Hades – Anteprima
Hades, sviluppato da Supergiant Games di già ampiamente apprezzati nei loro indie originali e di spessore come Bastion, Transistor e Pyre
Durante lo svolgersi dei The Game Awards, tra assenze pesanti (Sony) e annunci tutto sommato di spessore (Crash Team Racing, The Outer Worlds e Far Cry: New Dawn), un titolo indie come Hades, sviluppato da Supergiant Games di già ampiamente apprezzati nei loro indie originali e di spessore come Bastion, Transistor e Pyre, ha comunque attirato l’occhio della critica.
Vuoi per il dogmatico seguire le orme dei suoi predecessori, ovvero adottare meccaniche RPG con elementi roguelike e visuale isometrica, vuoi anche per l’ambientazione particolare frutto di una personalissima reinterpretazione dei miti greci. Un po’ come se Diablo incontrasse Dark Souls e lo invitasse per un drink.
Iniziamo dicendo che anche Hades, così come tutti i lavori di Supergiant, si distinguerà quasi immediatamente per una sceneggiatura pregevole ed una, come già detto, molto originale interpretazione della mitologia ellenica e di tutte le sue sfaccettature. Ci ritroveremo ad impersonare il figlio di Ade, impegnato a fuggire del tetro e pericoloso inferno. Il titolo ungerà i suoi arti in acque tetre ed oscure, che caratterizzeranno le vicende narrate, senza perdere quella sana ironia che ha caratterizzato anche le altre produzioni Supergiant.
Così come i suoi predecessori, anche il titolo in questione godrà di una narrativa di spessore (seppur magari meno accentuata), sezione tendenzialmente carente fra gli esponenti del genere, canalizzata perfettamente in un artwork generale piuttosto vivido, azzeccato e che sembra fuoriuscito da produzioni fumettistiche di altissimo livello. Nonostante in generale l’estetica del titolo penda irrimediabilmente verso lidi piuttosto cartoon e fumettosi, gli ambienti di gioco sono piuttosto tetri e oscuri, in aperto contrasto. Un contrasto omogeneo e ben amalgamato, da cui si evince uno stile integro e solo superficialmente forzato.
Come già sottolineato, Hades poggerà il suo gameplay sui principi standard degli ARPG isometrici, facendo però qualche passo aggiuntivo in direzione del ramo action. Le meccaniche che lo governeranno saranno una diretta emanazione dei precedenti lavori di Supergiant, attestandosi come una naturale evoluzione e semplificazione rispetto al passato soprattutto a livello di dinamismo e cadenza di gioco, la quale sarà molto più incentrata sul “Play, Die, Repeat”. Per la maggioranza del tempo, vedremo il nostro eroe rotolare in lungo e largo, schivare ed attaccare in modo ragionato i nemici, i quali saranno sempre tanti, pericolosi e spietati. Come detto, il titolo è un rogue-like ed anche piuttosto difficile, quindi andranno messe in conto numerose defezioni (ma, in questo genere, ogni morte è maestra di vita).
Detto questo, il titolo Supergiant sarà un po’ più “misericordioso” dello standard e anche dei passati capitoli della stessa software house, vista l’introduzione di un sistema di skill e upgrade del personaggio persistente e che quindi non subirà variazioni ad ogni nostra sconfitta. Data la possibilità di ottenere un “rimborso” della currency spesa per le abilità scelte, ogni run del gioco sarà diversa dall’altro. Avremo infatti facoltà di scegliere l’arma e lo skill set che ci accompagneranno nelle nostre peripezie, optando fra differenti possibilità ravvicinate e a distanza, che spaziano tra spade, archi, lance ecc. Com’è ovvio aspettarsi, scegliere questa o quell’arma, unitamente al tipo di skill e abilità, determinerà il nostro approccio ai livelli, il quale renderà un po’ più longevo il titolo. In linea generale, il sistema di combattimento sarà molto “sensibile” e rifinito, non donando mai la sensazione che dei limiti di programmazione ne abbiano inficiato la qualità.
In linea di massima, nonostante un buon ventaglio di opportunità, la sensazione che non ci sia un assoluto bilanciamento fra skill e armi diventa abbastanza palese procedendo innanzi nel gioco. Infatti, dopo una manciata di morti e tentativi di build, inizierà ad essere piuttosto chiaro che optare, ad esempio, la possibilità di utilizzare una build ranged in cui è possibile aumentare notevolmente i punti ferita (un po’ in barba allo standard del settore), risulterà quasi immediatamente una soluzione efficace e “sicura” rispetto ad altre possibilità. Ovviamente, data la sua natura Early Access, ancora tanto lavoro attende il titolo. Il comparto tecnico, al solito per le produzioni Supergiant, è superlativo e rifinito all’estremo. Durante la nostra esperienza di gioco, nonostante il titolo sia tecnicamente in Early Access, non è stato riscontrato nessun tipo di rallentamento anche nelle sezioni più concitate, denotando l’ottimo lavoro di pulizia profuso che è ancora più apprezzabile data una certa tendenza del genere a “smussare gli angoli” per contenere i costi.
Graficamente il gioco si muoverà in un ambiente in 2,5D classico del settore, il quale mostrerà un notevole livello di dettaglio e cura a 360°, sia a livello di dettaglio ambientale sia per quanto concerne la realizzazione dei modelli. Un altro tocco di classe, da segnalare soprattutto se ci si muove in un contesto cui solitamente non brilla per finezze del genere, è il comparto audio, arricchito non solo da una soundtrack molto valida e dinamica, ma anche e soprattutto dall’aggiunta del recitato vocale davvero ben fatto e che renderà ancora più unici i personaggi che popoleranno il titolo. Basti pensare che l’intero titolo è sostanzialmente poggiato su di un lunghissimo monologo del protagonista il quale, ogni tanto, interagirà con altri personaggi anch’essi di spessore e “unici”.
In definitiva, Hades è un piccolo gioiello del settore, proveniente da una software house che ha già ampiamente dimostrato d’essere una delle attrici principali a livello mondiale del genere. Ad un sistema di combattimento rifinito seppur non perfetto, semplice ma profondo, si unisce una realizzazione artistico-visiva di alto pregio, il che rende perfettamente il quadro complessivo offerto da Hades. Un titolo consigliato, sia agli esperti, in cerca di una nuova sfida, sia dei neofiti, i quali accederanno al mondo dei rogue-like in modo meno brutale. Naturalmente, il suo essere ancora in Accesso Anticipato, ci fa ben sperare per una futura evoluzione ed espansione del gioco!