[Gamescom 2015] Devolver Digital line-up 2016
Di qualunque fiera si parli, di qualsiasi periodo dell’anno si tratti, si può sempre star certi di una cosa: Devolver Digital non delude mai, e a questa Gamescom non è stata da meno. Sono ben sette i titoli che abbiamo scoperto, due dei quali così ricchi di contenuti e cose da dire da meritare articoli separati.
Mother Russia Bleeds – Le Cartel
Con l’uscita di Hotline Miami 2, secondo e ultimo capitolo di uno dei giochi più malati degli ultimi anni, ci chiedevamo come e quando avremmo rivisto qualcosa di paragonabile cattiveria. La risposta è arrivata prima del previsto: Mother Russia Bleed è un beat’em up cooperativo per quattro persone che riporta ai tempi di cabinati come Golden Axe ma in un contesto decisamente meno eroico e vivace, ovvero quello di una Russia degli anni ’80 alternativa e molto, molto violenta.
Quattro combattenti di strada sono stati segregati e sottoposti a esperimenti con delle potenti droghe, e ora sono in cerca di vendetta e risposte, ovviamente da trovare a suon di pugni, calci, sprangate, bottiglie rotte e ogni altra sorta di oggetto utile a colpire con violenza – con tanto sangue, ossa rotte, arti amputati, teste spappolate e via discorrendo. Ogni elemento di questo gioco è grottesco e disturbante: non bastasse l’estrema violenza o ambientazioni come club BDSM, mattatoi e laboratori, i personaggi possono curarsi o potenziarsi attraverso una siringa, la quale può essere riempita prendendo il sangue dei nemici stesi e in preda alle convulsioni.
Assolutamente da tenere d’occhio, anche se non si sa quando uscirà se non in un generico 2016 su PC e PlayStation 4.
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The Talos Principle Deluxe Edition – Croteam
The Talos Principle è stato sicuramente uno dei giochi più belli del 2014 ma fino a ora solo i giocatori PC hanno potuto scoprirlo. Presto la situazione cambierà: è in arrivo infatti la versione PlayStation 4 del gioco.
Non c’è molto da dire, se non che l’impressione è positiva: il titolo gira con una qualità grafica del tutto simile a quella di un PC di fascia alta, soffrendo soltanto di qualche calo di framerate occasionale nelle situazioni più movimentate, fatto non preoccupante vista la natura puzzle e single player del titolo. Questa edizione includerà anche il DLC recentemente uscito, Road to Gehenna, implementato esattamente come su PC, e si tratterà dell’unico contenuto extra che della versione console.
The Talos Principle per PlayStation 4 debutterà il 13 ottobre di quest’anno.
Hard West – CreativeForge Games
Il primo dei due titoli che ci hanno colpito così tanto da meritare un articolo a sé stante. Hard West è un gioco con combattimenti tattici fortemente ispirato all’ultimo X-Com, ma l’ambientazione è il Far West e la storia è particolare. Ve ne parliamo approfonditamente su questa pagina
Hatoful Boyfriend: Holiday Star – Mediatonic
Sequel della visual novel più fuori dalle righe di sempre, Hateful Boyfriend: Holyday Star promette di regalare ai fan del primo gioco nuove romance tra volatili, storie assurde, piccioni cresciuti in laboratorio che vogliono rubare il natale, trasformazioni in stile Sailor Moon. Ah, sì, porterà anche avanti la storia del primo episodio.
Uscita su PC, PlayStation 4 e PlayStation Vita prevista per questo Natale, sempre che un piccione non lo rubi prima (la battuta è stata dello sviluppatore, lo giuriamo). Nel frattempo, potete leggere la nostra recensione della versione console del primo capitolo.
EITR – Eneme Entertainment
Può un gioco bidimensionale e fin troppo ispirato alla serie Souls di From Software attirare quanto se non più di questi ultimi? Scopritelo in questo articolo dedicato (spoiler: può).
