Gran Turismo 6 – Gran Turismo 6 : Tutto quello che vi serve sapere
15 anni e non sentirli
La saga di Gran Turismo, approdata ben 15 anni fa sulla prima console Sony, rappresenta l’essenza di una struttura di gioco che riesce ad essere competitiva anche al giorno d’oggi. Nell’industria videoludica è cambiato quasi tutto dai tempi del grigio scatolotto Sony, eppure la passione trasmessa da una serie infinita di gare con bolidi altamente customizzabili sembra non perdere mai il suo fascino. Questo è ciò che la critica ed il pubblico hanno premiato fino ad oggi con milioni di copie vendute.
La saga si è evoluta fino ai giorni nostri, migliorando incredibilmente dal punto di vista tecnico, regalandoci contenuti visivamente foto realistici, ma al tempo stesso è cambiata troppo lentamente dal punto di vista della giocabilità. La serie Gran Turismo si è progressivamente migliorata, capitolo dopo capitolo, raggiungendo il culmine qualitativo con il terzo episodio, su Playstation 2, ma non curandosi dei propri difetti alla base dell’esperienza, dovuti almeno in parte al desiderio di voler offrire al giocatore un titolo sempre più completo.
Il sistema di collisioni, i mitici bump quando ci si scontra con un avversario, l’intelligenza artificiale poco competitiva, il sistema di danni solo abbozzato, alcune gravi pecche al livello simulativo: sono i difetti cronici della serie, passati sempre in secondo piano rispetto all’offerta del titolo di centinaia di vetture, moltissimi tracciati e tipologie completamente diverse di gara. I fan hanno sempre sopportato e guardato oltre alle mancanze della serie, ma con il quinto capitolo questi difetti sono iniziati a farsi sentire, in maniera eccessiva. Forte di uno sviluppo di 5 anni e di un costo che supera gli 80 milioni di dollari, il quinto capitolo della saga soffrì delle stesse ambizioni di cui fu vittima la Playstation 3 al lancio. Gli sforzi di Poliphony Digital infatti si concentrarono sulla quantità dell’offerta rispetto all’attenzione per i dettagli.
Il titolo presentava tante tipologie di gare, fra cui le licenze ufficiali NASCAR, WRC e Super GT (solo queste dai costi esorbitanti) e migliaia di macchine (alcune purtroppo riciclate dalla versione PS2 o addirittura PSP del frachise). I soliti difetti, oltre alla presenza di interfacce di gioco confusionarie ed alcuni bugs, spinse la critica in un primo momento a penalizzare il lavoro del developer, con un voto metacritic di ben 11 punti più basso rispetto a quello del terzo capitolo.
Gli sviluppatori sono quasi subito corsi ai ripari, ed il supporto a Gran Turismo 5 è stato fenomenale, con una grande quantità di patch ed aggiornamenti gratuiti, alcuni dei quali superiori al GB, che hanno cercato di risolvere nel corso di due anni i problemi più grossi riscontrati sul titolo.
Dopo il netto cambio di direzione mostrato all’E3 da Sony, riuscirà anche Polyphony Digital a cambiare strada, investendo le risorse dello sviluppo verso un miglioramento del gameplay della serie oltre alla doverosa aggiunta di nuovi contenuti?
La tecnica del 6 contro i muscoli del 5
Inutile nasconderlo, Gran Turismo 6 cercherà di rivaleggiare a tutti i costi l’offerta proposta da Forza Motorsport 5, cavallo di battaglia di Microsoft per Xbox One. Questi due giochi di guida rappresentano poche delle esclusive di Sony e Microsoft ed è probabilmente questo il campo dove parte della battaglia di marketing si concentrerà maggiormente. GT6 in questo caso parte in svantaggio, con un gap generazionale non indifferente da fronteggiare.
Una versione PS4 del titolo è già stata annunciata da Kaz Yamauchi, ma questo non vuol dire che riesca ad arrivare in tempo necessario sulla nuova console, dando troppo vantaggio al competitor. I dubbi sul porting su PS4 coinvolgono anche la diversa architettura della nuova console Sony, probabilmente difficilmente compatibile con il codice estremamente specifico che muove il gioco su PS3.
Il trailer che vedete in questa pagina mostra l’abilità del team di sviluppo raggiunta con il vecchio hardware. Siamo molto contenti di constatare come la demo presentata alla stampa sia riuscita a confermare le promesse del trailer.
Gli shader utilizzati donano un effetto molto realistico ai riflessi delle auto, donando al titolo un tocco “next gen” che unito a tecniche quali la tesselation e l’illuminazione dinamica migliorata, ci fanno dimenticare delle ormai misere specifiche della PS3.
