Gamescom 2017: Ni No Kuni Il: Il Destino di un Regno – Provato
La magia del primo Ni No Kuni sprigionata dalla collaborazione tra il team Level-5 guidato da Akihiro Hino e lo Studio Ghibli è stata affievolita da un gameplay eccessivamente semplice e ripetitivo e le aspettative del titolo minate da un ritmo poco incalzante, a giustificare forse il target autoctono a cui era indirizzato.
Ma si sa, perseverare è diabolico: così Ni No Kuni II impara dagli errori del passato e si presenta in questa Gamescom 2017 vestito di nuove features, una modalità inedita e qualche informazione in più su cosa possiamo aspettarci il prossimo 19 gennaio, data di uscita ufficiale su Playstation 4 e PC .
Complice l’affetto della community e una superlativa reazione ai feedback dei videogiocatori, il team di Level-5 propone un prodotto più maturo che riaccende la scintilla di magia e quel senso di appagamento risultato di una storia fatta di purezza e semplicità: nonostante lo Studio Ghibli non sia più direttamente coinvolto nello sviluppo, l’impronta di Yoshiyuki Momose al character design e le musiche del maestro Joe Hisaishi ne preservano la natura originale e immediatamente riconoscibile che tutti amiamo.
Pur non essendo un sequel diretto di Ni No Kuni, “il destino di un regno” è ambientato nello stesso universo parallelo ma rappresenta una avventura a se stante, giocabile e godibile senza aver partecipato alla prima avventura di Evan. Faremo la conoscenza di nuovi alleati, tra cui il co-protagonista Leonard, e nuovi nemici, di cui un nuovo assaggio ci è stato mostrato in anteprima. Anche la trama e la morale dietro l’avventura di Evan assumono toni diversi: se nel primo Ni No Kuni il nostro re in divenire era un tredicenne alle prese col lutto della madre e con un universo parallelo a lui sconosciuto, questo nuovo capitolo si focalizzerà sulla crescita personale e politica di un più navigato protagonista.
Durante l’anteprima è stato chiaro come il team di Level-5 si sia spremuto le meningi per arricchire l’avventura del giovane Evan, futuro Re alla ricerca di un regno, introducendo così la possibilità di costruire, espandere e personalizzare la propria terra, che diventerà vero e proprio quartier generale del giovane protagonista. È così che alla Gamescom viene dunque sollevato il sipario sulla modalità Kingdom precedentemente annunciata.
Molteplici missioni secondarie permetteranno così di popolare il nostro neonato regno e conquistando la fiducia di alcuni personaggi chiave disseminati nel corso dell’avventura arricchiremo le nostre strade di negozi per avere un rapido accesso ai più comuni rifornimenti: durante l’anteprima è stato mostrato come potenziando i vari edifici ottenuti sarà possibile aumentare qualità e quantità degli oggetti a disposizione fino a costruire un cantiere navale che ci darà accesso a una flotta privata. Sarà inoltre possibile assegnare determinate figure al supporto dello sviluppo della città, nell’anteprima i maghi hanno dedicato le loro risorse per migliorare il valore della ricerca.
Come da copione, il nostro regno sarà visitabile in prima persona ed Evan potrà interagire con gli abitanti e verificare lo stato del suo regno e dei suoi abitanti.
A proteggere i nostri territori dalle invasioni nemiche è un nuovo sistema intitolato “Schermaglia”, dove abbandoneremo la grafica ibrida per passare a un 3D in cui i personaggi si troveranno trasportati nella loro controparte chibi. Lo stacco grafico e il netto cambio di gameplay producono tuttavia un effetto alienante che in qualche modo spezza il filo conduttore dell’iter di gioco.
Durante le mappe di schermaglie Evan verrà infatti posto al comando delle proprie unità: ognuna di essere avrà debolezze e resistenze in una perfetta morra cinese che vedrà danzare melee, unità a distanza e pesanti. Le truppe proteggeranno il Re che sarà sempre posto al centro della formazione e tramite semplici comandi ne configurerà tramite rotazione di un asse immaginario la disposizione attorno a lui.
Obiettivo della mappa sarà quella dunque di sconfiggere le unità nemiche cercando di approcciare il nugolo di avversari gestendo gli impatti tra truppe nella più efficace combinazione possibile.
Nuovi dettagli sono stati svelati anche sul mondo di gioco: abbiamo fatto conoscenza del regno marittimo di Hydropolis e della sua regina Nerea. In una stupenda Venezia Ghibliana impone una struttura che ricorda l’occhio di Sauron, specchio delle brame con cui la regina Nerea osserva e spia le vite dei propri cittadini in una vera e propria dittatura orwelliana.
A proteggere la regina è un nuovo terribile nemico, il Brineskimmer, feroce lucertolone di mare dall’acume fuori dal comune. Per sconfiggerlo potremo tuttavia contare sul supporto di Leander, consigliere reale di Nerea e dalle convinzioni e politiche più mite della sua sovrana. Sarà grazie alla sua collaborazione che riusciremo a sconfiggere la regina e il suo cucciolo in una battaglia subacquea di ottima fattura.
Il livello e la difficoltà di gioco, complice il rinnovato gameplay, sono state adeguatamente modificati rendendo Ni No Kuni II Il Destino di un Regno un titolo più impegnativo rispetto al precedente capitolo ma al contempo fruibile tanto dai più giovani quanto dai più navigati avventurieri di action e jrpg.
Ni No Kuni 2 Il Destino di un Regno ha confermato le aspettative che lo scorso E3 ci aveva suggerito, rivelando nuovi dettagli sull’attesissima modalità Kingdom e sul sistema di Schermaglie. Sufficientemente profondo e godibile il primo, ci saremmo aspettati qualcosa di più dai troppo semplici comandi che caratterizzano il gameplay della modalità skirmish: rimaniamo comunque in attesa dell’uscita del gioco con gli occhi brillanti di chi non vede l’ora di potersi tuffare nuovamente nel parallelo mondo magico e rinnovato di Ni No Kuni, in uscita il 19 gennaio prossimo per PC e Playstation 4.