Gamescom 2017: Frostpunk – Provato
Dopo il successo internazionale con This War of Mine, gli sviluppatori di 11 bit studios vogliono continuare sull’ottima strada intrapresa. Il loro ultimo lavoro, intitolato Frostpunk, è stato presentato alla Gamescom 2017.
La nuova uscita è un esponente del genere city builder survival con ambientazione steampunk. Già dalle prime immagini mostrate tempo fa, si poteva intuire la grande potenzialità di questo videogioco. Con queste aspettative abbiamo provato una demo approfondita, attraversando i primi dieci giorni in game.
Una nuova era glaciale
Alla fine dell’Ottocento il mondo viene sconvolto da una catastrofe climatica che sfocia in un’era glaciale. I governi, già a conoscenza del precipitare degli eventi, hanno attuato in passato un piano di emergenza. Grandi generatori alimentati a carbone sono stati costruiti in alcune aree del pianeta. Questi generatori hanno lo scopo di delimitare un perimetro entro il quale una nuova città può sorgere, come un’oasi in un deserto di ghiaccio.
Noi, insieme ad un gruppo di prescelti, siamo in viaggio verso uno di questi generatori. Come leader del nostro gruppo arriviamo a destinazione ma non troviamo una città avviata ed ospitale, bensì macerie attorno al grande generatore spento. Da leader della spedizione diventiamo così il sindaco della neonata città.
Dobbiamo badare ai sopravvissuti costruendo tende dove poter vivere, connesse a strade che partono come raggi di un cerchio concentrico al generatore. Una parte importante della pianificazione urbanistica riguarda la vicinanza alla principale fonte di calore. Grazie ad una speciale vista, è possibile controllare la temperatura percepita all’interno degli edifici, in quanto proprio il freddo è il vostro principale nemico.
Il gioco implementa lo scorrere del tempo con i classici comandi per poterlo accelerare, inoltre sono sempre ben visibili l’attuale temperatura e le previsioni meteorologiche. Consumando carbone riscaldiamo al meglio le zone circostanti al generatore; solo grazie ad upgrade ed edifici dedicati possiamo estendere la preziosa energia sprigionata dal vapore. Se il freddo è insostenibile, il generatore possiede una rischiosa modalità overdrive che aumenta la temperatura oltre al rischio di un collasso che significa game over.
Io sono la legge
Oltre a difenderci dal freddo dobbiamo raccogliere risorse e cibo, costruire edifici come cucine e infermerie per sopperire ai bisogni primari della comunità. Dopo pochi minuti di gioco la vostra popolazione inizia a farvi domande, svelando una delle meccaniche più interessanti di Frostpunk. Può capitare che gli abitanti inizino a chiedersi se sia necessario far lavorare anche i bambini, oppure se sia sufficiente scavare una buca nella neve per chi non ce l’ha fatta o spendere risorse per organizzare degne sepolture.
Come primo cittadino siamo noi a dettare le leggi. Con una vasta possibilità di scelta decidiamo come plasmare le regole della città, senza poter tornare indietro. Una legge è legge per sempre e dobbiamo scegliere con cautela quali regole adottare.
Si può selezionare singolarmente ogni cittadino per evidenziarne lo stato di salute e i bisogni. Non è facile scegliere come assegnare gli abitanti ai differenti lavori disponibili, infatti le braccia a disposizione sono poche e bisogna dover considerare le loro specializzazioni. Oltre all’esteso albero delle leggi, esiste anche un ricco tech-tree dedicato alla ricerca di nuovi edifici e miglioramenti che potenziano passivamente le abilità generali del gruppo di sopravvissuti.
Spingersi oltre la barriera
Durante la lotta per la sopravvivenza, è possibile addestrare e organizzare gruppi di scout da inviare in esplorazione. Questi viaggi non sono istantanei e dobbiamo aspettare che gli scout arrivino a destinazione per sapere cosa si nasconde attorno a noi. Gli scout rivelano risorse da riportare a casa oppure gruppi di altri sopravvissuti; siamo sicuri non mancheranno sorprese legate alla trama principale. Frostpunk non è un’esperienza senza fine ma in circa 40 giorni nel gioco, dovremo resistere a sfide sempre più dure e scoprire cosa è andato storto prima del nostro arrivo.
L’aspetto grafico di Frostpunk è un ulteriore passo avanti nella già ottima qualità dei prodotti scritti da 11 bit studios. La cura nei dettagli delle animazioni del vento e dei solchi lasciati nella neve dalle colonne di lavoratori in fila indiana, si sposano alla perfezione con l’atmosfera di disperazione evocata dal gioco. I modelli in stile steampunk degli edifici sono ricreati in maniera molto convincente. Anche i disegni e gli effetti di apertura e chiusura dei menù aumentano la spettacolarità dell’interfaccia di gioco.
Questo nuovo e atipico gestionale ha attirato l’interesse di molti. Lo stand di 11 bit studios ha raccolto una grande affluenza per tutta la durata dell’evento e Frostpunk si è mostrato in uno stadio di sviluppo già avanzato, con una qualità generale ancora migliore delle nostre aspettative. Sicuramente uno degli annunci da tenere d’occhio che speriamo possa vincere la sua scommessa e superare i passati successi della casa di sviluppo polacca.