EGX: Phantom Halls – Provato
Avevamo già provato molto brevemente Phantom Halls a EGX Rezzed, lo spin-off di questo EGX tenutosi a Londra qualche mese fa. In verità, la prova ci aveva convinto poco, per questo titolo roguelite a scorrimento laterale – in Steam Early Access da Marzo di quest’anno – sviluppato da un piccolissimo studio inglese chiamato Incendium.
Phantom Halls aveva un’idea anche simpatica, quella appunto di mettere personaggi improbabili in azione su missioni ancora più improbabili, all’interno di una magione buia e sinistra, abitata da un cast di mostri davvero, davvero improbabili. Il tutto in tre dimensioni, con l’azione a svolgersi su un singolo piano bidimensionale, con elementi da roguelike come perma-death e livelli generati proceduralmente.
Peccato poi che, al test su strada, Phantom Halls non ci avesse detto proprio niente: stranamente difficile e inospitale, dai comandi scomodi e imprecisi, animazioni (volutamente se proprio dobbiamo dire la verità, ma non cambia molto) scomposte e in genere una macchinosità e ripetitività che ci aveva proprio deluso.
Passi in avanti
Circa mezzo anno più tardi, ci siamo riseduti a giocare a Phantom Halls. Quando ho terminato il livello combattendo con un solo punto vita a disposizione prima dell’inevitabile riavvio ho esultato. Con me hanno esultato quelli del team di sviluppo e alcuni passanti. E a quel punto ho capito di aver compreso Phantom Halls e di esserne ora un fan. Ma come si gioca a Phantom Halls? Semplice, si sceglie dapprima un personaggio – e di conseguenza una quest.
Al momento, la struttura del gioco prevede la scelta della quest tra quelle disponibili da effettuare prima del caricamento, inserendoci nel nostro livello prescelto, tuttavia ci è stato promesso che nella versione finale tutto sarà meno lineare e ci sarà un senso di progressione e sbloccaggio graduale di nuove quest (100 in totale) e personaggi (20).
Una volta partita la missione, solitamente si viene portati di peso all’entrata della villa infestata, con un solo comandamento: esplorare. Il portare a termine nel frattempo gli spesso bizzarri obbiettivi visibili in alto a destra sarà una inevitabile conseguenza. A quel punto, a inventario praticamente vuoto, sarà giunto il momento di prendere il coraggio a due mani e scegliere una strada, sconfiggendo tutti i nemici che ci si pareranno davanti e mettendo con costanza le mani in tutti gli anfratti esplorabili possibili, alla ricerca di equip (attenti al limite molto severo dell’inventario) e di una soluzione al mistero di turno.
Horror per finta
La forza di Phantom Halls sta nella genialità delle sue situazioni e dei suoi personaggi, soprattutto pensando a quanto (questa volta in termini di responsività del gameplay, magari in futuro solo sui contenuti e sulle meccaniche di gioco) potrebbe essere gettato nel calderone prima di una prevista release che siamo certi arriverà tra molto tempo. Esplorare la magione in effetti è davvero divertente, grazie sia al piacevole art style blocchettoso, sia alle trappole che la infesteranno. Ogni volta che passerete sotto a un lampadario o dietro una porta chiusa state attenti: potreste presto ricevere colpi inattesi!
Altri elementi molto simpatici sono la caratterizzazione, il background e le attività speciali dei personaggi: si va dall’ex giocatore di basket in pensione, alla cheerleader, al nerd o alla casalinga disperata, tutti con un proprio potere attivo e passivo particolare.
Tutto questo, combinato a un tono che rivisita in chiave ironica molti dei luoghi comuni degli horror veri e propri (oltre a contenuti bonus su licenza di Evil Dead appena usciti), contribuisce a creare un giochetto perfetto per partite brevi ma intense in single player (in alcune missioni si controlleranno – in maniera forse un po’ scomoda – fino a 2 altri personaggi allo stesso momento) o nell’ancora non testabile multigiocatore in coop o competitiva.
In questi giorni Phantom Halls è inoltre in offerta a prezzi davvero davvero bassi su Early Access. Perché non dargli una chance?