Final Fantasy XV – Provate le prime 4 ore di gioco
Nonostante lo avessimo già provato una buona ora abbondante alla Gamescom 2016, ci siamo trattenuti nel raccontarvi di Final Fantasy XV proprio in vista dell’evento che si è tenuto il 25 agosto 2016 negli uffici di Koch Media dove abbiamo avuto modo di giocare all’atteso nuovo capitolo della serie per ben 4 ore consecutive.
La prima domanda che ci poniamo e che probabilmente ci porrete è Ci è piaciuto?. La risposta ve la diamo subito Sì!, ma è innegabile che durante queste 4 ore si siano presentate delle magagne, per lo più tecniche, che ci hanno lasciato basiti davanti al codice testato (quello della versione Master che sarebbe arrivato negli scaffali il 30 settembre).
Tra bug, glitch, framerate insufficiente e texture che caricano troppo tardi, è palese che rimandare il titolo di due mesi fosse davvero necessario e anzi, ci si chiede addirittura se due mesi possano bastare davvero per mettere a posto questi problemi tecnici, alcuni dei quali davvero grossolani. In attesa di vedere quello che sarà il risultato finale day one lasciamo dunque da parte questo discorso sul comparto tecnico e veniamo al sodo: parliamo di queste 4 lunghe ore in compagnia di Final Fantasy XV, tutto senza spoiler!
Si comincia
Il gioco si apre con una breve ma fantastica sequenza giocabile in cui impersoneremo un Noctis adulto, assieme ai suoi fedeli compagni Gladio, Ignis e Prompto, alle prese con una feroce battaglia contro un’entità di cui non sveliamo il nome per non rovinarvi la sorpresa. Dopo questo prologo si torna al presente, e cioè a 10 anni prima; il nostro protagonista e i suoi inseparabili amici si preparano per il viaggio che li condurrà verso Altissia, la città dove il principe Noctis convolerà a nozze con la principessa Lunefreya di Tenebrea, meglio conosciuta come Luna.
Quello che accadrà a Lucis e a Re Regis (padre di Noctis) dopo questa partenza verrà poi narrato nel film Kingslaive e rappresenterà il fulcro narrativo che farà da incipit a tutti gli eventi principali della storia: l’inizio della guerra contro l’impero di Niflheim. È importante sottolineare questo punto perchè purtroppo nel gioco questo evento non viene mostrato e i protagonisti ne ricevono notizia in maniera piuttosto forzata e casuale, togliendo quel senso di pathos e drammaticità che ci si potrebbe/dovrebbe aspettare da un titolo come Final Fantasy, rendendo quasi necessaria la visione del film per avere il giusto background e comprendere così quello che sta accadendo nel mondo di FFXV.
Si passa all’azione
L’inizio del gioco risulterà piuttosto lento per via di alcune missioni tutorial atte a introdurvi le meccaniche che compongono il gameplay, tra cui il sistema di combattimento.
Come già tutti sapete per FFXV si è deciso di abbandonare i vari sistemi a turni e ATB a favore di combattimenti votati all’azione dove l’unico personaggio controllabile sarà Noctis. Il principe di Lucis ha il potere di evocare armi a suo piacimento e questo si riflette pienamente nel suo stile di lotta. Con il tasto cerchio (tenendolo premuto o premendolo a ripetizione) in combinazione con l’analogico sinistro sarà possibile creare diverse combo con diversi colpi ed effetti, mentre premendo i tasti direzionali sarà possibile cambiare al volo l’arma equipaggiata e concatenare nuovi colpi con effetti devastanti. Si potranno equipaggiare fino a quattro armi contemporaneamente, dalle spade classiche a quelle a due mani, dalla lance ai pugnali, per un totale di otto tipologie di armi differenti ciascuna con caratteristiche uniche e adattabili a specifiche situazioni.
Chiaramente il solo attacco non sarà sufficiente ad avere la meglio: la difesa risulterà un fattore decisivo e potrà avvenire tramite parata o schivata. Alcune di esse se effettuate nel momento giusto permetteranno di respingere il nemico ed effettuare quindi un attacco critico.
