Forspoken – Anteprima
Forspoken è tornato a mostrarsi durante la Gamescom con un nuovo video di gameplay. Noi abbiamo provato ad analizzarlo per voi.
Il 2022 videoludico si sta rivelando un anno a dir poco scoppiettante. Le ottime premesse della vigilia si stanno infatti dimostrando più che mantenute, grazie a un nutrito numero di prodotti in grado di alzare in qualche modo l’asticella qualitativa di un’annata che ha ancora tanto da offrire (God of War: Ragnarok, Bayonetta 3, A Plague Tale: Requiem e altro ancora). Tra le grandi conferme e qualche piacevole sorpresa, il 2022 ha mostrato il fianco ad alcuni scomodi rinvii, che hanno sicuramente lasciato l’amaro in bocca a quella schiera di fan che attendevano a gran voce un determinato titolo. E, certamente, tra i titoli più attesi di quest’anno, finiti poi con l’essere rimandati al 2023, troviamo Forspoken, un prodotto tanto affascinante quanto spaventosamente ancora avvolto da una coltre di incertezze e dubbi, di natura principalmente strutturale. Al netto di ciò, Forspoken rimane comunque uno dei prodotti più attesi da buona parte della platea videogiocante. Il titolo sviluppato da Luminous Production è tornato a mostrarsi durante la Gamescom di Colonia, con un video dedicato al sistema di combattimento e in generale alle dinamiche legate al movimento e all’esplorazione, due dettagli fondamentali per quel che sarà il viaggio di Frey nello spietato mondo di Athia.
Se ve lo siete persi, beh, vi invitiamo a recuperarlo e intanto potete già farvi un’idea di quanto offre il titolo grazie alla nostra analisi. Nel mentre, vi ricordiamo che Forspoken è atteso per il prossimo 24 gennaio in esclusiva console su PS5 e su PC.
Un sistema di combattimento spettacolare…ma forse eccessivamente caotico
L’aspetto su cui si sono soffermati maggiormente gli sviluppatori durante la riproduzione del filmato di circa dieci minuti dedicato al gioco è certamente il gameplay. Nella fattispecie, i ragazzi del team hanno passato il più possibile ai raggi x aspetti quali l’esplorazione del mondo di gioco e soprattutto il sistema di combattimento, due fattori che, siamo sicuri, faranno la differenza nella valutazione complessiva del prodotto finito. In primis, vogliamo soffermarci proprio sugli aspetti che riguardando le possibilità in battaglia dell’affascinante protagonista, che sembrano decisamente intriganti e potenzialmente stupefacenti.
Il video gameplay ci fa notare quanto la dinamicità e la frenesia siano alla base dell’offerta ludica di Forspoken, e lo fa in maniera inequivocabile. Frey si muove, infatti, con una rapidità impressionante, e anche osservando la velocità con cui risulta subito pronta allo scontro, anche con gruppi di nemici più numerosi, ci viene trasmessa una sensazione tipica da “macchina da guerra” che sembra pervadere l’indole della nostra eroina.
A tal proposito, la giovane esploratrice sembra proprio dotata di un grande quantitativo di movenze offensive, che si dividono in attacchi veloci e attacchi potenti, ma soprattutto affondano le proprie radici ludiche in potenti e spettacolari attacchi magici. Seguendo un po’ la falsariga di quanto visto nel recente Final Fantasy VII Remake, Frey è in grado di scagliare velocissimi e pirotecnici colpi magici di natura elementale, che sembrano avere grande impatto sui nemici coinvolti nelle esplosioni o comunque, in generale, bersagliati dai colpi della protagonista, che variano in maniera entusiasmante.
Da una sorta di frusta magica fino a vere e proprie “onde energetiche” in stile Dragon Ball, Forspoken offre un bagaglio di tecniche apparentemente esorbitante e tutte in qualche modo “utili”, specialmente contro determinate tipologie di avversari, in quello che potenzialmente sembra essere un sistema di debolezze e di resistenze molto in linea con quello che è il lavoro tipico di Square Enix. Sotto questo aspetto abbiamo apprezzato non poco quella che sembra la grande varietà di possibilità offerta al giocatore, ma abbiamo qualche riserva relativa al sistema con cui viene evocata la ruota delle tecniche, che ci è sembrata in talune circostanze fin troppo invasiva.