Gli effetti di postprocessing convincono e stupiscono, senza mai mettere in difficoltà i garantiti 60 FPS necessari per il genere SimCade. I tracciati e le auto, come al solito, presentano una fedeltà molto elevata, frutto del lavoro di laserscan del personale esperto della software house. Bisognerà constatare con una versione completa del titolo se tale livello di dettaglio ed attenzione ai particolari sarà mantenuto su tutti gli oltre 1200 modelli presenti nel parco macchine. Molto probabilmente GT6 rappresenterà la vetta del livello grafico raggiungibile su PS3, soprattutto considerando la fluidità delle immagini a schermo, solo questo potrebbe consigliare l’acquisto del titolo agli appassionati di simracing ancora nel dubbio sull’acquisto di una console next gen.
The real driving car simulator?
GT è un SimCade, ovvero una via di mezzo fra un simulatore ed un arcade. Questa frase non è scritta spesso quando si leggono preview/review della saga, ma è necessario puntualizzare questo aspetto.
I titoli simulativi, ovvero appartenenti al genere dei “Sim” sono estremamente pochi e meno popolari, in quanto presentano un realismo tale da rendere indispensabile il volante con pedaliera per essere giocati. Fra i simulatori di guida rientrano ad esempio i seguenti giochi : iRacing, rFactor, GTR, RacingRoom o Assetto Corsa, tutti esclusivamente per PC.
Gran Turismo, pur mantenendo una discreta quantità di realismo, concede molte concessioni dal punto di vista del comportamento fisico della vettura a favore del divertimento e la possibilità di essere giocato esclusivamente con il controller. Senza considerare i rimbalzi delle auto durante le collisioni, le macchine spesso presentano un grip esagerato rispetto alle controparti reali, una sensibilità dello sterzo modificata, ed un sistema frenante e gestione del gas che risulta molto diversi dalla controparte reale. Queste concessioni sono necessarie a rendere giocabile il titolo su console, e lo rendono comunque appetibile per molti sim-racers. Nonostante questo, la serie fino ad oggi non può essere considerata come una simulazione accurata del comportamento di una vettura da corsa.
Con GT6 sembra che gli sviluppatori si siano dedicati molto a migliorare quest’ultimo aspetto del loro titolo. Il sistema fisico del gioco presenta un modello nuovo di pneumatico e sospensioni, areodinamica migliorata, ed un nuovo engine fisico che gestisce il tutto. Dal filmato di gameplay che potete vedere si nota come la vettura KTM Bow entri con naturalezza nelle curve, con le sospensioni che si contraggono per il contatto con il cordolo della curva e lo spostamento delle forze agenti sul centro di gravità della vettura in curva.
Oltre a questo le vibrazioni del contatto con i cordoli si ripercuotono direttamente sulla telecamera, garantendo un coinvolgimento maggiore del giocatore.
Cambiamenti così radicali al sistema fisico richiedono molto tempo per essere studiati e testati, quindi restate sintonizzati su Gamesource.it per avere una descrizione molto più accurata del nuovo sistema fisico in fase di recensione. Dal punto di vista dei miglioramenti a livello simulativo le aspettative sono molto alte, anche perchè il comportamento convincente dell’auto è la vera chiave che può garantire il successo di GT rispetto al competitor Forza.
Brutte notizie ai fan di Burnout e simili: il sistema di danni estetici probabilmente non subirà modifiche rispetto a quanto abbiamo visto in GT5, quindi dimenticatevi ancora una volta di vedere la vostra carrozzeria accartocciarsi a seguito di un urto.
Errare è umano, perseverare è un peccato (per un fan di Gran Turismo)
Spieghiamolo chiaramente: qualsiasi sim racer non può che apprezzare il lavoro di Polyphony Digital sulla serie Gran Turismo. Tutto è sempre stato confezionato per i fan più accaniti del mondo del racing e per convertire i casual gamer in amanti delle quattro ruote. Polyphony Digital è sempre stata capace di esaltare all’ultima curva di una endurance o fare perdere il sonno ai fan a forza di pensare alla Ford GT nel video di presentazione di Gran Turismo 4. Chiunque ami il mondo del racing non può che ammirare la serie Gran Turismo.
Purtroppo questa serie ci ha viziati nel tempo e proposto sequel su sequel che ci rendevano entusiasti e sbalorditi da tanta magnificenza audio/visiva e quantità di contenuti, ma al tempo stesso nascondevano i difetti base della serie. Il sistema di collisioni, l’intelligenza artificiale e il comportamento più realistico della vettura sono dettagli chiave ormai che non possono essere più messi in secondo piano.
GT6 deve obbligatoriamente dare un segno di svolta nella serie e speriamo vivamente, che, oltre alle migliorie tecniche e del motore fisico, anche questi vecchi problemi possano essere risolti una volta per tutte.