Il feedback del combattimento è sensibilmente migliorato rispetto Episode Duscae e alla Platinum Demo e possiamo garantirvi che ora combattere risulta piuttosto appagante e soprattutto divertente.
Le proiezioni
Un aspetto molto importante del combattimento è la Proiezione (in originale Warp Strike) ossia un colpo che permette a Noctis di raggiungere luoghi sopraelevati (proiezioni tattiche) per studiare la battaglia da una posizione strategica o semplicemente di avvicinarsi ai nemici in un istante infliggendo danni e stordendoli (proiezioni offensive). La Proiezione risulta estremamente efficace quando la si utilizza nel modo e nel momento giusto ma bisogna stare attenti a non abusarne in quanto consuma una certa quantità di MP che, una volta esauriti, renderanno Noctis esausto portandolo a essere vulnerabile per diversi secondi.
Troppo spesso proiezioni, se eseguite in momenti e situazioni sbagliate contro mostri molto grandi, porteranno a non seguire in tempo Noctis lasciando il giocatore sperduto e scoperto per qualche secondo: situazione che risulti fatale, facendoci subire colpi che in altri casi avremmo potuto facilmente schivare. Questa è una delle magagne di cui parlavamo prima e che speriamo possa essere sistemata durante questi due ulteriori mesi di sviluppo.
Bisogna credere negli amici
Le Proiezioni, così come gli attacchi alle spalle (qui chiamati “aggiramenti”), aumentano le chance di effettuare un attacco incrociato con i propri compagni di squadra. A differenza di altri titoli dove spesso i compagni gestiti dall’IA si rivelano più un intralcio che un aiuto, nel caso di FFXV possiamo affermare con certezza che non sarà così. Il supporto dei compagni di squadra in combattimento è ottimo, sia in fase offensiva che difensiva.
Una volta riempita l’apposita barra sarà inoltre possibile, tramite la combinazione dei tasti R1+direzionale, eseguire una mossa speciale con uno dei 3 amici di Noctis: con Gladio, ad esempio, si potrà eseguire un colpo tornado ideale per spazzare gruppi di nemici o rovesciare i bestioni, mentre con Ignis si effettuerà un assalto mirato a un singolo nemico. Inoltre utilizzando spesso queste mosse speciali sarà possibile farle salire di livello e renderle ancora più potenti.
Chi dorme piglia pesci
Uccidendo nemici e portando a termine le missioni (siano esse principali o secondarie) si ottengono punti esperienza, ma per quanto ne si ottengano non si salirà mai di livello finché il gruppo non andrà a dormire in una delle varie location apposite che possono essere gli accampamenti o gli hotel/roulotte.
Il “dove” si andrà a riposare ha un’importanza da non sottovalutare perchè negli accampamenti sarà possibile dormire gratis e mangiare degustando uno dei tanti piatti cucinati da Ignis che garantiscono dei bonus temporanei ai parametri. In hotel o in roulotte si dovrà pagare (nel caso degli hotel anche tanto), ma si potrà usufruire di un bonus esperienza che varia a seconda del lusso.
Spetterà al giocatore decidere se investire denaro per ottenere più esperienza e salire di livello più facilmente, o risparmiare e usufruire della cucina di Ignis e potenziarsi in vista di un boss o di uno scontro particolarmente ostico.
Sferografia, il ritorno?
Un’altra parte importante legata allo sviluppo dei personaggi è l’apprendimento di abilità tramite l’Ascension (così chiamato in lingua originale) ovvero una sorta di sferografia (per chi si ricorda FFX) in cui è possibile apprendere diverse abilità attive e passive. Le abilità spaziano dall’apprendimento di nuove tecniche fino alla capacità di far danno man mano che si effettuano combo più estese, passando per esempio dalla possibilità di equipaggiarsi con più accessori o persino di sbloccare il canonico “scan” per scoprire le debolezze dei nemici.
Ogni personaggio avrà una ragnatela di nodi diversa e con diverse abilità da apprendere e per sbloccarle sarà necessario investire punti AP. I punti AP si ottengono generalmente salendo di livello o portando a termine delle sfide che i vostri compagni di squadra vi proporranno in maniera spesso casuale prima di affrontare dei nemici. Gli AP sono condivisi da tutta la squadra, quindi andranno usati con molta parsimonia valutando se dedicarsi a un solo personaggio o investirli in maniera omogenea tra tutti i membri del party.