Per cambiare tecnica è necessario richiamare una sorta di menù a tendina interattivo, che sembra smorzare un po’ troppo il ritmo dell’azione, soprattutto considerando la grande dinamicità che gli scontri si portano dietro, anche osservando il buon lavoro compiuto sulle animazioni, che sembrano restituire un buon feeling e un feedback dei colpi decisamente interessante. Sfortunatamente, il focus si è soffermato quasi esclusivamente alla fase offensiva, e abbiamo avuto poche occasioni per capire come Frey si possa difendere dagli attacchi nemici, ma siamo abbastanza convinti, conoscendo la natura del gioco, che sia legata a un sistema di schivate e tempismi in stile DMC e Bayonetta vari. A tal proposito, ci è piaciuta la dinamica relativa al sistema di valutazione delle combo, proprio in stile DMC, che pone sul titolo un accento di spettacolarità ancor più evidente, per quanto comunque il tutto andrà valutato in fase di recensione, con il titolo completo tra le mani.
Esplorazione e direzione tecnica: un mondo da vivere, ma fondamentalmente “vecchio”?
Un altro aspetto su cui gli sviluppatori si sono soffermati parecchio è quello dell’esplorazione. Il mondo di gioco di Athia sembra molto vasto e quasi totalmente esplorabile in completa libertà e, proprio per rendere questo aspetto ancor più intrigante, gli sviluppatori hanno deciso di rendere le doti fisiche di Frey un boost non indifferente nello specifico sull’altare della velocità di movimento e di, appunto, esplorazione. Grazie al parkour, ad esempio, la protagonista può spostarsi velocemente anche su piani diversi della mappa, con una verticalità di fondo che assume in tal modo una profondità nettamente diversa.
Le abilità di Frey, comunque, rendono proprio apparentemente più piacevoli e comode le lunghe traversate attraverso un mondo di gioco tanto vasto e meraviglioso da vedere quanto spaventosamente ostile e ricco di pericoli. A tal proposito, abbiamo apprezzato non poco quello che sembra un bestiario ricco e sfaccettato, per quanto chiaramente il tutto andrà approfondito con il tempo e con la versione definitiva del gioco.
L’esplorazione, comunque, sembra un passaggio fondamentale dell’esperienza di gioco. Le aree, quasi sempre brulicanti di nemici, possono offrire al giocatore ricompense di vario genere, ma anche nascondere segreti e soprattutto NPC, fondamentali per dare al giocatore nuovi obbiettivi e immancabili attività secondarie da completare per avere accesso a potenziamenti e ricompense di vario genere. È proprio questo uno degli aspetti che ci ha lasciato un po’ più perplessi. La formula dell’open world di Forspoken ci è sembrata in qualche modo “datata”, e basata su un sistema che sa troppo di già visto, con un’alternanza di side quest che possono sfociare facilmente nella ridondanza e soprattutto in un mondo di gioco che sembra, nonostante la sua bellezza audiovisiva, rischiare di diventare stagnante già dopo qualche ora di gioco.
E, diciamocelo, è un peccato, perché a livello tecnico il titolo sembra veramente sapere il fatto suo, a patto di chiudere un occhio su alcune animazioni, che rischiano di smorzare non soltanto il ritmo dell’esplorazione ma anche quello dei combattimenti, a causa di qualche singhiozzo di troppo che speriamo di non rivedere nella versione finale del gioco.
Forspoken continua a risultare un titolo dannatamente interessante, al netto di tutte le incertezze che porta con sé. Il nuovo video di gameplay mostrato alla Gamescom ci ha lasciato delle buonissime impressioni sul gameplay e sul sistema di movimenti di Frey, ma ha anche evidenziato qualche dubbio di troppo, che ci portiamo dietro da diverso tempo. Nel complesso, comunque, siamo comunque soddisfatti di questo nuovo contatto con il titolo di Square Enix, e non vediamo l’ora di potervene riparlare con più calma e con più informazioni nei prossimi mesi, in attesa della recensione finale.