Far Cry New Dawn – Anteprima
Far Cry in salsa rosa.
A Milano qualche settimana fa abbiamo avuto l’opportunità, grazie a Ubisoft, di provare in anteprima Far Cry: New Dawn, attesissimo nuovo capitolo del celebre franchise, seguito diretto di Far Cry 5 che porta su di sé l’arduo fardello di introdurre il tema del post apocalittico nella serie.
Diciassette anni dopo gli avvenimenti di Far Cry 5 il Montana è ormai un posto in cui vige la legge del più forte, in cui la sopravvivenza fa da unico filo separatore tra vivere e morire, tra cosa è giusto e cosa è sbagliato. Dopo le grandi piogge che hanno ridato vita ad un territorio che si era trasformato in un deserto arido, la vegetazione ha preso il sopravvento creando un nuovo bioma chiamato “Super Bloom”: i sopravvissuti al collasso di diciassette anni prima hanno trovato rifugio a Prosperity, un villaggio di fortuna che di lì in avanti sarà la nuova casa di chi ha scelto di rincominciare a vivere. A mettere i bastoni tra le ruote però, come sempre d’altronde, un gruppo di mercenari militarizzati (Higwaymen) al cui vertice si trovano due gemelle, Mickey e Lou, che saranno le principali villain di questo capitolo.
Insomma fin dalle premesse narrative si capisce come il tasso di follia, di spregiudicatezza e di carattere sia davvero alto in questo capitolo. Nonostante questo la nostra prova ci ha sorpreso mostrandoci una narrativa matura, logica e perfino inaspettatamente seria sia nelle missioni principali sia in quelle che saranno tutte le attività di contorno e le missioni secondarie. Proprio questo dettaglio è importante sottolineare, perché spesso ai giochi post apocalittici vengono attribuiti degli elementi caotici e confusionari sfocianti in una accozzaglia di elementi sconnessi tra loro. Durante le tre ore di hands-on del titolo, tutto questo era assente, la linea tracciata da Ubisoft Montreal è ben chiara fin dagli inizi e la libertà lasciata al giocatore risulta essere un piccolo tassello di un puzzle ben più grande e ben congegnato.
Se dal punto di vista del gameplay, non vi sono novità (si spara, si corre, si guida e si ragiona come in ogni altro capitolo del franchise), è nelle attività e nel contorno del gameplay che il titolo si rinnova. Una delle due più grandi novità si chiama Light RPG, e consiste nell’introduzione di un sistema di livelli (da 1 a 4) che indicheranno la difficoltà del nemico che starete affrontando, dell’attività che andrete ad affrontare o dell’equipaggiamento che troverete e/o crafterete. Un po’ come fu con Assassin’s Creed Origins nell’altro celebre franchise di casa Ubisoft, anche questo Far Cry New Dawn porta un po’ di elementi ruolistici all’interno di un ecosistema prettamente FPS.
I danni a schermo, la barra della vita sopra le teste dei nemici e la potenza in base alla rarità degli equipaggiamenti sono elementi che si sposano bene, in questo Far Cry in cui il crafting avrà un ruolo centrale (ma non invasivo non temete). Come in ogni ambientazione post apocalittica che si rispetti, ogni equipaggiamento è costruito con materiali di fortuna trovati in giro per il mondo e per questo ogni arma sopra le righe che vedrete (fucile spara seghe, pistole silenziate con bottiglie, vanghe chiodate, ecc) andrà craftata nel tavolo da lavoro a Prosperity attraverso l’utilizzo di materiali raccolti durante le vostre scorribande nel Montana. Ve lo diciamo subito, la quantità di materiali reperibili è assolutamente abbondante e non ci saranno problemi di sorta, così come la quantità richiesta non sarà esorbitante in modo da non costringere i giocatori ad un grinding compulsivo.
Per rimanere in tema RPG, anche gli avamposti come Prosperity o come gli Outpost nemici potranno salire di grado ma come? Potenziare la vostra casa sarà fondamentale, in primis per sbloccare la possibilità di creare oggetti e veicoli di rarità e potenza superiore, in secondo luogo per avanzare con la trama in determinati momenti; per fare ciò però necessiterete di un materiale specifico chiamato Etanolo. Questo materiale (che farà anche un po’ da cornice ad alcuni avvenimenti di trama) si otterrà completando diverse attività, principali e secondarie ma soprattutto affrontando i nemici negli Outpost. In questi avamposti (che funzionano come le vecchie Fortezze) i nemici saranno agguerriti e numerosi, e la difficoltà di ogni Outpost salirà di grado diverso. La cosa interessante è che ogni Outpost dopo un determinato periodo di tempo potrà essere riaffrontato a difficoltà sempre maggiore e vi assicuriamo che non solo le ricompense aumenteranno ma anche la sfida che vi proporranno saranno davvero ardue.
Se quindi la componente RPG è la prima grande novità di Far Cry New Dawn, la seconda risiede nell’introduzione delle Expedition. Queste missioni particolari vi permetteranno infatti di uscire dal confine del Montana per effettuare delle missioni one shot in altri luoghi degli Stati Uniti (potrete ad esempio esplorare il deserto dell’Arizona) per recuperare materiali ed etanolo. Questa novità aumenta notevolmente la longevità ma soprattutto spezza per la prima volta quella continuità del franchise che legava il titolo ad una sola gigantesca ambientazione, offrendo al giocatore la possibilità di vedere altre sezioni di questo coloratissimo universo creato con Far Cry New Dawn.
Se quindi la narrativa e il gameplay offrono diversi spunti di riflessione notevoli, come la coerenza della trama in un mondo contraddistinto dalla follia e la voglia di rinnovare un sistema ancorato fino ad ora agli alti standard della serie, la qualità tecnica del titolo resta davvero sorprendente. Il coloratissimo “Super Bloom” è una gioia per gli occhi: colorato, frizzante, dinamico, sorprendentemente bello, offre diversi scorci mozzafiato tra fiori color evidenziatore e i più classici colori della natura terrestre. La qualità delle texture, e/o la dinamicità delle fiamme anch’esse rimangono praticamente le stesse proposte in Far Cry 5 e non per forza questo è un punto negativo.
Infine una piccola postilla va fatta su alcuni degli elementi che rinnovati nella forma, fanno di Far Cry un prodotto riconoscibile nel suo genere: la caccia e la co-op. La prima tornerà anch’essa in maniera massiccia, ora più che mai cacciare e procurarsi cibo e pelli sarà necessario, e i vari archi a disposizione vi permetteranno di specializzarvi e diventare un cacciatore provetto. La co-op resta invariata con la possibilità di giocare con un amico unendosi alla sua sessione o viceversa, oppure di accompagnarsi a compagni controllati dall’IA (gli Specialisti tanto cari ai fan della serie). In quest’ultimo caso, gli Specialisti vedranno nuovi volti tra le loro file ma anche volti noti di cui però non vogliamo svelarvi nessun dettaglio. Cinghiali, cani, cecchini e chi più ne ha più ne metta, insomma in singolo o con un amico Far Cry New Dawn manterrà lo spirito di sempre.
Far Cry New Dawn è stata una piacevolissima sorpresa, un prodotto che porta il tema del post apocalittico all’interno di un franchise ormai storico, ma che lo fa in maniera originale, ponderata e coerente con la natura della serie. Un gameplay solido e inalterato che vede nelle componenti ruolistiche e nelle attività in-game le principali introduzioni per la serie. Il mondo di Far Cry New Dawn e Prosperity ci sono sembrati davvero molto ispirati e non vediamo l’ora di tornare in quel colorato mondo di pazzi.