Final Fantasy XVI: nuova presentazione allo State of Play
Tutte i dettagli riassunti del prossimo capitolo della serie
La data di uscita di Final Fantasy XVI si avvicina sempre di più e le sue presentazioni si fanno sempre più chiare, ricche e spettacolari. Dopo averlo provato con mano a Londra lo scorso febbraio e la scorsa presentazione al PAX East 23, Sony e Square Enix hanno organizzato uno State of Play dedicato, in cui il producer Naoki Yoshida ha riassunto le caratteristiche principali del gioco accompagnandole con un turbinio di clip video.
La nuova presentazione video non si è soffermata troppo sulla storia generale di Final Fantasy XVI, limitandosi a darci uno sguardo generale sul setting: il regno di Valisthea. Molta più attenzione è stata data al protagonista Clive, cavaliere del Ducato di Rosaria, di cui seguiremo le gesta in vari momenti della sua vita: da adolescente, nell’arco del suoi venti anni e quando è sulla trentina. La parte da adolescente fungerà come flashback narrativo che ci mostrerà come si è arrivati nella situazione critica in cui versa Valisthea, e come sia collegata con gli avvenimenti del passato di Clive.
Le immagini della prima parte della presentazione hanno per lo più ripreso i precedenti trailer, senza soffermarsi o ripetersi troppo. Nessuna nuova informazione è stata data riguardo alla storia in sé, il che mi è sembrata una scelta saggia per evitare di anticipare troppe cose che è bene godersi nell’esperienza di gioco vera e propria.
La presentazione ha poi mostrato le bellezze delle location di Valisthea, rimarcando come Final Fantasy XVI non sarà un open world vero e proprio quanto piuttosto un gioco “open map”, ovvero non sarà un’unica zona percorribile senza soluzione di continuità, ma sarà organizzatoin regioni comunque aperte ed esplorabili, ma circoscritte. E sì, l’esplorazione sarà possibileanche in groppa ai sempre affidabili chocobo, che permetteranno di correre, saltare e persino planare.
Quanto mostrato ha decisamente solleticato il mio gusto per quel fantasy crudo, poco artefatto, ma con notevoli svettate di originalità che si stagliano sul panorama. Dai boschi impervi alle grotte infuse di energia magica fino ai piccoli borghi, il comparto artistico di Final Fantasy XVI mi convince sempre di più e ho la forte impressione che farà la gioia degli amanti del fantasy classico.
Come prevedibile, una lunga parte della presentazione è stata dedicata a presentare lo stile di gameplay, che sarà il più action mai visto perla saga. Gli elementi RPG sono questa volta ridotti all’osso, dato che il team di sviluppo ha voluto puntare su dei combattimenti in cui a farla da padrone è il tempismo e la reattività del giocatore per creare combattimenti spettacolari. Le dinamiche dei sistemi di combattimento e potenziamento sono state spiegate nel dettaglio, ma non mi ci soffermerò in questa sede, anche perché le avevamo già analizzate a dovere nella nostra precedente prova.
La possibilità di personalizzare le abilità di Clive con diverse abilità legate agli Eikon (le summon di FFXVI) è senza dubbio l’aspetto più esaltante del combat system. Poter alternare combo di spada con abilità speciali dei vari Ifrit, Shiva, Titan ecc. che a loro volta possono essere combinate per creare catene di attacchi spettacolari è uno degli aspetti che più mi incuriosiscono del gameplay e con cui non vedo l’ora di sperimentare.
Certo, come molti giocatori sono già preparato ad aspettarmi un’esperienza molto diversa dai precedenti Final Fantasy a turni, ma forse proprio questo dovrebbe incuriosire i giocatori. A parte quelli che, a prescindere, hanno deciso che possono divertirsi in un modo e uno solo.
Oltre alle dinamiche di gioco, sono state introdotte diverse modalità e attività che daranno ancora più sostanza al titolo. Qualche mese fa il director Hiroshi Takai aveva dichiarato che per terminare Final Fantasy XVI sarebbero bastate circa 35-40 ore di gioco (quindi in linea con la media dei passati capitoli della serie), ma ci saranno diverse missioni aggiuntive per chi vorrà approfondire l’esperienza in Valisthea.
Tra tutte ho apprezzato particolarmente il ritorno delle classiche missioni di caccia, in cui bisognerà trovare e abbattere nemici particolari e ovviamente più pericolosi della norma. Mi ha ricordato molto Final Fantasy XII, e questo non può che essere un buon segnale. Non vedo l’ora di imbarcarmi in una serie di boss opzionali contro i quali dover gestire tatticamente le diverse abilità Eikon di Clive.
A questo proposito, non potevano mancare nella presentazione dello State of Play le spettacolari boss battle Eikon Vs Eikon. Presumibilmente nei vari climax narrativi del gioco ci ritroveremo infatti a dover sconfiggere le nuove incarnazioni delle iconiche evocazioni della serie in combattimenti unici e particolarmente roboanti, che sembrano anche differenziarsi parecchio tra di loro in quanto a stile di gioco. Tra le varie clip video, per esempio, si è vista Phoenix in un combattimento che ricordava molto un’evoluzione delle battaglie aeree di Panzer Dragoon o Drakengard.
Anche se doveva rappresentare l’apice visivo della presentazione, devo dire che sono rimasto parecchio contrariato dal segmento dei combattimenti tra Eikon. Non perché non sembrino promettenti, anzi, ma perché sinceramente hanno mostrato ben più di quello che avrei voluto vedere. Anche se forse non si può parlare di spoiler veri e propri, avrei preferito non vedere tutta quella carne a fuoco così in anticipo.
Pertanto, se non avete ancora visto il video dello State of Play (che alleghiamo qui sotto), fatevi un favore: arrivati all’ultima parte dove vengono mostrati i combattimenti tra Eikon interrompete il video. Sono visivamente scenografici e assolutamente esaltanti, vi basti sapere questo, non c’è bisogno di rovinarvi l’esperienza anzitempo.
Sono sicuro che da qui alla data di uscita passeremo il tempo tra hype, speculazioni e polemiche fin troppo gonfiate da un’insoddisfazione nostalgica incontentabile. C’è di buono che per giocare a Final Fantasy XVI dovremo aspettare ancora poco, dato che sarà disponibile il prossimo 22 giugno in esclusiva (al lancio) per PlayStation 5.