Equipaggiamenti e personalizzazione
In aggiunta al level up e allo sviluppo di abilità la crescita dei personaggi dipende dai loro equipaggiamenti. Nel menù apposito di gioco, ogni personaggio può equipaggiare fino a due armi (quattro nel caso di Noctis, come citato in precedenza) e uno o più accessori a seconda che si siano apprese o meno le abilità apposite nell’Ascension.
Ogni singola arma ha effetti e poteri diversi, oltre alle classiche caratteristiche di attacco: è quindi importante leggerne sempre attentamente la descrizione. Alcune di queste, poi, potranno essere ulteriormente potenziate dal caro e vecchio Cid, a patto di consegnargli dei componenti specifici. Infine, ogni personaggio può essere personalizzabile anche esteticamente, modificando il tipo di indumenti indossabili, i quali però non avranno effetto sulle caratteristiche.
Discorso a parte per le armi ancestrali: esse sono armi particolarmente potenti legate al viaggio che intraprenderà Noctis per riconquistare il suo regno. Di queste potenti reliquie ne esistono 13, ognuna vanta poteri unici al punto che utilizzarle richiede un elevato consumo di MP: andranno utilizzate con un certa attenzione.
E la magia?
Non c’è Final Fantasy senza magia e quindi sì, anche in Final Fantasy XV è una presenza costante. Nella prima parte del gioco, fino a quando Noctis non imparerà a utilizzare la VERA magia, l’unico modo per lanciare incantesimi sarà quella di assimilare il potere da varie fonti di energia (un po’ come avveniva in FFVIII) e poi sintetizzarlo in apposite ampolle da utilizzare come se fossero oggetti, per tanto consumabili.
I tipi di magia sono tre, fuoco (focum), ghiaccio (crio) e fulmine (fulgor): possono sembrare limitate, ma tenete in considerazione la possibilità di mischiarle tra loro o assieme ad altri oggetti per dare vita alle combinazioni più svariate (qualcuno ricorda i cocktail di Rikku in FFX?). Si possono creare pozioni di fuoco che curano e allo stesso tempo infliggono danni da fuoco, o addirittura magie che causano danno multi-elementale. Più potenti le magie create, maggiori gli effetti sui nemici e sull’ambiente in cui li affrontiamo. Il fuoco ad esempio incenerirà l’erba e chiunque la calpesti subirà danni, o nel caso di una magia di ghiaccio sarà possibile rallentare i movimenti del nemico.
Non mancheranno anche le celebri evocazioni, qui chiamati Astrali, che però non abbiamo avuto modo di testare durante la nostra prova. Abbiamo scovato, esaminando i documenti sparsi in alcune zone della mappa, quelli che potrebbero essere gli astrali confermati: Ramuh, Shiva, Ifrit, Leviathan, Titano e Bahamut. Pare che in totale ce ne siano nove, quindi tre rimangono ancora tutti da scoprire.
Fight on!
È bene spendere anche due parole sulle battaglie con i boss. Sebbene nelle nostre quattro ore ci sia stata possibilità di affrontarne giusto un paio (gli altri boss ci sembravano per lo più dei mini-boss) non abbiamo potuto non notare come questi richiedano davvero l’impiego di tutti i mezzi a disposizione per essere sconfitti. La maggior parte di questi, essendo enormi, presenta più di un punto dove poter essere colpito, è necessario dunque scovare la vulnerabilità maggiore per poi metterci in posizione di vantaggio e approfittare del momento giusto per un assalto globale.
Magie, proiezioni, attacchi combinati: se non si vuole perire è necessario saper usare tutto in maniera molto accurata. Anche solo una preparazione dovuta dai bonus della cena può fare la differenza in certi scontri, come quello che abbiamo intrapreso contro il Behemot (lo stesso della demo di Episode Duscae).
