Gamescom 2017: Skyrim VR – Provato
L’immortale The Elder Scrolls: Skyrim, uscito ormai nel lontano 2011, continua a uscire in nuove versioni (come la recente per Nintendo Switch), e una di queste è proprio la versione VR del gioco, che abbiamo avuto il piacere di provare a Colonia durante la Gamescom.
Immersivo e divertente
Giocare un titolo come The Elder Scrolls: Skyrim con un visore per la realtà virtuale, è qualcosa che tutti gli amanti del genere sognano da sempre, e grazie a questa nuova versione del famosissimo titolo Bethesda tutti potranno andare a caccia di draghi nelle immense lande di Skyrim.
Gli sviluppatori per evitare eventuali problemi di Motion Sickness hanno optato per un sistema di “teletrasporto” così da evitare sensazioni di malessere nei giocatori. Per giocare avrete infatti bisogno di due PlayStation Move che serviranno per tracciare il movimento delle vostre mani e con il grilletto presente sul controller di destra potrete scegliere il punto in cui spostarvi. Attraverso i due controller sarà inoltre possibile impugnare un’ arma (con la mano destra) che a seconda dei movimenti che farete vi permetterà di sferrare attacchi oppure di parare quelli dei vostri avversari, mentre nella mano sinistra avrete una magia, che nel nostro caso era il fuoco.
Grazie alla combinazione dei due controller sarà inoltre possibile utilizzare l’arco, che vi permetterà di sferrare interessanti attacchi a distanza.
Il solito Skyrim?
Durante la nostra prova ci siamo imbattuti subito in un Dungeon di media difficoltà che però attraverso il visore ci sembrava decisamente più complesso da affrontare, e la sensazione che abbiamo poi provato nel combattere un grosso ragno è praticamente indescrivibile.
Non abbiamo avuto particolari malesseri durante la nostra prova, però dobbiamo ammettere che i controlli e la percezione della profondità non aiutano per niente, e spesso ci si ritrova a dare fendenti a caso nella speranza di uccidere l’avversario in qualche modo. Il tutto risulta spesso frustrante, rovinando l’esperienza nella maggior parte delle situazioni, ad esempio durante un combattimento ci è capitato di perdere letteralmente le mani per un problema di rilevamento dei controller.
Per quanto riguarda il resto del gameplay invece, ci troviamo di fronte allo stesso Skyrim con qualche piccolo adattamento per la versione PlayStation VR che per adesso non ci è sembrato stravolgere troppo il gioco.
Tecnicamente deludente
Tornando a parlare del lato tecnico del gioco, ci troviamo di fronte a un titolo acerbo e per nulla soddisfacente. Ci rendiamo conto dei limiti di PlayStation VR ma qui c’è altro in ballo, e stiamo parlando proprio del lavoro degli sviluppatori che per ora stanno sprecando un’occasione d’oro che potrebbe rivelarsi un grosso trampolino di lancio per la VR in futuro.
Graficamente possiamo accettare il fatto che l’hardware non sia in grado di mantenere un frame rate stabile per un’esperienza godibile, ma dal punto di vista dei controlli non possiamo tollerare queste mancanze, soprattutto perché spesso diventa quasi ingiocabile, o finisce per creare confusione nel giocatore.
Il sistema di spostamento è quasi accettabile, ma anche qui ci sarebbero molti miglioramenti da fare, ad esempio durante i combattimenti se vi trovate lontani pochi centimetri in più da un nemico, lancerete fendenti a vuoto, e il sistema di spostamento per distanze brevi risulta quasi ingestibile, costringendovi a spostarvi o girarvi perdendo spesso la connessione dei controller con la PlayStation Camera.
Skyrim VR è un prodotto dalle potenzialità incredibili, sia per il valore del brand che per l’esperienza da offrire al pubblico, il tutto però ci è sembrato acerbo dal punto di vista dello sviluppo, soprattutto per dei problemi presenti a livello dei controlli e dello spostamento del giocatore. Non sappiamo se gli sviluppatori abbiamo in mente dei miglioramenti al gioco prima del lancio, ma lo speriamo profondamente, soprattutto perché un gioco come questo potrebbe rilanciare la realtà virtuale che per adesso sta vivendo un periodo di stallo.