God of War – Anteprima
La presentazione del nuovo trailer di God of War è sicuramente stato uno dei momenti più attesi della conferenza Sony all’E3 2017: dopo che negli ultimi anni il colosso nipponico ha alimentato la salivazione dei fan annunciando titoli tripla A ancora praticamente in fase alpha di sviluppo, finalmente quest’anno l’approccio adottato è stato meno sensazionalista e più concreto. Ci siamo così ritrovati ad approfondire le meccaniche di gioco del nuovo God of War, che già lo scorso anno avevamo potuto apprezzare e analizzare con un’anteprima e che andremo ora a spolpare fino all’osso alla ricerca degli ulteriori dettagli resi disponibili dallo stupendo gameplay reveal trailer mostrato alla conferenza di quest’anno.
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Il nuovo trailer ci riporta immediatamente nell’innevata ambientazione nordica che abbiamo già imparato ad amare, confermando definitivamente che nel nuovo universo Kratos se la vedrà con le divinità mitologiche norrene, abbandonando definitivamente il pantheon dell’antica Grecia. La nuova ambientazione impatta innanzitutto sul lato tecnico dell’opera, dimostrando ancora una volta le capacità di level design dei Santa Monica Studios: il mondo di gioco, rispetto al passato, è decisamente più immenso e ricco di dettagli che lo rendono vivo; le animazioni sono fluide e realistiche, abbastanza da percepire la crudezza dei pesanti colpi dell’ascia di Kratos sul corpo dei poveri nemici che intralciano la sua strada.
In sei minuti scarsi di trailer viene mostrato tutto il cuore di God of War: giganteschi boss, orde di famelici nemici, foreste, enigmi e combattimenti saranno presenti come nei capitoli che hanno fatto la storia della saga. Resterà soltanto da verificare se il bilanciamento del peso di questi elementi sarà tarato in maniera tale da offrire un’esperienza più attuale rispetto ai precedenti capitoli, rispondendo alle richieste di un mondo videoludico odierno che esige esplorazione e avventura in aggiunta al mero sanguinoso hack n’ slash di cui God of War è sicuramente maestro indiscusso.
La vera componente innovativa di God of War su PlayStation 4, comunque, non sarà certo il comparto grafico (che ormai su produzioni di questo calibro diamo quasi per scontato), quanto piuttosto finalmente una narrazione più articolata e profonda rispetto al solito “Kratos contro tutti” che ha caratterizzato fino adoggi la storia dello spartano. In questo nuovo episodio il guerriero si ritroverà nelle inedite vesti di padre e dovrà crescere e proteggere il piccolo Atreus. Nonostante la giovane età il piccolo arciere pare anche abbastanza in gamba, ma certamente quando tuo papà è uno che si è arrampicato sul Monte Olimpo e ha smembrato uno a uno tutti gli dei greci capirete che il metro di giudizio si fa abbastanza importante.
Gli sviluppatori hanno comunque assicurato che Atreus non sarà di intralcio alle veloci e violente meccaniche di gioco classiche della serie, quanto piuttosto un completamento in grado di dare più profondità agli scontri, tanto che nei panni di Kratos non dovremo tanto proteggerlo, quanto piuttosto impartirgli dei comandi per sfruttarlo come supporto durante i combattimenti. Non mancheranno i quick time event, per concludere gli scontri con i boss in modo più spettacolare, e le mosse speciali attivabili con una speciale barra di energia: questa volta non si tratterà dell’ira di Sparta ma di una più generica “barra della rabbia”, il cui effetto sarà comunque quello di aumentare la forza distruttiva di Kratos.
Da quanto si può vedere dal trailer, le battaglie sono ancora più violente e più fisiche rispetto al passato: abbandonate – almeno per quanto ne sappiamo – le lame del caos del Dio della Guerra in favore di una pesante ascia da battaglia che meglio si sposa con la mitologia nordica, la portata più corta della nuova arma fa sì che gli attacchi siano più ravvicinati, permettendo a Kratos di alternare fendenti a prese, calci e colpi a mani nude. Sarà comunque possibile lanciare l’ascia per colpire dalla distanza, utilizzando nel contempo un comodo scudo per proteggersi e attaccare contemporaneamente. Aggiungeteci le magie, i colpi speciali e un ambiente di gioco che pare sarà finalmente più interattivo e distruttibile e capirete perché l’interesse del mondo PlayStation per questo titolo si sta facendo davvero importante.
La nuova ambientazione, la presenza di Atreus e le novità che questi porterà in termini di trama e gameplay si aggiungono al solido e cruento gameplay che da sempre hanno caratterizzato la saga di God of War, permettendo a Kratos di diventare il protagonista di una delle esclusive più amate dal mondo PlayStation. Non vediamo l’ora di tornare a vestire i panni dello Spartano, scoprendo come sia arrivato in questa ambientazione da Anello del Nibelungo dopo essersi trafitto il torace alla fine di God of War 3 (quella cicatrice ben visibile anche nel trailer non la racconta giusta…). Ma a dire la verità se non dovesse esserci alcun passaggio logico la cosa non ci turberebbe più tanto: finché ci saranno nemici da abbattere saremo ben felici di stare al fianco di Kratos nell’annunciata prossima Killer Application dei Santa Monica Studios.