Elden Ring – Anteprima
La nostra anteprima su quanto mostrato fino ad ora di Elden Ring.
L’estate sta finalmente per arrivare e, con l’aumento delle temperature, aumenta anche la febbre dei videogiocatori nell’aspettare nuovi trailer, annunci o reveal. Questo accade perché, storicamente, il mese di giugno è il mese in cui l’intera industria videoludica mostra cosa ha in serbo per i videogiocatori nei mesi – a volte anni – a venire. Se in passato era l’E3 la fiera principale in cui i publisher mostravano i loro lavori, da un anno a questa parte si è aggiunto anche il Summer Game Fest di Geoff Keighley.
L’evento inaugurale del Summer Game Fest 2021 ha visto susseguirsi diversi trailer di giochi che conoscevamo già e di titoli completamente nuovi. Tra i momenti più alti, da menzionare sicuramente la brevissima comparsa di Hideo Kojima con il reveal della Director’s Cut di Death Stranding per PlayStation 5. Tuttavia, se dobbiamo individuare il momento più alto dello show, non si può non parlare del nuovo trailer di Elden Ring. Mostrato a fine evento e dopo due anni dal precedente trailer, il video ha rivelato anche la data di uscita del titolo: il 21 gennaio 2022.
In questa nostra anteprima, scenderemo nel dettaglio di quanto mostrato in questo suggestivo trailer. Per cui preparatevi: la ricerca dell’Elden Ring è appena iniziata.
Un nuovo Souls
La crescita autoriale di Hidetaka Miyazaki ha portato il designer a evolversi notevolmente dai suoi primi giochi ai più recenti, riuscendo a fare ciò che solo i grandi artisti riescono a fare: cambiare sempre rimanendo se stessi. Se ci pensate, Demon’s Souls e Sekiro: Shadows Die Twice sono all’apparenza – e non solo – due giochi estremamente diversi. Eppure, vi basterebbe uno screenshot per ognuno di questi titoli e riconoscereste subito la mano dell’autore. Questo accade perché Miyazaki riesce a infondere nelle sue opere una poetica che è sua e solo sua, fatta di cupezza, oscurità, decadenza, ma soprattutto da un’idea ben precisa di game design.
Miyazaki, imparando la lezione di level design dei metroidvania più classici, crea universi in cui le mappe sono totalmente interconnesse tra loro in modo coerente. Accade spesso nei suoi giochi, infatti, di avere l’apparenza di trovarsi in un punto lontanissimo dal luogo iniziale per poi aprire un portone e ritrovarsi esattamente nel punto in cui si è iniziata l’avventura. Ne è un esempio la mappa di Bloodborne o, ancora, il fantastico mondo sferico di Dark Souls.
Con questo nuovo trailer di Elden Ring iniziamo ad avere un’idea su come sarà effettivamente il gioco. Partiamo dalla base: la struttura sarà open world. Fino a qui, se ci pensate bene, niente di nuovo perché, in fondo, anche Dark Souls era open world. Tuttavia, l’open world di Elden Ring sembra molto più vicino a quello dei moderni open world, come Horizon o Breath of the Wild. È però altrettanto vero che nel trailer si vedono immagini del nostro guerriero entrare in dungeon o in spazi chiusi. Cosa significa questo? Che per la prima volta avremo un souls di ampio respiro.
Se osservate bene le immagini del trailer, gli ambienti sono molto grandi e vasti, per cui ci aspettiamo il mondo più grande mai visto in un gioco FromSoftware. Allo stesso tempo, il titolo non si dimentica però dei suoi predecessori. Ed è qui che entrano in gioco i dungeon. Nonostante l’ampiezza del mondo di gioco, Elden Ring non vuole perdere quegli aspetti da dungeon crawler che hanno caratterizzato tutti i souls. Ci aspettiamo, infatti, che sarà proprio in quegli ambienti chiusi e claustrofobici di ritrovare il level design tipico dei souls classici, con tesori da scoprire e scorciatoie da sbloccare.
Ma c’è un altro aspetto che salta subito all’occhio dal trailer. Qualcosa che era stato annunciato, ma che fino ad ora non avevamo mai visto: la cavalcatura.
Dark Souls incontra Shadow of the Colossus
Lo ha ribadito in più interviste: Miyazaki è da sempre un grande fan dei lavori di Fumito Ueda. L’autore di Dark Souls ha addirittura dichiarato, in alcune interviste, che fu proprio ICO il gioco a ispirarlo a diventare game designer. Oggi, con Elden Ring, Miyazaki vuole probabilmente dare il suo personale tributo a un altro grande gioco di Ueda: Shadow of the Colossus. Vi basterà guardare l’immagine del guerriero che cavalca nella nebbia di un bosco in rovina, per farvi subito pensare al capolavoro di Ueda. Ma non solo: l’aggiunta della cavalcatura ha un ulteriore significato e valenza.
L’inserimento della cavalcatura conferma infatti che l’ambiente di gioco sarà talmente vasto da giustificare l’integrazione di un mezzo per permettere spostamenti più veloci. Non sappiamo se tale cavalcatura potrà essere utilizzata all’interno di tutti gli spazi di gioco e, onestamente, dubitiamo che potremo cavalcare il nostro destriero all’interno di un dungeon. Ciò che è certo è che negli spazi aperti ci verrà data totale libertà e, come è possibile vedere nel trailer, in alcuni punti la nostra cavalcatura – che ricorda molto Yakul del film d’animazione La Principessa Mononoke – potrà addirittura saltare verticalmente per permetterci di raggiungere un’altura o scalare un monte. Quest’aspetto potrebbe essere un’evoluzione e un’integrazione in un souls della verticalità vista e apprezzata in Sekiro.
