How to Survive 2 – Anteprima
Il 29 ottobre scorso, a due anni dall’uscita del primo titolo, EKO Software rilascia in Early Access su Steam, How to Survive 2 (H2S2). Come suggerisce il nome – per chi non avesse la giusta familiarità – stiamo parlando di un survival game basato su di un apocalisse zombie, che si è fatto strada tra l’enorme quantità di giochi simili grazie al suo sistema di crafting molto denso e a una sfilza di armi diverse tra cui scegliere. A differenza dei meno fortunati, non è finito nel dimenticatoio perché ha deciso di affiancare al trash una certa appagante ironia, in gran parte dovuta all’utilizzo del narratore Kovac.
Parliamo di un titolo ancora in via di sviluppo, che però ci garantisce una buona possibilità di provarlo a fondo, fino alle meccaniche più salienti. Di primo acchito potrebbe far storcere il naso, perché mancano alcune basi necessarie: non vi sono opzioni modificabili in-game, né dal punto di vista del sonoro, né grafico; le uniche modifiche che possono essere apportate, necessitano il lancio di un configurator tramite Steam, andando a mettere mano su risoluzione e qualità grafica (unica opzione, selezionabile tra Bassa, Media, Alta e Ultra). La vasta community che ha messo mano sul gioco grazie ai saldi di Halloween, ha già avanzato tali richieste. EKO non tarderà molto ad apportare le dovute modifiche.
Sulle orme del suo predecessore, How to Survive 2 promette anch’esso un ottimo sistema di crafting, correndo il rischio di diventare ancor più profondo e avido (in termini positivi) che in precedenza. Attraverso il nuovo sistema di camping, si potranno posizionare diverse postazioni di crafting nelle più disparate aree della Luoisiana. Riuscire a masterizzare tale capacità è assolutamente necessario, poiché inficia sul progredire della nostra avventura. Col passare del tempo si avrà a che fare con materiali sempre più complessi (e rari) da gestire, e di certo non mancheranno i nemici con cui testare i risultati.
Il campo, oltre alla creazione, è la base da cui partire per portare avanti le caratteristiche del nostro personaggio. Il sistema di level up (ancora un po’ incerto) è completamente legato a quello del campo: bisogna aumentare il livello di quest’ultimo, prima di poter utilizzare l’esperienza sul character, il cui livello non potrà mai superare quello della base. Ogni livello è diviso in più sottolivelli di esperienza, e non capiamo il perché di tale scelta, dal momento che non aggiunge alcun tipo di beneficio al gameplay. Ci auguriamo che in futuro possa essere affiancata da altre feature di cui adesso non siamo a conoscenza. Altrimenti è a dir poco inutile.
Tralasciando ciò, vi sono molte caratteristiche da perfezionare, tramite l’apposita sezione Potenziamenti presente nel menù. Anche esse legate al livello del personaggio, permettono di modificare parametri per tutte le necessità, dall’aumento della stamina fino al rallentamento della digestione, garantendo un minor apporto di cibarie all’organismo. Ogni livello aggiunto al campo (e successivamente a tutto il resto) aumenta le caratteristiche dei non morti che incontreremo, mantenendo ogni incontro sul filo del rasoio. Per tale motivo bisogna scegliere con una certa accuratezza gli upgrade, perché l’esperienza a disposizione non è mai abbastanza.
Per evitare che il gioco diventi troppo presto ripetitivo, il caro Kovac continuerà a fornire quest, presentandole con la stessa ironia che lo ha sempre contraddistinto. Manderà il novello sopravvissuto alla ricerca di superstiti, risorse o a investigare strane situazioni: perché dei cervi zombie dovrebbero impedire a dei tralicci di funzionare? Obiettivi un po’ megalomani quelli ricercati da EKO Software, ma ci auguriamo che possano fungere da ottimo sedativo, perché senza queste missioni troviamo difficile immaginare che un giocatore possa voler continuare, per le lunghe, l’avventura di How to Survive 2.
[signoff icon=”quote-circled”]Ci auguriamo che il gioco possa appoggiarsi di più sulla cooperazione perché – ammettiamolo – un altro gioco sull’apocalisse zombie non é necessario. Avrà molta difficoltà a mantenersi a galla in un mare di alternative così vaste. Attualmente la strada intrapresa sembra quella giusta, dal momento che si ha la possibilità di giocare con quattro amici contemporaneamente, nonché di poterne invitare un totale di sedici per farsi aiutare nell’avanzamento del campo base. Non bisogna cullarsi troppo però: è pieno zeppo di zombie-giocatori affamati là fuori, che non si accontentano di sgranocchiare qualche osso. Da quel che abbiamo visto una cosa è certa: How to Survive 2 vi lascerà senza fiato, costringendovi alla difesa e all’offensiva su più fronti. Ma se pensate che sia tutto fumo, vi invitiamo ad attendere una versione definitiva. Sperando che essa possa eliminare ogni incertezza.[/signoff]