Gears 5 Tech Test – Anteprima
Gears 5 Tech Test ci ha offerto un primo sguardo alla parte multiplayer del nuovo titolo di The Coalition. Gameplay e dinamiche di gioco solide e ben concepite, il tutto contornato da 60 FPS costanti e da un ottimo comparto tecnico, sia su Xbox One che su PC.
Gears of War è senza ombra di dubbio l’IP di casa Microsoft più longeva e redditizia. Il primo capitolo vide il debutto nel lontano 2006, ben tredici anni fa, sia su Xbox 360 che PC. Fu uno dei primi giochi a utilizzare le nuove librerie di Microsoft, ovvero le DirectX 10. Dopo tanto tempo Microsoft ci riprova, e durante la conferenza dell’E3 2019, tenutasi al Microsoft Theatre, Phil Spencer ha annunciato quello che sarà il quinto capitolo di questo intramontabile saga, ovvero Gears 5.
Microsoft ha rilasciato, solo per gli utenti abbonati a Xbox Game Pass o per chi ha effettuato il Pre Ordine, il tech test per l’attesissimo quinto capitolo della saga Gears Of War, in uscita il 10 Settembre del corrente anno. La tech demo è disponibile sia su Xbox One che su PC, e noi le abbiamo provate entrambe in modo da carpirne le differenze.
Il tech test, sia su PC che Xbox One, ha un peso complessivo di circa 11 GB, quindi nulla di esoso e difficile da scaricare. La versione finale del gioco ovviamente sarà molto più consistente, vi ricordiamo che Gears of War 4 su PC occupava circa 120 GB, e questo quinto capito non sarà sicuramente da meno.
L’engine su cui è sviluppato Gears 5 è il medesimo utilizzato per il quarto capitolo, ovvero Unreal Engine 4. Questo motore grafico è in grado di restituite un’eccellente resa visiva mentendo al contempo un’ottimo framerate, quasi sempre stabile e senza eccessivi cali anche durante le scene più concitate.
Prima di mettere mano alla modalità Verus, la modalità PVP punto cardine dell’intera saga, il tech test ci proporrà un breve addestramento in cui impareremo tutte le meccaniche di gioco.
The Coalition, ovvero gli sviluppatori di Gears 5, hanno cercato di rendere la modalità multiplayer accessibile a tutti, in modo da accontentare così la community eSport e, al tempo stesso, non deludere tutti gli altri fan della saga che giocano online solo come passatempo.
Appena accederemo al comparto Versus ci troveremo davanti a due proposte: una Arcade dedicata ai giocatori casual e una classificata. La modalità Arcade ricorda molto i classici Deathmatch a squadre, dove due gruppi di persone si fronteggiano lungo la mappa nel cercare di arrivare per primi alle 50 uccisioni, in modo da vincere così la partita. Questa tipologia di gioco è estremamente veloce e divertente, perché non vi è nessuna tattica di combattimento, nessun punto da conquistare o difendere: basta correre lungo la mappa, uccidere ogni avversario che ci si para davanti e cercare di sopravvivere il più a lungo possibile. In questa modalità ogni personaggio disponibile avrà armi e caratteristiche diverse. Le squadre saranno composte da 5 giocatori ciascuna, per un totale di 10, e il primo team a raggiungere le cinquanta uccisioni vincerà il match. Durante la partita ogni eliminazione che eseguiremo ci consentirà di raccogliere dei teschi, da utilizzare per sbloccare una nuova arma durante il gioco.
La modalità classificato, in questo tech test, si divide in due tipologie di partite: Re Della Collina ed Escalation.
La prima è quella più rapida e un po’ più frenetica. Sul campo di battaglia si materializzeranno dei punti strategici che dovremo o difendere o conquistare, in modo così da accumulare i punti necessari per la vittoria finale. Ogni partita si gioca al meglio dei tre round e la durata non è estremamente eccessiva.
Escalation è invece una modalità pensata più per gli eSport e offre un gameplay più tattico e ragionato rispetto a Re Della Collina. Nella mappa verranno generate tre zone di interesse che, a seconda del ruolo che la nostra squadra ricopre, dovremo difendere o conquistare. Qualora conquistassimo tutte e tre le zone, sarà possibile annientare completamente la squadra ponendo fine alla partita. La partita ad escalation durerà ben 7 round, e ad ogni intermezzo entrambe le squadre potranno piazzare delle armi aggiuntive o esplosivi in specifici punti della mappa, in modo da avere così un vantaggio sugli avversari. I match su Esclation sono abbastanza lunghi, infatti una partita può durare tranquillamente più di 40 minuti. Arrivare alla fine mantenendo i nervi saldi, sarà un’impresa ardua.
Nella modalità classificata non ci saranno più le classi come in quella arcade, e ogni personaggio avrà l’equipaggiamento di base che comprende: Lancer come arma principale e Gnasher come equipaggiamento per gli scontri ravvicinati. Tutte le altre armi andranno conquistate durante il corso della partita, utilizzando e spendendo i teschi che acquisiremo a seguito di ogni kill.
