Heroes of the Storm Anteprima
Il 13 gennaio è partita ufficialmente la closed beta di Heroes of the Storm, il MOBA di casa Blizzard che punta a inserirsi di prepotenza nella nutrita schiera di titoli del genere già presenti sul mercato. Abbiamo avuto la possibilità di testare personalmente questo titolo e ne siamo rimasti positivamente impressionati, come scoprirete proseguendo con la lettura.
Cos’è un MOBA?
Il genere Multiplayer Online Battle Arena, solitamente giochi free-to-play con acquisti in-game, sfrutta le meccaniche del RTS per far scontrare due squadre di giocatori su mappe persistenti. Il giocatore controlla un eroe dotato di abilità peculiari e l’obiettivo ultimo è quello di abbattere, dopo aver superato le varie postazioni difensive, il nucleo nemico mentre ondate di nemici controllate dalla IA si fronteggeranno tra loro. Heroes of the Storm non stravolge né rivoluziona questa oliata meccanica di gioco ma la arricchisce con i carismatici Eroi del suo universo: Diablo, World of Warcraft e Starcraft.
Bevenuti nel Nexus
La trama, se così vogliamo chiamarla, dietro a HotS è piuttosto semplice e fa da tutorial al gioco (è possibile saltarlo, se siete già avvezzi ai MOBA): Raynor, leader dei Randagi e protagonista in Stacraft II, viene letteralmente prelevato e portato nel Nexus dove apprende come eroi giunti da vari pianeti e dimensioni si sfidino tra loro in battaglie infinite. Semplice e piuttosto scontato, l’incipit altro non è che un pretesto per introdurre le meccaniche di gioco ai neofiti e farci prendere confidenza col sistema di combattimento grazie alla guida di un cicerone particolare, Uther the Lightbringer (Warcraft II e III).
Una volta appresi i semplici comandi potremo entrare realmente nel Nexus e scegliere una delle cinque modalità di gioco: Allenamento, Cooperativa, Partita Rapida, Lega degli Eroi, Lega a Squadre (non ancora disponibile nella beta) e Personalizzata. L’altra scelta importante è quella relativa all’Eroe da utilizzare, attualmente in HotS vi sono 33 personaggi selezionabili ma non saranno tutti disponibili appena muoverete i primi passi nel gioco, salvo dietro pagamento.
Fortunatamente, per chi non intende spendere un patrimonio, settimanalmente vengono sbloccati cinque eroi gratuitamente ma per poterli avere sempre a disposizione è necessario acquistarli tramite pagamento di moneta virtuale o reale tramite l’account Battle.net. L’accumulo di gold per gli acquisti non è impossibile grazie alla missione giornaliera che ci viene fornita e a delle ricompense ottenibili dopo le vittorie o al superamento dei livelli dei nostri eroi. Una volta mossi i primi passi nel Nexus di Blizzard il nostro consiglio è quello di prendere dimestichezza con almeno un eroe per tipologia e assimilarne le varie abilità. Infatti i vari personaggi si distinguono in differenti classi dalle differenti abilità innate ma sostanzialmente si suddividono a seconda della loro tipologia d’attacco, ravvicinati o a distanza, o del tipo di supporto che forniscono. Questa ultima tipologia non è da sottovalutare in quanto questi eroi svolgono l’importante compito di dare cure e protezione durante i combattimenti: un team con soli guerrieri o assassini da mischia faticherà non poco a dominare gli avversari. Fatte queste premesse è fondamentale cercare di costruire una build efficace per il proprio eroe. Inizialmente sarà possibile scegliere tra due sole abilità a ogni scaglione dopo il raggiungimento dei livelli 1-4-7-10-13-16-20, ma facendo progredire il nostro eroe verranno sbloccate le restanti abilità, spesso particolari e uniche. In questo abbiamo notato un leggero dislivello per certi eroi, meglio caratterizzati a livello di abilità, rispetto ad altri che risultano un po’ troppo anonimi.
