Hades II ANTEPRIMA | Il ritorno nell’Ade di Supergiant Games
L'avvio del test tecnico ci ha permesso di provare il nuovo roguelite sulla mitologia greca.
“Non pensi mai che forse non ci siamo tagliate, Mel? Io per le infestazioni, tu per… Ripetimi un po’ cosa cercavi di fare?“; a parlare è Dora, l’anima accidiosa che mi sbeffeggia perché non sono riuscita a raggiungere il Titano del Tempo e questo è Hades II, il nuovo progetto firmato da Supergiant Games che inizia ad aprire le sue Colonne d’Ercole attraverso un primo spiraglio al pubblico.
Quando il gioco venne presentato ai Game Awards 2022 non nego un certo grado di stupore. Certo, i premi Miglior Indie e Miglior Action guadagnati allo stesso evento di Geoff Keighley appena due anni prima sommati al riscontro di pubblico e critica lasciavano ipotizzare l’idea di un seguito diretto, tuttavia per lo studio californiano tale dicitura ha un sapore tutto nuovo.
Sì perché gli esuli di Electronic Arts si erano proposti di creare solo ed esclusivamente videogiochi che piacevano a loro, segnando il mercato con esperienze diverse di volta in volta – Bastion, Transistor, Pyre. Proseguire invece il discorso iniziato con Hades rappresenta un punto di svolta.
Un cambiamento che, come in precedenza, passa attraverso un periodo di accesso anticipato, durante il quale gli sviluppatori potranno completare la loro opera ricevendo in diretta i commenti da parte delle testate e del pubblico. Ecco che il test tecnico su PC (Steam) messo a mia disposizione serve proprio a dare un primo sguardo a Hades II, che mi invita nell’Oltretomba con un senso di familiarità eppure di novità davvero stuzzicante.
Hades II Anteprima | Una nuova principessa, lo stesso Abisso
Zagreus lascia il testimone a sua sorella minore Melinoë, principessa immortale dell’Oltretomba e quindi anch’ella figlia di Ade e di Persefone. Cresciuta sotto l’ala di Ecate (Dea della magia), la nobile ragazza è stata addestrata alle arti arcane con l’unico scopo di eliminare Crono, titano del tempo reo di avere portato alla dissoluzione della famiglia reale.
Trovato un rifugio sicuro nel Crocevia, uno spazio che separa le profondità dell’Ade dal mondo dei vivi, Ecate ha assemblato una squadra di ribelli per il suo obiettivo, fra cui spiccano l’incarnazione del castigo Nemesi e il celebre eroe Ulisse, assieme ai quali sta escogitando un piano misterioso che ruota attorno alla stessa Melinoë.
In modo non dissimile dall’avventura del fratello maggiore, quella della giovane principessa vedrà la presenza della sua amica anima smarrita Dora, del poeta Omero in veste di narratore e di Moros, personificazione della sfortuna ed emissario delle Moire che sembra destinato a ricoprire un ruolo di grande importanza.
Ancora, come nel gioco del 2020 anche in Hades II il gameplay gioca una parte fondamentale nella compagine narrativa, con la protagonista che, al ritorno da ogni sua discesa nel Tartaro, sarà attorniata da nuovi dialoghi, interazioni, curiosità tali da riempire anche i momenti di pausa prima di una nuova traversata.
Hades II Anteprima | Familiarità e aggiunte arcane
Lo scheletro prettamente ludico e generale appannaggio di Zagreus è stato trasposto alla sorellina, con la necessità di scegliere una tra diverse armi (due quelle a disposizione per ora), attraversare più stanze sotterranee sconfiggendo nemici via via più forti mentre si ottengono dei poteri derivanti da divinità distinte, fino al game over o al raggiungimento dell’unico, vero boss del gioco.
Se è vero che i combattimenti restituiscono delle sensazioni simili al precedente titolo a un livello generale (puoi rinfrescarti la memoria con la recensione della versione per PlayStation 5), analizzando il sistema in prima persona si scoprono delle tecniche inedite che lo configurano come un’evoluzione del precedente. In Hades II il sistema di movimento è stato trasformato a favore di uno scatto accessibile mantenendo premuto il pulsante della schivata, a cui si aggiungono l’Incanto e le tecniche Omega (varianti più devastanti dei colpi).
A destare sorpresa in Hades II sono le abilità legate alla magia e i materiali da recuperare nella discesa verso il Tartaro. Melinoë affianca una barra blu a quella della salute, che si consuma sfruttando degli attacchi caricati a lunga gittata, o l’Incanto, un colpo tale da creare un’area intorno a sé, entrando nella quale i nemici vengono momentaneamente immobilizzati.
Non essendo possibile recuperare i punti magia nel corso di una stessa partita, scegliere quando adoperare tali attacchi sarà cruciale. La magia sembra ricoprire un ruolo preponderante nel gameplay Hades II, come dimostrano pure i doni divini a essa associata – una strizzata d’occhio di Supergiant per provare il loro sforzo a una maggiore varietà.
Ancora, a proposito degli oggetti da recuperare nei propri viaggi, la protagonista può gettarli in uno speciale calderone posto al centro del Crocevia, ottenendo così delle pozioni da portare con sé. Spostandosi in un angolo specifico dell’hub invece, Melinoë può ottenere degli altri potenziamenti, visibili sotto forma di tarocchi.
Come ho già accennato, nel test tecnico di Hades II mi è stato possibile scegliere fra Descura, uno scettro stregato capace d’infliggere pesanti danni ad area e le lame sorelle Lim e Olos, perfette per chi predilige la tecnica. A giudicare dall’anticamera dell’Erebo, gli strumenti di morte totali dovrebbero essere sei, ognuna con le proprie unicità. Unite questo a quanto descritto fino a ora e avrete il quadro di un gioco in cui le build possibili sono tante e varie, offrendo di volta in volta un invito a tornare nell’Ade.
Hades II Anteprima | Lo stile mitologico di Supergiant
A infondere carattere olimpico al gioco con protagonista Zagreus è anche la direzione artistica e Hades II non è certo da meno. Che tu sia entrato in contatto con la mitologia greca negli anni scolastici o proprio con l’ultima fatica di Supergiant poco importa, dal momento che ogni personaggio sa farsi riconoscere dal proprio stile unico.
Oltre alle nuove entrate, bisogna citare i volti noti che per l’occasione sono stati ridisegnati per adattarli a un contesto ancora una volta pittoresco e sopra le righe, ma stavolta anche arcano, stregonesco. Da quel poco che ho potuto sentire, il comparto sonoro e il doppiaggio saranno di nuovo meritevoli di lodi. Nel corso della mia prova ho riscontrato dei rallentamenti del frame rate, ma trovandoci nella forma dell’accesso anticipato gli sviluppatori hanno tempo per stabilizzarlo.
Mettermi nei panni di Melinoë mi ha fatto percepire una sensazione familiare, tra scatti fulminei e sfilettate agli spiriti dell’Abisso. Proprio quando credevo di avere già visto tutto però, Hades II mi ha mostrato la sua capacità di inserirsi sì nel solco del predecessore e insieme di arricchirlo ed evolverlo sotto molti aspetti. E si tratta solo di una porzione breve di ciò che potenzialmente offrirà la versione definitiva.
Appuntamento alla fine dell’accesso anticipato, mentre io me ne torno a caccia di Tartaro, anche se dovessi farmi prendere in giro da Dora ancora e ancora.