Distretto e Campo di Addestramento sono le due mappe in cui possiamo dilettarci in questo Tech Test di Gears 5. Entrambe sono inedite e mai viste prima, presentato una certa cura nel level design e stilistico. Tutte e due le mappe di gioco offrono un elevato numero di ripari e coperture che ci permetteranno di raggirare il nemico in modo da coglierlo alle spalle per ucciderlo. Abbiamo riscontrato degli enormi problemi durante le fasi di respawn: il nostro personaggio spesso verrà rigenerato in mezzo al fuoco incrociato o nei pressi della squadra nemica, con un risultato abbastanza frustrante.
Come detto a inizio articolo, abbiamo provato Gears 5 sia su Xbox One X che su PC. Il comparto tecnico del nuovo titolo di The Coalition è davvero strabiliante, presentando degli ambienti ben curati e ricchi di dettagli. Le animazioni son davvero ben fatte e donano un senso di immersione molto convincente. I personaggi sono ben definiti e curati in ogni aspetto. Sia su Xbox One che su PC vi è il pieno supporto allo standard HDR 10, in modo da avere così delle immagini ancor più definite, ricche di dettagli e con un contrasto e picchi di luminosità molto più elevati, in modo da rendere l’esperienza di gioco ancora più vicina alla realtà. Su Xbox One il gioco gira in maniera fluida a 60 fotogrammi per secondo, ma non è tutto ora ciò che luccica. Per mantenere questo franerete elevato, gli sviluppatori di Gears 5 hanno utilizzato la risoluzione dinamica. A seconda della scena in cui ci troviamo e al carico che avrà il gioco sulla nostra console, l’engine grafico varierà la risoluzione in modo da avere sempre costanti i 60 FPS. Il range di risoluzione varia dai 1440P fino ad arrivare ai 2160P. Quando la risoluzione sarà inferiore al 4K, l’engine eseguirà in tempo reale un upscaling in modo da raggiungere i 2160P.
Su PC la resa visiva di Gears 5 non è molto distante da quanto abbiamo potuto ammirare su Xbox One X. L’immagine è molto più pulita e nitida e, a differenza di quanto accade sulla console di casa Microsoft, possiamo scegliere se attivare o disattivare la risoluzione dinamica. Abbiamo provato Gears 5 con una macchina composta da:
- AMD Ryzen 3700X;
- ASUS ROG Crosshair VIII Hero;
- 4 x 8GB Corsair Vengeane LED 3200 Mhz;
- Asus Turbo Geforce RTX 2080Ti;
- Samsung 970 Evo 512 GB.
Il titolo risulta essere abbastanza pesante anche per una Geforce RTX 2080 Ti, ma è comunque ben ottimizzato, presentando tantissime opzioni grafiche in modo da rendere il gioco estremamente scalabile e adattabile a ogni macchina. Per i nostri test abbiamo utilizzando il benchmark integrato, che simula una breve missione ai piedi di una montagna innevata, impostando i Setting tutti su ultra. Nel benchmark vi sono tantissimi scontri ed effetti particellari in modo da far soffrire il più possibile la scheda video e darci un risultato il più veritiero possibile. A 2160P, ovvero 4K, abbiamo totalizzato una media di 52 FPS con la nostra Geforce RTX 2080 Ti, mentre in 1440P siamo arrivati a 96 FPS; in FullHD, infine, abbiamo raggiunto i 111. In 4K il titolo riesce a mettere in crisi anche la porta bandiera di nvidia, ma riesce a mantenere comunque un framerate tale da rendere la nostra esperienza giocabile. Con qualche piccolo accorgimento riusciamo però ad arrivare ai tanto ambiti 60 FPS. Di primo acchito Gears 5 sembra estremamente pesante, ma il lato multiplayer non è così affamato di risorse. Le due mappe presenti nella tech test, nonostante siano ricche di dettagli, hanno dimensioni ridotte e quindi contengono una mole di dati non così pesante da elaborare. Rispetto a quanto abbiamo potuto vedere nel benchmark, la modalità versus contiene un numero di effetti visivi molto più limitato, in modo da favorire così un numero di fotogrammi per secondo molto più elevato.
In entrambe le piattaforme i server di gioco di Gears 5, anche se in prima fase avevano presentato qualche problema di connessione, hanno un tick rate di 60 Hz, in modo da risolvere così i problemi relativi all’impatto dei colpi verso i nostri avversari.
Questo tech test di Gears 5 ci ha dato un piacevole assaggio di quello che sarà il multiplayer del nuovo titolo di The Coalition. Il gioco è stato strutturato pensando sia ai giocatori eSport sia a quelli casual. Lo dimostra l’introduzione della modalità arcade, tipologia di partita destinata a chi vuole godersi il titolo senza sentirsi addosso il peso delle partite classificate. Su Gears 5 torna in grande auge Re della Collina, modalità presente già nel quarto capitolo, affiancata da Escalation, modalità competitiva classificata pensata appositamente per gli eSport. Tecnicamente il titolo, sia su Xbox One che PC, mostra un ottimo livello di dettaglio mantenendo sempre un numero elevato di fotogrammi per secondo. La console di casa Microsoft riesce a mantenere i 60 FPS grazie all’adozione della risoluzione dinamica, che varia da 1440P a 2160P. La versione PC è molto ben ottimizzata e offre tante opzioni in modo da rendere il titolo il più scalabile possibile e adattarlo al meglio a qualsiasi macchina. Vi ricordiamo che Gears 5 sarà disponibile dal 10 Settembre del corrente anno per PC e Xbox One.