Gioco di Ruolo
Un’altra caratteristica di Elden Ring che farà sicuramente felici i fan dei souls è il ritorno a meccaniche da Action GDR. FromSoftware ha infatti confermato che, a differenza di Sekiro, saremo noi a creare il nostro personaggio e a scegliere con che classe iniziare la nostra avventura. Questo è sicuramente un gradito ritorno a meccaniche da action GDR che farebbe di Elden Ring il perfetto erede spirituale di Dark Souls.
All’interno del trailer, è possibile vedere diverse classi infatti: il classico guerriero, il mago, il ladro o l’assassino. Questo significa che il gioco ci darà la possibilità di vivere la nostra avventura in svariati modi e, soprattutto, nel modo che preferiamo. A tal proposito, ci aspettiamo una gran varietà di armi e armature disponibili. Inoltre, la modalità cooperativa è stata confermata.
Bandai Namco ha poi dichiarato che, a quanto pare, avremo a disposizione diverse abilità che conquisteremo all’interno del gioco. Per quanto questa dichiarazione possa risultare momentaneamente abbastanza oscura, possiamo supporre che l’abbattimento dei boss potrebbe darci la possibilità di apprendere delle abilità uniche. Tuttavia, si hanno ancora troppi pochi dettagli per spingersi un po’ più oltre e, dunque, rimandiamo queste considerazioni a quando ne sapremo di più.
Una nuova meccanica per un souls classico, ma non per FromSoftware in generale, sembra invece quella dell’attacco stealth. Nel trailer, è possibile vedere il nostro avatar muoversi in modo silenzioso e accovacciato per attaccare alle spalle un nemico e coglierlo di sorpresa. Questo tipo di meccanica stealth era stata inserita in Sekiro e fa assolutamente piacere rivederla proposta in un souls più classico.
Lore e George R. R. Martin
È inutile girarci intorno. Il supporto di George R. R. Martin, autore de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, è sicuramente qualcosa che affascina chiunque. Per quel che ne sappiamo, Martin si è occupato di costruire la lore di gioco precedente a quanto verrà raccontato in Elden Ring. La trama del gioco in sé, invece, sarà curata da Miyazaki. Martin e Miyazaki, per questo titolo, hanno attinto a diverse fonti di ispirazione: tra queste, la mitologia finlandese e celtica e, in misura minore, la mitologia norrena. A queste, poi, vanno aggiunte le ispirazioni dark fantasy che da sempre hanno affascinato Miyazaki, come Berserk o i vecchi giochi della serie King’s Field.
Come da tradizione dei giochi di Miyazaki, il mondo è in rovina per via della rottura di questo Elden Ring. Noi saremo dei Senzaluce e andremo alla ricerca della conquista dell’Anello Ancestrale, un oggetto dal grande potere. Tuttavia, come è facile immaginare, non saremo gli unici a volere quest’anello. L’Interregno, nome del mondo di gioco, vedrà infatti svolgersi una vera e propria guerra tra noi e altri Lord alla ricerca di questo sconfinato potere per divenire il nuovo Lord Ancestrale.
Queste sono le poche cose che sappiamo sulla trama e siamo sicuri che, anche all’interno del titolo, dovremo essere noi, tramite le descrizioni degli oggetti e i dialoghi con gli NPC, a capire fino in fondo le regole e la lore di questo regno. Sicuramente, anche da queste poche parole, il titolo sembra estremamente affascinante.
Cross-Generazionale
Passiamo all’ultimo aspetto su cui vogliamo concentrarci in quest’anteprima: il comparto visivo. Da un punto di vista meramente grafico, il gioco non sprizza next-gen da tutti i pori. Anzi: si vede che FromSoftware ha in cantiere questa produzione da tempo (secondo alcuni insider, lo sviluppo iniziò ai tempi di Dark Souls 3) e che il titolo è il classico gioco cross-generazionale. Vi chiediamo dunque di non giudicare Elden Ring alla luce della next-gen, perché sarebbe un approccio sbagliato. Nonostante questo, Bandai Namco ha comunque reso noto che il titolo riceverà un update per next-gen. Per questo motivo, ci aspettiamo che sulle console next-gen, il titolo potrà godere di una risoluzione maggiore e, soprattutto, di fps stabili.
Per quanto concerne l’art direction, il gioco si mostra in modo parecchio ispirato. I colori e l’atmosfera suggeriscono al giocatore che ci si sta trovando all’interno di un souls, ma al contempo dentro qualcosa di nuovo. Rispetto ai souls, per esempio, i colori sembrano più vivaci e, in generale, il mondo di gioco, per via della sua grandezza, trasmette meno claustrofobia. Contemporaneamente, però, il design dei personaggi e delle creature è in perfetto stile souls.
FromSoftware ha confermato che vi sarà l’alternanza giorno/notte e questo, siamo sicuri, influenzerà non solo il mondo di gioco, ma anche la resa visiva di alcuni ambienti: sarà diverso visitare un bosco di giorno o di notte e siamo curiosi di vedere come la casa di sviluppo giapponese opererà per marcare queste differenze.
Elden Ring si mostra nuovamente dopo un silenzio durato due anni. Miyazaki con George R. R. Martin e FromSoftware sembra abbiano fatto un ottimo lavoro e il titolo si presenta benissimo. Il gioco vuole essere l’erede spirituale di Dark Souls, con meccaniche da action gdr classiche e un vastissimo mondo dark fantasy da esplorare. Molto interessanti le integrazioni da Sekiro, come l’attacco stealth o lo spostamento verticale grazie alla cavalcatura. Elden Ring, la cui data di uscita è finalmente nota, è sicuramente uno dei giochi più attesi del prossimo anno e, da quanto visto fino ad ora, sembra che l’attesa verrà ripagata con un gran titolo.