FIFA 14 – Fifa 14
È pur vero che mancano ancora sei giornate alla fine del campionato. È pur vero che mancano quasi quattro mesi prima che cominci la nuova stagione e ancor prima ci sarà una sessione infernale, per caldo e per voci da curare, di calciomercato, ma tutto ciò non spaventa di certo la Electronic Arts. Già qualche settimana fa, infatti, abbiamo avuto modo di avere dinanzi ai nostri occhi per la prima volta Fifa 14, il nuovo titolo calcistico presentato dalla EA Sports a distanza di appena sei mesi dall’uscita sul mercato di Fifa 13. Migliorie, innovazioni, qualche new entry, ma nessun giudizio dal punto di vista grafico, se non meccanico, essendoci trovati dinanzi a una build in pre-alpha, più che giustificata.
Dopo le rituali comunicazioni circa i numeri di vendita che il precedente capitolo è riuscito a racimolare, Nick Channon e Sebastian Enrique, producer di Fifa 14, presenti a Milano per il nostro First Look, coadiuvati dall’entusiasmo che sempre condiziona chi lavora a titoli che provano ad accostarsi marginalmente alla realtà, ci hanno permesso di invadere il nuovo mondo del calcio.
Iniziamo con l’analizzare la prima grande modifica: si parte dal dribbling, la vincente arma in più di ogni videogiocatore di Fifa. Al di là della tattica, della tecnica, del giocatore più capace e quello meno forte, il trucco sta sicuramente nella velocità di palleggio e di movimento. A condizionare anche le finte e i movimenti di piede è sempre la variante del dribbling. Nel quattordicesimo capitolo di Fifa il tutto viene ancora più accentuato grazie alle modifiche che vi permetteranno, come dimostratoci anche a video da Channon ed Enrique, di cambiare la direzione di corsa e di movimento tempestivamente, senza avere la sensazione di essere alla guida di un bus del doposcuola. Niente più curvature larghe, insomma. Inoltre i variable touches andranno ulteriormente a sfruttare le qualità dei giocatori. Immaginatevi a comandare un giocatore come Hazard e subito dopo ad avere tra le mani Estigarribia – che non s’offenda Marcelo – e immaginate di conseguenza anche il tocco di palla di entrambi i giocatori: il tocco di palla sarà per il belga decisamente più delicato e accarezzato, mentre per il sudamericano la situazione sarà diversa, tendente quasi al legnoso. Dribbling, corsa, finte e movimenti palla al piede ne risentiranno, quindi la palla non viaggerà più come se fosse su un binario univoco e unidirezionale: varierà anche a seconda delle vostre capacità.
Si passa poi al potenziato concetto di intelligenza di squadra. A video ci viene mostrata un’azione che permette, per un errore del difensore nella marcatura, all’avversario di andare a rete senza alcuna difficoltà. Tale problematica, che sovente affligge giocatori che si affidano a una difesa spesso intelligente, è dannosa e nociva, pertanto è stata curata in maniera più attenta in Fifa 14: la dynamic difensive pressure permette al difensore di ragionare in maniera più approfondita e intelligente, andando a marcare un giocatore piuttosto che un altro ragionando in chiave di evitare la rete. Anche in attacco, di conseguenza, la temmate intelligence viene potenziata per avere anche inserimenti migliorati da parte dei giocatori. L’attacco della profondità e gli stessi movimenti senza palla per ricevere il tanto agognato passaggio filtrante saranno all’ordine del giorno.
In linea con i miglioramenti previsti per i movimenti dei giocatori viene presentato anche il nuovo concetto di Protecting the ball, ovvero tre combinazioni possibili per fare appunto da scudo alla palla e conservarla tra i propri piedi: oltre il più fastidio dei gesti sportivi che può portare un difensore a difendere dall’avversario una rimessa dal fondo o una rimessa laterale, anche nel dribbling, ricollegandosi al primo concetto, sarà possibile cercare di mantenere tra i piedi la sfera, piuttosto che lasciarsela scappare. Un Pazzini spalle alla porta saprebbe spiegarvi benissimo il concetto di protezione della palla. Salvo che poi non si faccia falciare dal Portanova di turno. Migliora, poi, sempre legato alla palla, il tiro con il Pure Shot, un modo più elegante e più naturale di approcciare la palla e calciarla: non vedremo più mezzi passi per un concetto matematico di proporzione nell’avvicinamento, ma il tutto sarà naturale. Come arriverete così calcerete, senza che le vostre gambe si sovrappongano. E al momento del tiro ci sarà la fisica ad aiutarvi ancora di più: niente sassate dritte e indistruttibili, ma tiri ad effetto a vostra disposizione. L’esempio a video ci ha mostrato Cristiano Ronaldo in uno dei suoi famosi tiri da calcio piazzato: una caduta a palombella della palla che esalta il concetto di fisica che Fifa 14 vorrà proporre.
Terminiamo con l’ultimo concetto tecnico per poi passare alle poche novità in ambito manageriale che abbiamo potuto vedere. Parliamo del secondo tackle, l’intervento che vi permette, emulando quello che era l’intervento di This is Football (London Studio – Sony), di entrare in maniera meno slanciata di quella attuale. Sarà ancora concessa la scivolata a kamikaze, ma verrà introdotto anche un intervento preciso e non dispersivo, e distruttivo in situazioni pericolose, che con una doppia pressione sul tasto della scivolata vi consentirà di intervenire a mo’ di scorpione. Non ci esaltano, infine, le novità dell’allenamento pre-gara, che rappresentano un’aggiunta di ben poco conto se non un passatempo diverso dal normale, ma che a lungo andare stancherà così come avvenuto in Ffia 13: troveremo il torello, gli scambi con compagni di squadra con passaggi rapidi e altre aggiunte a discapito dei calci di punizione con bersagli in porta, coni da centrare con cross e dribbling tra coni.
Venendo alla carriera ci è stata mostrata l’intenzione di potenziare la rete di scouting per migliorare il concetto sempre più sconosciuto in Italia del ricercare talenti piuttosto che acquistarli quando sono già finiti e preparati. Il Global Scouting Network è il nuovo sistema ideato per Fifa 14 e la vostra carriera da allenatore: avrete la vostra squadra di osservatori che verranno inviati in determinate zone in base alle proprie conoscenze, in che zona renderà di più e, infine, in quali di queste potrà recarsi e riportare a casa il risultato più valido. Caratteristiche importanti che vengono importante dall’esperienza del manageriale quale può essere Fifa Manager o un qualsiasi Football Manager, entrambi titoli che possono insegnare molto in ambito di carriera. Purtroppo per quest’ultima modalità non abbiamo avuto modo di approfondire altri aspetti, ma siamo sicuri che dopo questo First Look l’Hands On all’E3 ci permetterà di conoscere al meglio il titolo. Per ora ci accontentiamo di un miglioramento ancora una volta di spessore per Fifa, che piano piano attenua sempre più la distanza dalla realtà. La curiosità sarà nel sapere cosa accadrà quando la differenza sarà appiattita.