In viaggio con Regalia
Final Fantasy XV sarà il primo titolo della serie a vantare una struttura “Open World”, ovvero mappe enormi e completamente aperte ed esplorabili senza soluzione di continuità e quindi totalmente prive di caricamento per il passaggio da un’area all’altra. Gran parte dell’esplorazione di queste aree enormi avverrà principalmente con Regalia, ovvero la macchina della famiglia Lucis basata su un modello esistente di Audi R8. Regalia si potrà guidare in due modi: manualmente o in maniera automatica, impostando la destinazione sul navigatore. Ovviamente in modalità automatica potrete rilassarvi e ammirare i bellissimi scenari accompagnati dal suono della radio che vi permetterà di ascoltare uno tra i tanti brani disponibili provenienti dalle colonne sonore di molti capitoli della serie Final Fantasy.
Nel caso però si opti per la guida manuale i problemi non tarderanno a palesarsi: guidare Regalia è veramente fastidioso per diversi motivi. In primis perchè la macchina non può uscire dalla strada e quindi sarete limitati da una sorta di forza cinetica che vi costringerà a stare sull’asfalto. Il secondo è che ha una guidabilità pessima, specie durante la frenata e la sterzata. Sbagliare l’uscita, fare retromarcia e imboccare quella corretta si è rivelato davvero un parto doloroso. Occhio a guidare di notte, i terribili Daemos (i cari e vecchi Thytan) sono in giro per le strade e sono capaci di far fuori l’intero gruppo in pochi colpi.
No Chocobo no Final Fantasy
Una volta accettato che Regalia vada usata solo per gli spostamenti lunghi e per attraversare le gigantesche aree scopriamo che fortunatamente se vogliamo esplorare in lungo e in largo in totale libertà avremo a disposizione i Chocobo e, più avanti nel gioco, anche la modalità “airship” della Regalia.
I Chocobo non hanno neanche bisogno di presentazione nell’universo di Final Fantasy e in questo quindicesimo capitolo ricoprono un ruolo essenziale nell’esplorazione in quanto non solo potranno saltare, planare, nuotare, ma addirittura rivelarsi utili in battaglia, a patto che ce ne si prenda cura facendoli salire di livello durante la fase di allevamento. Purtroppo i Chocobo inizialmente potranno solo essere affittati per un tempo ben preciso e limitato, ma probabilmente in futuro si potrà ottenere un oggetto che ci permetterà di richiamarli a piacimento in maniera permanente.
Si torna a cacciare, ma non solo
Oltre alla storia principale, cosa si potrà fare in Final Fantasy XV? Fortunatamente i contenuti nel gioco non sembrano mancare e le attività secondarie da intraprendere risultano abbastanza varie. Oltre a quelle principali, per cominciare, ci sono due tipi di missioni che possiamo intraprendere: le classiche secondarie e le missioni di caccia. Le secondarie sono quelle messe a disposizione dai vari NPC che incontreremo nel gioco e con cui potremo interagire.
Spesso ci forniranno le classiche fetch quest del tipo “portami l’oggetto X, dai da mangiare al gatto, uccidi quei mostri”, mentre quelle di caccia si rifanno in toto a quelle viste in Final Fantasy XII. Parlando con i proprietari dei luoghi di ristorazione sparsi lungo la mappa sarà possibile accettare diverse taglie con diverse ricompense. Completando taglie aumenterete il vostro livello cacciatore e con esso la possibilità di accedere a quelle con mostri più potenti e ricompense migliori. Purtroppo si possono accettare solo missioni che ricompensano con una taglia per volta, una scelta che non comprendiamo e che costringe il giocatore a un continuo avanti e indietro per la mappa. Fortunatamente, esiste la possibilità di utilizzare i “fast travel” per trasportarci nei luoghi principali scoperti, ma i caricamenti richiesti spezzano non poco il ritmo di gioco.
In caso le taglie non soddisfacessero la vostra sete di battaglie, allora sappiate che esiste la possibilità di andare negli avamposti di Niflheim per liberare il mondo dalla minaccia dell’impero, ma soprattutto per ottenere esperienza e oggetti rari. E i dungeon? Si, ci sono anche quelli. Sono tetri e oscuri, quasi da survival horror, ma quelli affrontati da noi non erano opzionali (tutti legati all’ottenimento delle armi ancestrali), quindi non sappiamo se ne troveremo di secondari o meno.
