Ghost Recon: Breakpoint – Anteprima
Il nuovo capitolo della serie Ghost Recon è finalmente realtà
Passati ormai due anni dal lancio di Ghost Recon: Wildlands, Ubisoft ha deciso di puntare ancora sul franchise proponendo al pubblico il nuovo capitolo Ghost Recon: Breakpoint. Con questo nuovo capitolo Ubisoft ha voluto riprendere quanto di buono creato con Wildlands migliorando però narrativa, gameplay, cooperazione e comparto tecnico.
In Breakpoint vestiremo i panni di un soldato (Nomad) inviato sull’isola di Aurora per una missione di ricognizione, quando all’improvviso il suo elicottero viene abbattuto. Sopravvissuti all’incidente, ci ritroviamo in mezzo alle foreste dell’isola, feriti e con la presenza dei Lupi, una ex unità militare addestrata per uccidere e capitanata da Cole D. Walker, una vecchia conoscenza del nostro protagonista. Il nostro compito è quello di scoprire cosa sta succedendo sull’isola e alle tecnologie della Skell Tecnology, il tutto insieme ad altri compagni che incontreremo sull’isola e che potranno essere guidati da giocatori reali.
Una delle novità più interessanti di Ghost Recon: Breakpoint è sicuramente la sua componente “survival”, infatti ogni danno che subiremo dai nemici tenderà a ferirci più o meno gravemente, e questo comporterà difficoltà nel mirare, nel correre e spesso ci precluderà anche la possibilità di fare fuoco con armi pesanti. Questo tipo di danni verrà suddiviso su tre livelli di gravità, ognuno dei quali potrà essere curato con gli strumenti necessari direttamente sul posto o presso un accampamento. A questo si aggiunge anche l’introduzione della stamina, che andrà a diminuire ogni qualvolta effettuerete azioni stancanti come ad esempio la corsa o quando trasporterete oggetti troppo pesanti, che oltre a diminuire la stamina stessa andranno a creare una nuova animazione nei movimenti del protagonista che sarà visibilmente provato da questa azione faticosa.
Breakpoint, come già anticipato, potrà essere giocato completamente in solitaria oppure con altri tre amici, in entrambi i casi sarà però obbligatoria la costante connessione a internet, come già visto in The Division 2. Come ogni Ghost Recon che si rispetti, anche in questo nuovo capitolo la coordinazione nelle azioni sarà fondamentale, infatti ogni singola azione stealth dovrà essere ragionata e nulla dovrà essere lasciato al caso. Nel gameplay mostrato da Ubisoft si può infatti vedere la divisione dei compiti dei tre Ghost, di cui uno si preoccupa di spottare i nemici con il drone mentre gli altri compagni raggiungono la la posizione per poi attaccare il nemico.
La grande impronta stealth del titolo si può vedere anche dalle nuove aggiunte per questo capitolo come ad esempio le uccisioni stealth che possono essere fatte anche da sdraiati oppure la possibilità di nascondersi nel fango. Quest’ultima può essere utile quando vediamo dei nemici in zona e non abbiamo altre zone dove nasconderci, mentre in tutte le altre situazioni potremo optare per tantissimi altri modi facendo però sempre attenzione a non farci individuare e a non fare rumore. Come spiegato da Ubisoft infatti, la nuova IA dei nemici è decisamente migliorata, i quali al minimo rumore tenderanno a organizzare ronde di ricerca in tutta la zona senza arrendersi troppo facilmente, obbligandoci a fare molta attenzione durante i nostri attacchi.
Ovviamente pad alla mano ogni giocatore potrà utilizzare i metodi che preferisce per completare le missioni e per questo Ubisoft ha annunciato che al lancio si potrà già scegliere tra quattro differenti classi, le quali verranno ampliate nel corso dei mesi. Sono già in programma grandi espansioni che verranno rilasciate ogni quattro mesi che comprenderanno per la prima volta anche i Raid, il primo dei quali sarà disponibile a pochi mesi dal lancio del gioco. Al lancio sarà inoltre disponibile una modalità PVP che farà da contorno a tutta l’esperienza e che condividerà i progressi con tutte le altre modalità, così da avere disponibili armi, skill e personalizzazioni su tutte le modalità senza dover ricominciare ogni volta da capo.
Ultimo aspetto che vogliamo trattare è il comparto tecnico, che rispetto a Wildlands sembra migliorato ma senza stravolgere di fatto il motore grafico in sé. Abbiamo tuttavia notato delle ottime animazioni, effetti di luce e qualità delle texture, tutte caratteristiche che sicuramente andranno a valorizzare l’opera di Ubisoft, nella speranza ovviamente che non vi sarà un downgrade grafico come già visto in altri titoli. Dal video gameplay di circa 13 minuti abbiamo potuto analizzare anche il comparto audio che per quanto limitato dalla qualità di compressione di Youtube ci è sembrato molto coinvolgente, soprattutto per il doppiaggio di Nomad, decisamente il linea con le produzioni di Ubisoft.
L’annuncio di Ghost Recon: Breakpoint renderà felici i fan della saga, che dopo appena due anni si trovano in mano un nuovo capitolo che si prospetta decisamente interessante. Una forte impronta narrativa e un modo di giocare completamente diverso per la saga, grazie all’introduzione della stamina e delle ferite, rendono questo nuova capitolo sicuramente appetibile ai nostri occhi, anche se aspettiamo di provare quantomeno la Beta per dare un giudizio più completo. L’arcipelago Aurora è sicuramente un’ambientazione che già da questi primi video ci è sembrata affascinante, sia per la diversificazione della vegetazione che per le tante possibilità di azione come il nascondersi nel fango o dietro a un albero, tutte caratteristiche che arricchiscono un gameplay già solido e che speriamo lo sia ancor di più di quel che sembra quando avremo il pad in mano. Anche il comparto tecnico sembra decisamente migliorato, sia per quanto riguarda le texture e l’illuminazione che per le animazioni stesse, ora più fluide e responsive.