[Gamescom 2016] Mafia III – Anteprima
Il booth di 2K è stato tra i più belli visti alla Gamescom 2016 poiché aveva una scenografia che immergeva il visitatore nelle atmosfere di gioco. Il bar, con i suoi cartelli, poster e musica di sottofondo, catapultava negli anni 60, epoca in cui si svolge Mafia III, previsto per il prossimo 7 ottobre 2016 su PlayStation 4, Xbox One e PC.
Nella saletta a esso dedicato, che come il bar rimaneva fedele al gusto vintage, abbiamo assaporato un video dimostrativo di ciò che sarà il lavoro conclusivo del team di sviluppo Hangar13.
Siamo a New Bordeaux, esattamente nel 1968. La guerra del Vietnam è iniziata da tre anni, gli americani hanno capito che si tratta di un conflitto sbagliato, e iniziano i movimenti studenteschi e femministi contro le gerarchie che hanno regolato il secondo dopoguerra. La scelta dell’anno non è casuale, poiché ci permette di conoscere il lato rivoluzionario e paradossale degli Stati Uniti.
Ed è per questo motivo che il protagonista di Mafia III non è più il malavitoso italo-americano, ma un ex-soldato afroamericano che ha partecipato, per l’appunto, alla guerra nel sud-est asiatico. Una scelta innovativa presa all’interno di un panorama più volte criticato per la mancanza di personaggi principali che non appartengano alla corrente mainstream bianca.
Lincoln Clay, questo è il suo nome (scelto non a caso, dato il ruolo svolto da Abraham Lincoln per porre fine alla schiavitù nel 1865), si troverà invischiato in affari loschi che lo porteranno contro le famiglie italo-americane che comandano New Bordeux, città ispirata alla reale New Orleans.
Il primo elemento da sottolineare è che la mappa consiste in dieci distretti. Nel video ne sono stati mostrati tre: Bayou, periferia della città in cui la mafia italiana gestisce il traffico di armi; Delray Hollow, luogo da cui proviene il nostro protagonista, dove vi è la maggioranza della comunità afroamericana, dunque si respirerà l’aria jazz che ha caratterizzato la storia di New Orleans; e infine la Downtown, area costituita da edifici di spicco e dai cosiddetti colletti bianchi.
Nel video mostratoci abbiamo visto Lincoln entrare dentro un hotel di lusso per contrastare un italo-americano dedito al riciclo di denaro e alla riscossione del pizzo. Non vi sveliamo oltre, ma la missione è servita per delinearci i diversi approcci che si possono adottare durante il gioco.
La scelta delle armi è varia e rigorosamente fedele all’epoca, e oltre i centri a esse dedicate, è possibile comprarle attraverso camioncini sparsi per la città. Una volta fatta la scelta dell’arsenale, spetterà al giocatore scegliere se operare in maniera stealth, oppure se affrontare i numerosi nemici faccia a faccia. Nel caso della prima scelta assisteremo a sequenze ben realizzate in cui il nemico viene messo KO, altrimenti il rimbombo fedele delle armi fionderà in scontri a fuoco adrenalinici.
Il mix di cut-scene e fasi di gioco ci è sembrato convincente. Sembra quasi di assistere a un film, con una resa grafica degna per quanto riguarda le animazioni dei personaggi durante le cut-scene, e non solo. Sicuramente l’aspetto che rende particolare Mafia III rispetto a uno sparatutto in terza persona in free roaming – sì, stiamo pensando a GTA – è il contesto.
La fedeltà con cui è stato riprodotto il periodo storico affascina e permette un’immersione coinvolgente. Il regno del jazz, l’estremismo razziale, le caratteristiche della mafia italo-americana, sono elementi che in questa prima visione convincono e saranno la chiave che renderanno Mafia III un titolo non solo divertente da giocare ma anche da godere appieno.