In cerca di relax
Per chi invece vuole dedicarsi ad attività più tranquille e rilassanti anche qui le opzioni a disposizione sono diverse. In primis a ogni area di ristoro sarà possibile giocare a Justice Monster V, il gioco che a da fine agosto sarà disponibile anche su dispositivi Android e iOS. Si tratta di un atipico flipper con meccaniche RPG, dove la biglia dovrà cercare di colpire tutti i mostri presenti su schermo, con tanto di mosse speciali e attacchi elementali a seconda dei mostri presenti. Le partite fatte sul vostro dispositivo mobile o nel gioco potranno essere sincronizzate così da non perdere mai i vostri progressi.
Un’altra alternativa è la pesca, lo sport preferito da Noctis. Una volta trovati i punti specifici dove pescare e acquistati amo ed esca ci si potrà dilettare a prendere i pesci più forti e gustosi, che poi Ignis cucinerà prontamente per realizzare nuovi e succosi piatti.
Se ancora non vi basta siete sempre liberi di esplorare a piedi le aree di gioco in cerca di oggetti rari, ingredienti da cucinare o componenti per potenziare le vostre armi, individuabili attraverso le icone apposite sparse nella mappa. Queste icone tra l’altro possono essere sbloccate semplicemente andando a chiacchierare con i vari gestori delle locande della zona.
Questione di atmosfera
Prima di chiudere è importante sottolineare quello che più è emerso durante questo lungo provato di FFXV: ovvero l’atmosfera. Nonostante a volte il mood che si respira nel gioco cozzi un po’ con alcuni eventi che sono appena accaduti con la trama (un problema che facilmente si riscontra in tutti gli RPG Open World, tipo The Witcher 3), il clima che si respira è proprio quello dell’avventura intrapresa da 4 amici che partono per un lungo viaggio per la prima volta.
Il forte senso di cameratismo, il preoccuparsi continuamente l’uno dell’altro, le battute e i litigi rendono i personaggi più umani, quasi veri (a parte quel look forse un po’ troppo eccentrico e troppo “nero”). Aggiungiamoci poi le musiche, davvero azzeccate e coinvolgenti, i lunghi e rilassanti viaggi in macchina mentre si ammirano i panorami (rovinati poi da alcuni problemi legati al caricamento delle texture quando si entra nel dettaglio) che ci scorrono di fianco in attesa di arrivare in una di quelle enormi città (nella nostra prova solo quella di Lestallum) fatta di vie, locali e gente che va e viene.
La voglia di continuare
Ricordate cosa abbiamo detto a inizio articolo? Abbiamo detto che sì, Final Fantasy XV ci è piaciuto, e per il motivo più banale ma allo stesso più importante di tutti: la voglia di continuare a giocare dopo aver posato il controller ed essercene andati via. Perchè in un videogioco possiamo discutere di tutto, ma se manca la voglia di continuare a giocarlo allora ha fallito nel suo intento. È indubbio che Final Fantasy XV presenti dei problemi (molti dei quali evidenziati in questa sede), ma riesce nell’importante compito di divertire e appagare il giocatore. Finito un combattimento non vedevamo l’ora di cominciarne un’altro e in tal senso dispiace che le grandi aree del gioco offrano così poca “fauna” da sterminare, ancor meno di quella presente in Episode Duscae.
Avremmo voluto anche parlare della trama, ma per evitare troppi spoiler ci siamo limitati a saltare gran parte delle scene d’intermezzo e dei dialoghi, focalizzandoci solo sul gioco. Per quella, come per tutto il resto che non siamo riusciti a vedere e provare, avremo modo di discuterne accuratamente in fase di recensione.
Nel frattempo sul nostro calendario, in data 29 novembre, c’è un bel cerchio rosso che ci ricorderà ogni giorno quanto è vicina/lontana la fatidica data in cui finalmente potremo mettere le mani sulla versione definitiva di Final Fantasy XV. Ormai ci siamo.