Gothic 1 Remake ANTEPRIMA | GAMESCOM 2024
Gothic 1 Remake PROVATO | GAMESCOM 2024 ci regala un'altra importante anteprima, quella di questo remake che potrebbe dare nuovo lustro ad un'avventura che, volente o nolente, ha dettato legge in fatto di scelte di design e dogmi dell'immersive sim tradizionale
Pur non essendomi mai avvicinato alla serie Gothic, ho sempre sentito parlare del primo capitolo come di un titolo che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dei videogiochi, influenzando in modo significativo il genere degli immersive simulator.
Le idee di design che Gothic ha introdotto nel 2001 sono ancora oggi citate come esempi di innovazione, un mix di elementi che hanno contribuito a definire l’interazione del giocatore con un mondo vivo e reattivo.
Gothic 1 Remake ANTEPRIMA | GAMESCOM 2024
Ora, con il remake completo di Gothic 1 (recuperati un video di gameplay qui), si presenta l’occasione perfetta per esplorare ciò che ha reso questo titolo tanto iconico.
Ambientato nel regno di Myrtana, un luogo in preda al caos a causa di un’invasione orchestrata da un’implacabile orda di orchi, il gioco ci porta nelle viscere della Colonia mineraria, un luogo isolato e sorvegliato da una barriera magica fuori controllo.
Qui, i prigionieri sono costretti a lavorare nelle miniere, ma la situazione è esplosiva: i detenuti più violenti hanno preso il controllo, trasformando l’isola in una terra senza legge, dove la sopravvivenza è l’unica regola.
Il remake promette di essere un’esperienza fedele all’originale, ma con un sistema di combattimento rinnovato che intende modernizzare le dinamiche di gioco, rendendole accessibili a una nuova generazione di giocatori. Nei panni dell’Eroe senza nome, un prigioniero condannato a vita, dovremo affrontare un mondo brutale e ostile, dove ogni decisione può fare la differenza tra la vita e la morte.
Mi avvicino a Gothic 1 Remake con la curiosità di chi vuole capire come un gioco del passato sia riuscito a influenzare così profondamente il presente, sperando che questa nuova veste possa non solo onorare l’eredità del titolo originale, ma anche introdurre nuove generazioni a un classico del genere.
(R)Innovare
Premetto che l’hands-off non è stato troppo lungo, quindi ciò che sto per raccontarti è dettato da un immersione molto rapida e a freddo e che, esattamente come le salutari cold plunge rinfresca senza troppi ostacoli.
Proprio di ostacoli voglio parlare, perché Alkimia Interactive, nel pieno rispetto della tradizione di Gothic 1, sembra voler giocare a fare il giocoliere proprio con gli impedimenti e le libertà date e tolte a giocatrici e giocatori.
In quello che è stato definito dal developer e dal community manager presenti all’evento come un demo-prequel, ho avuto infatti modo di vedere uno scorcio della Colonia, e una visione più definita di come, nella ripresa meccanica di quanto facesse il titolo originale, Gothic 1 Remake possa essere in grado di innovare, anche solo per l’alternativa al mainstream che propone.
L’alternativa in questo caso è offerta da come il nostro personaggio, nel contesto di un titolo che potrebbe sembrare un RPG tradizionale, evolve. É proprio l’evoluzione, da dogma, al centro del percorso di gioco di un RPG, e Gothic 1 Remake vuole che sia tutto in mano nostra, ma non propriamente alle nostre dipendenze.
“I know a guy…”
Partito come un inetto di prima categoria, il nostro alter ego virtuale è chiaramente interessato e in grado di evolvere, magari nel suo uso della spada, magari nella sua capacità di forgiare armi, o ancora nella creazione di manicaretti in grado di curare e fornire dei buff.
Beh, dimenticati alberi abilità e sferografie multi-pagina, nella Colonia conta solo chi conosci. Se nei primi momenti di gioco sicuramente ti ritroverai, come nel nostro hands-on, a far roteare la spada con l’abilità di un muro su gambe, basteranno un paio di linee di dialogo e una sfida – che siamo nati per perdere – per ritrovarci dal lato destinatario di alcuni validi consigli.
Il primo? Prova a usare la spada con una mano sola, ed ecco che all’improvviso non sembrerai più un idiota che ha appena scoperto come si cammina. A detta dei dev (e io mi fido ciecamente perché, come già detto, non ho il gioco originale come riferimento), ogni miglioramento del nostro personaggio è legato al fare la conoscenza e, immagino, all’amicarsi di un NPC.
Se da un lato siamo quindi liberi di esplorare come vogliamo, il legare la progressione RPG ad un social link è sulla carta un’arma a doppio taglio, che però è ottimo radicamento dei limiti fisici della Colonia, ora mondo di gioco, ora trappola invalicabile.
Chiaramente questa libertà può morderci, e c’è la molto reale possibilità che dire la cosa sbagliata alla persona sbagliata possa metterci in guai molto seri, sia NEL gioco che in un aspetto più meta. Si, puoi fallire permanentemente una quest. Queste tra l’altro, in un modo che non può ricordare il titanico Red Dead Redemption 2, non sono distinte in principali o secondarie, ma sono lì per essere affrontate come preferiamo.
Not bigger. Wider.
Nell’hands-off si è potuto vedere solo nella sua applicazione più RPG, ma la voglia di creare un set di strumenti per giocatrici e giocatori permea molti, se non tutti, gli aspetti di Gothic 1 Remake.
Non si tratta infatti di allontanarsi dal tracciato del primo titolo, quanto più di espanderlo e approfondirlo.
Si parla di una mappa poco più grande (circa 10-15%), ma che esiste e si giustifica solamente nella voglia di dare più respiro alle varie location; ogni diverso livello di arma ha un suo specifico moveset, creato apposta per creare libertà di approccio per chi gioca; la soundtrack è stata in parte riutilizzata, in parte ri-registrata, in parte riempita da brani creati appositamente per questo Gothic 1 Remake.
Ho particolarmente apprezzato il lip syncing, non al 100% “sovrapposto” all’effettivo labiale che dialogo richiederebbe, ma approssimato al punto giusto da sembrare tale. Apprezzo anche molto la decisione di non mostrare la UI se non in combat attivo, scelta protagonista dell’importanza data alla Colonia e al suo aspetto estetico.
Un ottimo punto di ingresso
Chiudo con una rapida considerazione, anche frutto di una domanda fatta durante il meeting: aver giocato il titolo originale non è necessario per godersi Gothic 1 Remake, anzi. La ventata di aria fresca, ironicamente dovuta a idee di design uniche avute 23 anni fa, è ancora più violenta e benefica se con Gothic non abbiamo nemmeno lontanamente avuto a che fare.
Ritengo alcune scelte di design incredibilmente coraggiose, pur nel contesto della loro riproposizione a distanza di un ventennio, e rimango curiosissimo di quanto il prodotto finale riesca a ristabilire una valida alternativa alle cose “come sono sempre state fatte”.
Spero che Gothic 1 Remake possa – e abbia lo spazio per – spingere soprattutto generi già di per sé tentativi nella loro applicazione come strato aggiuntivo ad esistenti scheletri di design (o è solo mia l’impressione che ormai l’etichetta RPG sia un po’ appiccicata ovunque?), ad innovare più che a rinnovare.
C’è bisogno di idee nuove, c’è bisogno di alterare l’equilibrio di agency tra gioco e giocatrice/tore, e il titolo di Alkimia Interactive sembra l’apripista perfetto per l’inizio di un vero dialogo fra community e mercato.
Lo sarà? Spero in un sì, ma mi accontenterei di un quasi.
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