Ghost of a Tale – Anteprima
Ghost of a Tale è un progetto nato dalla mente di un’unica persona, il francese Seith, ma che è cresciuto grazie all’aiuto di tante persone in seguito a una campagna indiegogo terminata con successo la bellezza di 4 anni fa. Attualmente il titolo di SeithCG è in early access su Steam e in Game Preview su Xbox One.
Come tutto lascerebbe presagire, dalle ambientazioni medievali e cupe, alla facilità con cui si può essere uccisi, non siamo di fronte a un clone di Dark Souls. Infatti, Ghost of a Tale ha una forte componente survival e stealth che lo rendono appetibile non solo per i fan del capolavoro di Miyazaki.
La trama di Ghost of a Tale è tanto semplice quanto intrigante grazie ai pochi dettagli che ci vengono forniti inizialmente: nei panni di Tilo, un topo menestrello, ci risveglieremo in una cella all’interno della struttura chiamata “Dwindling Heights Keep” con vaghi ricordi. Qualcuno faciliterà la nostra fuga dalla cella e pian piano la nebbia andrà a dissiparsi e i ricordi di Tilo riveleranno una congiura nei suoi confronti e la scomparsa dell’amata moglie. Il nostro scopo sarà dunque quello di fuggire e, al contempo, cercare l’amata in un’avventura impersonata da un piccolo topo ma dal grande coraggio.
In aggiunta a questi elementi narrativi ci verrà messo subito in chiaro che il mondo è cambiato e, a seguito di evento catastrofico (War of the Green Flame), i Ratti sono diventati la specie dominante. Questi diventeranno il nostro nemico in quanto le guardie ratto e i secondini della roccaforte, in cui muoveremo i nostri passi, saranno pronti ad attaccarci non appena messi in allerta e scovato il fuggiasco.
Il fatto di essere dei fuggitivi palesa uno degli aspetti più interessanti del gameplay: la componente stealth. Non avremo a disposizione armi ma solo alcuni strumenti in grado di stordire o distrarre le guardie. Essere notati porterà a inseguimenti e attacchi mortali, con le lunghe alabarde dei ratti. Avremo inoltre la possibilità di interagire con alcuni singolari NPC che potranno fornirci informazioni e aiuti in cambio di qualche prezioso oggetto o fiorino.
Tilo potrà contare sulla sua agilità di topo: sarà in grado di saltare, nascondersi, muoversi furtivamente e scattare (seppur limitatamente alla barra dell’energia\stamina). Nelle prime fasi di gioco non abbiamo avuto modo di appurare la presenza di armi a nostro vantaggio, ma tutto lascia presagire che dovremo cavarcela unicamente grazie all’astuzia e alla nostra scaltrezza. Muoversi sfruttando le ombre e i pertugi per non farsi scoprire sarà divertente e impegnativo, in aggiunta alla presenza di piccoli enigmi e missioni. Queste ultime di solito si risolveranno nello sbloccare qualche meccanismo, rubare o recuperare chiavi e oggetti di varia natura.
Ghost of a Tale non sembra dotato di un’immensa longevità, nonostante un buon numero di quest e l’ottimo livello di sfida possano allungare i tempi di gioco. C’è da sottolineare, però, che stiamo ancora parlando di un titolo “work in progress” che risulta completo al 45%, stando alle dichiarazioni dello sviluppatore. Gli elementi per la riuscita di un ottimo titolo indipendente, finora, ci sono tutti, grazie anche a una buona dose di lore e alla presenza di personaggi potenzialmente ben caratterizzati. Quel che lascia invece interdetti è l’intelligenza artificiale dei nemici, davvero poca cosa rispetto a quanto si è abituati a fronteggiare in titoli analoghi.
A livello strettamente tecnico, l’utilizzo di Unity è abbastanza convincente con un effetto di sfocatura interessante e caratteristico. Su Xbox One possiamo notare però alcune location un po’ meno rifinite rispetto ad altre ma, anche in questo caso, teniamo in considerazione lo stato di Game Preview del titolo che abbiamo avuto tra le mani. Inoltre, sulla console di casa Microsoft non è stato ancora predisposto l’aggiornamento 4.40 già disponibile su Steam. I giocatori di Xbox possono si troveranno a giocare la build 4.0 che, come è facilmente intuibile, significa avere tra le mani un prodotto potenzialmente molto diverso da quello che stanno sperimentando i possessori della controparte PC.
Infine un accenno alle location: l’atmosfera che, volontariamente o meno, ricorda inizialmente la serie dei Souls seppur si caratterizza per uno stile più fiabesco e meno rude di quello tipico della produzione di Miyazaki. I giochi di luci e ombre sono piacevolmente accompagnati da silenzi e rare colonne sonore che, in modo incalzante, sottolineano momenti più intensi e particolari.
Ghost of a Tale convince fin da subito grazie a un’atmosfera magica e fiabesca. Luci, ombre e furtività rendono questo GDR action qualcosa di diverso da un semplice souls-like. Considerando che il lavoro è gestito principalmente da un unico sviluppatore non possiamo che ritenerlo un piccolo miracolo videoludico. La speranza è quella di poterlo assaporare al più presto nella sua forma completa. Nel frattempo, se siete alla ricerca di un gioco di ruolo dotato di enigmi, fasi stealth e fughe rocambolesche, nel titolo sviluppato da SeithCG troverete già da ora un valido intrattenimento.