[Gamescom 2015] Incontro con Microïds
Microïds è uno dei nomi molto chiari nei propri ricordi per qualunque appassionato di avventure grafiche nato e cresciuto negli anni novata. Come poter dimenticare i fantastici viaggi vissuti con giochi come Amerzone e Syberia? Quest’anno cade il trentesimo anniversario del publisher e sviluppatore francese, pertanto la Gamescom non poteva essere occasione migliore per festeggiare con la presentazione di Syberia 3. Ma prima…
Non solo Syberia
Il terzo capitolo dell’apprezzata saga scritta da Benoît Sokal non è stata l’unica avventura grafica presentata e, sebbene tutte diverse sia nello stile che nella narrazione, abbiamo notato un comune denominatore. Per spiegarlo occorre una premessa: le avventure grafiche come le ricordiamo sono da ormai molto tempo una nicchia, mentre lo stesso non si può dire delle serie prodotte da TellTale Games, parte dello stesso genere ma profondamente differenti. TellTale ha guadagnato popolarità grazie all’immediata fruibilità dei suoi titoli, più incentrati sulle scelte narrative e dotati di puzzle semplici ma dinamici e con immediato riscontro degli effetti. Da quello che abbiamo visto Microïds sta probabilmente cercando di ottenere lo stesso bacino di utenza, non tanto ipersemplificando i suoi giochi quanto piuttosto rinunciado alle classiche dinamiche da punta e clicca (esaminazione dello scenario e inventario con oggetti combinabili) – basti pensare che tutti i giochi presentati arriveranno anche su console e pertanto giocabili anche col pad.
Il primo titolo mostrato è Agatha Christie: the ABC Murders, prodotto su licenza ufficiale dell’omonimo romanzo in cui un assasino sfida il decetive Poirot a risolvere i suoi crimini inviando all’investigatore lettere indicanti luogo e data dei delitti che commetterà. Oltre alla ricerca di indizi e all’analisi della scena del crimine, in questa avventura è molto importante l’osservazione dei personaggi incontrati: si possono analizzare postura, volto e altri elementi atti a capire il loro stato d’animo e la loro sincerità durante conversazioni e interrogatori. La grafica è caratterizzata da uno stile in cell-shading ed è completamente 3D, elemento importante anche nel gameplay visto che è possibile raccogliere oggetti ed esaminarli ruotandoli a schermo. Dopo aver esaminato la scena del crimine, il giocatore potrà in qualsiasi momento effettuare una ricostruzione attraverso una cutscene interattiva che ricrea l’omicidio, ma se mancheranno sufficienti prove Poirot dovrà tornare indietro a cercare altri elementi per poter ricostruire correttamente gli eventi.
Agatha Christie: the ABC Murders debutterà su PC, Mac, Linux, Xbox One e PlayStation 4 a gennaio 2016.
La seconda avventura presentata è Yesterday Origins, previsto per le medesime piattaforme per l’autunno 2016, ed è sicuramente da tenere d’occhio. Si tratta dell’ultima novità di Pendulo Studios, software house spagnola conosciuta soprattutto per la sua serie Runaway, ed è allo stesso tempo sequel e prequel di Yesterday, il primo gioco non comico della casa.
La prima novità è il trattamento 3D: anche questo titolo ha completamente abbandonato i disegni bidimensionali per rendersi più appetibile agli standard odierni e giocabile su console, pur non mancando di dimostrare uno stile cartoon.
Come nel predecessore, il protagonista è immortale ma non invincibile, e ogni volta che muore perde conoscenza della sua identità. In questo capitolo la storia si dividerà in due parti, una nel periodo dell’Inquisizione spagnola e una nei tempi moderni. Anche questa avventura segue le dinamiche premesse a inizio articolo, con particolare riguardo all’inventario: in questo gioco non è consentito combinare o usare oggetti davanti ad altri personaggi senza dichiarare loro il motivo, rendendo impossibile andare avanti a tentativi casuali – come abbiamo sempre fatto noi giocatori di altri tempi quando ci bloccavamo…
Si arriva finalmente a Syberia 3. La prima buona notizia è che le musiche sono composte nientemeno che da Inon Zur, noto per aver composto decine di colonne sonore affascinanti, la seconda è che, sebbene la storia sia distaccata dai predecessori, la protagonista rimane l’amata Kate Walker. Per qualche ragione ignota Kate rimane in fin di vita durante uno dei suoi viaggi, ma viene colta in salvo dagli Youkol incontrati durante Syberia 2, e decide di seguirli attraverso un viaggio di transumanza che la porterà sempre più in profondità nel territorio siberiano…
Sebbene anche Syberia sia passato al 3D e abbia introdotto i dialoghi con scelte, questo titolo rimane quello più vicino ai precedenti della serie: c’è l’inventario, c’è la ricerca di oggetti, e ci sono macchinari assurdi di cui bisogna capire il funzionamento per proseguire. Purtroppo quello che sappiamo è davvero tutto qua, e il titolo non uscirà prima della fine del 2016 per console e PC, ma quel poco che abbiamo visto lascia ben sperare.
Non solo avventure grafiche
C’è spazio anche per altro: sebbene Microïds sia nota soprattutto per le avventure, queste non sono l’unico genere di prodotto trattato. Moto Racer 4 è l’ultimo arrivato di un franchise di corse su moto molto popolare e ben lontano da qualsiasi aspetto simulativo. Ci sono gare su asfalto, sabbia, ghiaia e terreno di ogni altro tipo, e l’unico obbiettivo è arrivare primo al traguardo, ma il gioco premia soprattutto chi si azzarda e chi fa uscire gli altri dal traguardo. Un titolo molto arcade che potrebbe essere apprezzato anche da chi non è fanatico dei giochi di corsa. Anche questo titolo arriverà a fine 2016 su console e PC.
The Dungeon of Naheulbeuk non è solo un nome che ci rifiutiamo di tentare di pronunciare, ma anche un brand famoso in Francia e in tutti i paesi francofoni. Si tratta di una serie di racconti che essenzialmente fanno satira sui giochi di ruolo. Ovviamente il gioco non poteva che appartenere allo stesso genere: le dinamiche sono quelle di un gioco di ruolo tattico giapponese, ma invece di separare esplorazione e combattimento quest’ultimo avviene direttamente nell’ambiente in cui si trova il team in quel momento. La particolarità, ad ogni modo, rimangono i personaggi: tutti quanti hanno rotto la quarta dimensione, ovvero sono consci di essere protagonisti di un gioco, e in questa avventura devono scoprire perché si sono ritrovati tutti all’improvviso al livello 1 senza spiegazioni. Ovviamente ogni situazione in cui incappano è al limite del paradossale e piena di cliché del genere visti in chiave sarcastica.
Per provare questo titolo (su PC e console) dovremo aspettare parecchio, non prima del 2017.