Enter the Gungeon – Dodgeroll
Enter the Gungeon è un simpatico twin stick shooter bidimensionale che combina dinamiche da bullet hell giapponese a esplorazione e dungeon procedurali alla The Binding of Isaac. Attraverso l’esplorazione dei livelli, il giocatore si imbatte in stanze sempre diverse piene di nemici con il vizio di riempire lo schermo di colpi da schivare, trappole di ogni tipo e tante armi. Il classico titolo impossibile da completare per i comuni mortali? No, grazie a un singolo elemento: la rotolata. Il giocatore può infatti evadere qualsiasi cosa lo stia per colpire semplicemente rotolando altrove, e inoltre molte stanze hanno tavoli ribaltabili da usare copertura. Parlando dei tavoli, siamo rimasti impressionati dalla quantità di elementi a schermo interattivi: c’è tantissima cura nel dettaglio, e ogni colpo farà volare fogli dalle librerie colpite, esplodere barili e macchinari, cadere a pezzi arredamento e quant’altro.
La prova ci ha divertito un sacco e, sebbene difficile, ci è parso piuttosto accessibile. Il gioco uscirà a inizio 2016 su PC, Linux, Mac e PlayStation 4.
Shadow Warrior 2 – Flying Wild Hog
Chi vuole un po’ di Wang? Tutti. Shadow Warrior, reboot dello storico sparatutto, aveva colpito gli appassionati del genere per il suo misto unico di combattimenti melee e a distanza, il suo stile esagerato e pieno di ironia e centinaia di nemici da uccidere. Ambientato in un Giappone sopraffatto dai demoni, Shadow Warrior 2 prende tutto ciò che di bello aveva il primo e lo porta su una nuova dimensione riassumibile in: più giocatori, più spazio, più armi, più Wang.
Il gioco può essere giocato da soli o in quattro nella nuova modalità cooperativa, e per non far perdere niente della storia ogni giocatore vedrà sé stesso come Lo Wang (il protagonista), mentre gli altri appariranno come ninja mascherati anonimi. L’esperienza sarà meno lineare del precedente: il gioco ora è ambientato in mappe molto più aperte e generate, almeno in parte, proceduralmente. Nella presentazione abbiamo visto, ad esempio, come lo stesso livello di un villaggio poteva avere una torre disposta in parti differenti del territorio, uscita posizionata altrove e via dicendo, ma rimarranno sempre elementi che faranno capire che quella zona fa parte di una precisa area del gioco. C’è anche molta più libertà di movimento: ora il giocatore può compiere doppi salti e arrampicarsi, e sarà possibile riesplorare aree di gioco già viste per uccidere altri nemici e raccogliere potenziamenti – questo perché anche i nemici ora sono generati proceduralmente e hanno un loot, un po’ come in Borderlands.
Oltre ad armi e munizioni, i nemici lasceranno cadere potenziamenti che permetteranno di rendere le armi, ad esempio, in grado di bruciare o ghiacciare i demoni, e inoltre si parla di oltre 70 (leggasi: settanta) armi a disposizione. E non generate proceduralmente, parliamo di armi uniche. Se è vero, e se Flying Wild Hog non sta parlando del numero massimo di armi possibili aggiungendo i potenziamenti, questo sparatutto promette di essere quello con l’arsenale più esteso mai visto, e ci sono anche tantissime lame nuove oltre alla katana.
Anche la grafica è stata rinnovata: il nuovo motore appare visibilmente migliore di quello del primo Shadow Warrior, con più cura per il dettaglio e più effetti grafici, e inoltre i nemici ora subiscono danni visibili che rispecchiano il colpo subito, ad esempio venendo tagliati a pezzi esattamente nel punto dove vengono colpiti da una spada.
Per macellare orde di demoni in compagnia di altri tre giocatori dovremo attendere il tardo 2016. Uscita prevista simultaneamente su PC, PlayStation 4 e Xbox One.