle sfide classiche come il Deathmatch, il Team Deathmatch o il Capture the Flag oppure cimentarsi con nuove modalità di gioco come Radar Capture e Part Pick Up. Nella prima i giocatori saranno impegnati a catturare e mantenere il controllo di obbiettivi strategici (i radar, appunto), mentre nella seconda modalità saranno impegnati a contendersi delle componenti meccaniche cadute del cielo allo scopo di costruire per primi un Mech in grado di garantire la vittoria. A proposito della Battlezone, Kang precisa che sarà tranquillamente scalabile e potrà essere utilizzata per duelli 1vs1 così come scontri 100vs100. In fine non restano che le Città, le zone fulcro delle attività socio-economiche del gioco. Oltre a fungere da "Lobby room" per cercare dei gruppi con cui affrontare match PvP o PvE, al loro interno troveremo PNG commercianti ed elargitori di quest.

Come avrete avuto modo di notare leggendo queste righe, la carne al fuoco (mutante e non) in Huxley è molta, così come sono molte le aspettative sia degli amanti dei MMORPG sia dei fanatici degli FPS, uniti nella speranza che il nuovo fantastico ibrido della Webzen riesca veramente ad unire l’immediatezza di Unreal Tournament, la tattica di Counter Strike e il mondo immersivo di diversi Mmorpg in un unico grande titolo. L’uscita di Huxley e prevista per i primi mesi del 2009, ma rimaniamo all’erta in attesa di novità e notizie.

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