Fallen Earth: Blood Sports – Anteprima Fallen Earth
L’ ambientazione post apocalittica è stata spesso fonte d’ispirazione in opere come film o libri, ma dobbiamo dirlo, un MMORPG mainstream con questa ambientazione ci mancava. Fallen Earth ci vede infatti in un mondo devastato dalla guerra e da un potente virus, mutato a causa delle radiazioni dovute al conflitto nucleare, il quale ha sterminato in breve il 90% della popolazione. Nonostante questo, la razza umana sta lentamente riemergendo dalle sue ceneri. Partiamo subito col precisare che Fallen Earth non è il solito MMO punta e clicca: il gameplay è del tutto simile a quello di uno sparatutto, quindi saremo noi giocatori a dover centrare il bersaglio. Le armi saranno le più svariate: pistole, fucili e mitragliatrici. Non mancheranno anche oggetti contundenti come per esempio.. un parchimetro! Le opzioni di personalizzazione non si limitano a qualche volto e hairstyle bensì permettono di inserire anche dettagli minimi come tatuaggi e piercing, i quali andranno ad aggiungersi all’ampio vestiario e agli altrettanti accessori come occhiali, bende, maschere antigas e armature. L’unica razza giocabile sarà quella umana suddivisa in sei fazioni pronte a darsi battaglia. Il mondo di gioco si preannuncia immenso: potremo esplorare più di 1000 chilometri quadrati fra lande desolate e città, oltre ad ambienti sotterranei da esplorare.
Gli sviluppatori confermano l’aggiunta di altri territori in futuro, per l’ammontare di ben 6000 chilometri quadrati. Il mondo di gioco oltre ad essere completamente esplorabile, potrà anche essere conquistato dai giocatori stessi. Dopo che i giocatori saranno usciti dalla zona iniziale dove il PvP non è permesso (pena un bella scarica elettrica), potranno dedicarsi alla principale forma di PvP ovvero gli scontri territoriali per il controllo di determinate porzioni della mappa. L’esito determinerà quale fazione ne avrà il dominio, potendo così trarne vantaggi e bonus. Esisteranno anche delle quest PvP: per esempio eliminare cinque membri di una determinata fazione o fare da sentinella in alcuni avamposti. Saranno disponibili anche delle arene dove potremo provare il nostro valore. Un mondo cosi vasto non è di certo facile da attraversare a piedi. Potremo quindi muoverci a cavallo oppure a bordo di mezzi a motore come jeep con la possibilità di dare anche qualche passaggio. I dev non hanno tralasciato il PvE comprendente più di 5000 missioni che vi accompagneranno per un lungo periodo, facendovi vivere in prima persona il complesso mondo di gioco e facendovi scoprire il lore piuttosto inusuale.
Lo sviluppo dei personaggi sarà totalmente libero e non vi sarà alcun sistema di classi: saremo noi a decidere quali abilità migliorare a seconda dei nostri gusti con qualche particolare vantaggio in base alla fazione scelta. Potremo spendere i punti abilità tra: le stats del personaggio, le skill delle armi, le trade skills e il mutation system. Quest’ ultimo consisterà in poteri paragonabili alle magie dei più comuni Mmorpg fantasy, i quali seguiranno diversi percorsi influenzati da un determinato attributo e dal willpower (che influirà sulla bioenergia a nostra disposizione). Più l’attributo specifico sarà alto e più potremo far salire di livello un determinato percorso di mutazione ad esso associato. L’attivazione di tali poteri richiederà il consumo di un ammontare di bioenergia che, in alcuni casi, verrà consumata ogni volta che richiameremo un potere, oppure verrà lentamente prosciugata per tutto il tempo che esso rimarrà attivo. C’è da dire che questi poteri non saranno determinanti nell’esito di uno scontro ma svolgeranno piuttosto un ruolo di supporto. Come ci si aspetta da un qualsiasi titolo Sandbox, avremo ampie possibilità di scelta per il crafting, potendo realizzare il 95% degli oggetti presenti nel gioco.
La grafica di Fallen Earth risente però del lungo periodo di sviluppo: non grideremo di certo al miracolo, ma essa svolge certamente il suo lavoro, dovendo tenere assieme un enorme mondo privo di zone e punti di caricamento. Inoltre l’engine è in grado di gestire le deformazioni del terreno in tempo reale: potremo per esempio "scavare" nel terreno così da improvvisare un punto di copertura. Il 2009 si preannuncia come l’anno della resa dei conti per i titoli sanbox. Siamo sicuri che assieme a Darkfall (previsto per la fine del 2008) questo titolo saprà guadagnarsi la sua buona fetta d’utenza data anche la grande community che si è formata attorno ad esso in questi anni di sviluppo.