Un altro consiglio che possiamo darvi è quello di non buttarvi subito nella mischia della “Partita rapida” in quanto potreste scontrarvi con giocatori più esperti, che tenderanno a ghettizzare l’elemento più debole. Dunque saggiare il gioco in cooperativa, ossia far parte di un team di giocatori che si scontra contro un avversario utilizzato dall’IA, si rivela quantomeno essenziale. La nota negativa in questo caso è proprio l’IA degli avversari: dopo poche partite sarà evidente che non è tarata a seconda del nostro livello ma risulta standard e spesso davvero inefficace per mettere realmente in difficoltà il giocatore più esperto. Mentre le ondate di servitori controllati dalla CPU sono ben calibrate, l’intelligenza degli eroi è sicuramente un aspetto migliorabile di questa Beta che, a parte qualche raro bug durante le partite, è in uno stadio ormai avanzato di sviluppo e non tarderà a diventare di pubblico dominio. Un altro fattore da limare durante questa beta è senz’altro la selezione dei team casuali, infatti sarà possibile invitare i vostri amici per giocare in gruppo ma, nel caso si giochi da solo, sarà possibile far parte di gruppi creati per l’occasione. Spesso però i team non vengono mischiati in modo razionale e alcune volte ci si trova in squadre mal calibrate che periscono molto più facilmente, a prescindere dal livello dei giocatori. Migliorato questo aspetto anche giocare da soli diverrà meno estenuante e più semplice così come avviene organizzando gli eroi tra amici in modo da coprire adeguatamente le varie tipologie di personaggi.
Per quanto riguarda la competizione vera e propria è la modalità Lega degli Eroi che la fa da padrona con una classifica da scalare a partire dal livello 50 per giungere al primo, un meccanismo già apprezzato in Hearthstone, con le future stagioni classificate che azzereranno le statistiche all’inizio di ogni mese. Entrare nella Lega degli Eroi non sarà però immediato, infatti Blizzard ha predisposto dei pre-requisiti quali il raggiungimento del livello 30 del giocatore e il possesso di almeno dieci eroi in modo da non trovarsi nella situazione di non poter coprire un posto vacante nel proprio team.
Una delle peculiarità di Heroes of the Storm, a parte i classici mercenari da sottomettere e far combattere al nostro fianco, riguarda la presenza di bonus in ogni mappa grazie ai quali poter agevolmente dominare gli avversari. Ma in cosa consistono?
Per comprenderlo faremo l’esempio del bonus “Terrore”, una grossa pianta di cui è possibile prendere il controllo dopo aver raccolto cento germogli e che ci permetterà di distruggere più velocemente e facilmente le strutture nemiche, oltre a trasformare temporaneamente i nemici in piccole piantine innocue. Tutte e sei le mappe presenti nella beta si caratterizzano quindi per l’accumulo di oggetti o per il controllo di punti chiave nella mappa in determinati momenti del gioco. Trascurare questi bonus porterà a una rapida sconfitta e, nei match a cui abbiamo partecipato, il più delle volte il dominio degli avversari è avvenuto grazie a essi.
Molto Warcraft III ma non solo
Graficamente Heroes of the Storm ci ha ricordato molto da vicino Warcraft III o Starcraft II a partire dal classico volto dell’eroe nell’angolo dello schermo per giungere allo stile e alla visuale tipica delle missioni in solitaria degli RTS Blizzard con il controllo del solo Eroe. Il comparto tecnico è di tutto rispetto per un titolo del genere, con texture e animazioni molto curate e presenta già una discreta varietà di skin e modelli per personalizzare i nostri personaggi. Altro aspetto davvero curato è quello relativo agli effetti particellari delle skills: spettacolari e piacevoli da ammirare soprattutto quando non vengono subiti direttamente.
Come al solito Blizzard ha messo a punto un sonoro e doppiaggio di altissimo livello per tutti i personaggi e i protagonisti delle mappe, coloro che ci introducono sul terreno di battaglia e ci avvisano dell’arrivo di bonus e altro ancora. Un plauso dunque a tutto il comparto audio: dagli ottimi motivi della colonna sonora, passando per gli effetti e per giungere al doppiaggio italiano, componente troppo spesso trascurata in ambito videoludico.
[signoff icon=”quote-circled”]Cominciate ad ammazzarvi
Come recita uno dei simpatici “narratori”, che ci introduce in una delle arene, è proprio questo che caratterizza i MOBA, il costante combattimento tra eroi. Dunque morire è sì piuttosto facile, soprattutto all’inizio, ma dipenderà dalla vostra abilità il riuscire a farlo il meno possibile. In definitiva Heroes of the Storm ci è piaciuto parecchio e, considerato il livello piuttosto avanzato di questa beta, contiamo di vederlo presto disponibile per tutti i giocatori. Arene più numerose, la risoluzione di alcuni bug di scarso livello e l’eliminazione dei problemi che a volte affligono l’IA durante le partite in cooperativa faranno di HotS un titolo davvero irrinunciabile.[/signoff]