Fragpunk Anteprima
Fragpunk è il figlio illegittimo di Apex, Spectre Divide e The Finals
Provate a immaginare il figlio illegittimo di Apex Legends, di Spectre Divide e, che so, pure di The Finals. Lo avete fatto? A dare i natali a questa creatura qua, folle al punto giusto quanto caratteristica, è Bad Guitar Studio. Fragpunk è il suo nome, e di punk ha tutto, pure un bel colpo assestato sulla testa.
Fragpunk Anteprima
Frag è proprio un gran bel termine. È spesso utilizzato nei deathmatch a squadre. Lo è persino ora dai giocatori che continuano a far esplodere le cervella su DOOM, specie grazie alla riproposizione pubblicata qualche mese fa, la collection migliore mai realizzata sul capolavoro di iD Software.
Comunque, Fragpunk è un progetto di cuore, di talento, di grande visione; per chi ha passato ore e ore su Rainbow Six Siege, come sul recentissimo The Finals, potrebbe essere la scelta migliore su cui puntare nel modo più assoluto. Lo si comprende dal tema, dal modo in cui è espresso, dalle metodologie utilizzate per farsi conoscere, per proporsi ai giocatori, per arrivare all’obiettivo.
Obiettivo. Che bel termine. Il genere punk, che ora va oltre la musica, è qualcosa di assurdo. Pazzo, folle, visionario, estroverso, caratteristico: gente che tritura a colpi di basso, di batteria, di morte. Ed è proprio quello che accade in Fragpunk, che per esprimersi al meglio, infatti, utilizza un linguaggio furbo, suadente, dal grande impatto. Quei colpi di mitragliatore diventano comuni, conosciuti, vicini. Familiari, quasi, quando si tratta di ammazzare e sopravvivere. Bad Guitar Studio sa come creare aspettative enormi, ma soprattutto ha colto con intelligenza qual è il modo corretto per arrivare a più giocatori possibili.
Lo si nota dal menu principale, arricchito da colori sgargianti, particolareggiati, intinti di magia, con quest’ultima sospinta a dare la sensazione che potrebbe accadere qualcosa da un momento all’altro. E quindi le carte hanno un senso, come lo hanno su opere del calibro di Voice of Cards. Il loro impatto, adeguatamente infilato nel game design, racconta qualcosa di unico, assoluto, ricco. Ragguardevole. Ecco cosa, insomma.
Sparare, sì, ma con strategia
Optato il personaggio, scelto le sue abilità e le armi, si passa all’azione. Di tutte le ambientazioni che ho provato, alcune sono davvero intricate; probabilmente molto più di Spectre Divide, opera che fa del suo cavallo di battaglia la tattica, del dualismo con una controfigura che si ritrova spesso a dover raccapezzarsi tra un combattimento e l’altro. Che fatica.
O forse no?
Comunque, Fragpunk è più immediato. È un FPS multigiocatore che pone l’accento su modalità classiche e conosciutissime, alcune delle quali ricche di momenti esaltanti. Il playtest si è concentrato molto sul difendere o conquistare un’area in base alle situazioni, ovvero alla scelta del computer e alla casualità – davvero molta, apprezzata, ben concentrata.
Uccidere è ovviamente alla base della catena alimentare: nel tutorial viene spiegato cos’è importante, cioè le abilità che si concatenano attraverso le carte, le quali si differenziano in base alle loro utilità; alcune possono davvero cambiare l’assetto tattico di un personaggio, mentre altre invece si concentrano unicamente sulle abilità, sul modo che esse possono essere sfruttate e adoperate.
Ne tutorial è anche spiegato come usare le armi. Armi che hanno un reale impatto e sono tante, diverse, di gran danno – sovente, le stesse sono diverse nel design. Ad esempio, è possibile usare un bazooka e, successivamente, occuparsi del nemico in modo spumeggiante con un altro tipo di assetto. A differenza di altrettanti esponenti del genere, Fragpunk non è un multigiocatore attendista nel vero senso del termine. Bisogna colpire per primi come dei bravi Cobra Kai e, subito dopo, concentrarsi su difendersi.
Saper difendere, sapere uccidere
In tal senso, ho avuto modo di provare sia l’attacco che la difesa. Attaccare implica farlo di squadra, spalla contro spalla, in modo reale e tangibile. Quando si attacca, è fondamentale piazzare una bomba tattica nelle difese avversarie e, in seguito, occuparsi del resto. Potrebbe non essere semplice, sia chiaro, ma la miglior strategia è saper avere una coordinazione più che sufficiente nelle varie fasi. Certo, non aspettatevi chissà quale grande risultato, in termini di coinvolgimento – anche se, al momento, la produzione fra presagire ottimamente cosa potrebbe offrire in futuro, con i tanti elementi a sua disposizione.
La difesa, comunque, mette in chiaro quanto sia importante sapere piazzare le proprie abilità in modo intelligente sul campo di battaglia, esplicate attraverso barriere che impediscono al nemico di essere distrutte. Il piazzamento delle stesse, infatti, rappresenta una scelta furba: è necessario dover capire come muoversi, in che maniera arrivare all’obiettivo e, in seguito, a colpire in modo oculato, saggio. La scelta migliore, talvolta, è sapersi ben bene celare nell’ombra, per poi colpire improvvisamente e fare del male.
Fragpunk è speciale proprio per questo: le difese da attuare, mai banali e sempre puntuali, forniscono la possibilità di differenziare l’assetto tattico e l’approccio che si ha nel corso dell’esperienza, il che rende ogni sfida decisamente inaspettata. A correre in aiuto del giocatore, comunque, è la differenziazione in termini di ambientazioni, con tante arene, molte delle quali completamente da scoprire.
È spesso complesso trovare nel panorama opere di questo tenore che sappiano differenziarsi e adoperare un assetto tattico che abbia delle cose da dire, ma quando accade, insomma, è un evento più unico che raro. Non serve altro che attendere che arrivi il momento giusto per la recensione, soprattutto per avere un’idea complessiva del tutto chiara e limpida, che rimanga impressa. Certo rimane che non è semplice muoversi in un panorama del genere.
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[Qualche consiglio di lettura: la recensione di Nicolò di Romancing SaGa 2, la recensione di Federico di Sonic X Shadow Generations, quella sempre di Federico di A Quiet Place and infine l’anteprima di Matteo di Mario & Luigi Fraternatui]