eFootball PES 2020: calcio, amore e fantasia!
Abbiamo provato la Demo di eFootball PES 2020. Ecco le nostre opinioni in merito.
La lunga sfida tra i principali prodotti sportivi dell’anno sta ormai entrando nella fase più calda. FIFA e PES, che da quest’anno ha cambiato il proprio nome in eFootball PES 2020 (per strizzare l’occhio ancor di più al fattore eSports), sono pronti più che mai a darsi battaglia, a suon di novità più o meno evidenti. Ma se il pargolo di Electronic Arts, forte anche del successo degli ultimi anni e soprattutto in vista del passaggio alla next-gen, appare decisamente più conservativo, l’ultimo arrivato in casa Konami promette ancora una volta di portare in dote diverse novità.
Il percorso di sviluppo e di evoluzione avviato nell’ormai lontano 2014 si può dire quasi concluso, e la resa finale del prodotto, seppur afflitta da alcuni difetti storici del brand, ha raggiunto standard qualitativi di tutto rispetto. Dopo aver spolpato la demo ufficiale, presente negli store Microsoft, Sony e Steam a partire dallo scorso 30 luglio, siamo pronti ad esprimervi il nostro giudizio (del tutto preliminare) in merito. Palla al centro: che la partita abbia inizio!
Bello e possibile
Il primo impatto con eFootbal PES 2020, quello puramente visivo, per intenderci, è di primissimo livello. Grazie anche all’implementazione della nuova telecamera, che funziona benissimo anche sul piano dei vantaggi in termini di gameplay, il livello di fotorealismo raggiunto dal calcistico di Konami è davvero impressionante. Ciò è merito anche dallo splendido lavoro svolto in fase di scansione dei volti e di modellazione degli atleti, specialmente quelli più importanti, che nella loro controparte videoludica offrono un livello di somiglianza semplicemente impeccabile. Anche sull’hardware piuttosto limitato di PlayStation 4 Slim il colpo d’occhio generale è di quelli importanti ed è capace di elevare la produzione nipponica verso orizzonti sempre più floridi. Peccato, ancora una volta, per la scelta cromatica dei manti erbosi, eccessivamente tendente a una saturazione elevata e a tratti poco realistica. Un’inezia, certo, ma ci sarebbe piaciuto non rivedere questo dettaglio poco apprezzabile in questa edizione.
Sto lontano dello stress…
Dove eFootball PES 2020 dà il meglio di sé, anche quest’anno, è certamente sul fronte del gameplay. Non a caso, non vedevamo l’ora di provare tutte le novità aggiunte alla già vincente formula e ne avevamo tutte le ragioni. Seppur senza rivoluzionare (giustamente) l’ormai inconfondibile stilema ludico, gli sviluppatori hanno saputo puntellare a dovere la propria creatura, cercando di focalizzarsi il più possibile sugli aspetti meno convincenti. Su tutti, gli sforzi del team si sono concentrati in particolare su aspetti quali le animazioni, i portieri, e la difesa in generale, in verità con risultati per ora alterni. Le nuove animazioni, a onor del vero parecchie, funzionano a meraviglia e offrono tantissime migliorie anche a livello visivo, ma soprattutto riescono a smussare quella sensazione di legnosità divenuta ormai uno spiacevole marchio di fabbrica del titolo di Konami. Ciò si lega indissolubilmente all’evoluzione del First Touch Impact, che rende ogni movimento ancor più armonioso e credibile. Ciliegina sulla torta è di nuovo la fisica del pallone, perfezionata fino a raggiungere un risultato quasi perfetto.
Un grande lavoro con questo eFootball PES 2020 è stato svolto anche sui portieri. Gli estremi difensori si sono mostrati attenti, reattivi e soprattutto molto difficili da superare. In verità, la loro abilità ci è sembrata a tratti eccessiva. Niente di clamoroso, onestamente, considerando anche i pochi passi avanti fatti per quel che concerne la difesa. I difensori centrali, in particolare, risultano ancora eccessivamente facili da superare, specialmente coi passaggi filtranti. Questi due elementi messi insieme, uniti a quel che sembra una sorta di difficoltà extra una volta giunti in fase di finalizzazione dell’azione, rendono forse un tantino complicata la missione finale di ogni squadra di calcio: segnare. Nel complesso, comunque, ci troviamo dinnanzi al solito, splendido, PES (ora eFootball PES 2020) di sempre, sorretto da un gameplay lento e ragionato, in cui la creazione dell’azione appare molto realistica e credibile, mossa da una rete di passaggi che si legano a doppio filo alla capacità di crearsi spazi, sfruttando anche i movimenti continui e intelligenti dei compagni di squadra.
Calcio spettacolo
Uno dei tratti caratteristici del calcistico Konami, specialmente negli ultimi anni, è la resa in campo dei giocatori e delle loro squadra di appartenenza. Giocare con il Barcellona di Messi o con la Juventus di Ronaldo può offrire un’esperienza ludica sempre diversa. Quest’anno, però, tale feature sembrerebbe aver subito un leggero ridimensionamento. Dopo aver provato tutti i tredici team presenti nella demo, infatti, la sensazione è quella che non ci sia più quella forte differenziazione tra un team e l’altro. Soprattutto con le squadre più blasonate, non ci è sembrato di vedere stili di gioco così tanto differenti, con moduli e filosofie eccessivamente anonime e simili tra di loro. Discorso diverso per i giocatori: grazie anche alla nuova meccanica, definita Inspire, i giocatori si comportano in modo molto realistico in campo, rispecchiando discretamente la propria controparte reale. Se nel complesso tutto sembra funzionare più che bene, ci sentiamo in dovere di muovere una forte critica. I calci piazzati sono ancora troppo basilari e difficili da digerire, specialmente i rigori, e offrono una concezione eccessivamente vetusta del gioco del calcio su console.
Il primo contatto con eFootball PES 2020 è molto più che positivo. Graficamente e sul piano del gameplay, la nuova iterazione del calcio secondo KONAMI ci è sembrata quasi inattaccabile, spinta da una resa grafica straordinaria e da uno stile di gioco realistico e molto credibile, ha saputo conquistarci durante questa breve prova e, sinceramente, non vediamo l’ora di provare il gioco completo. Anche sul fronte della animazioni, i ragazzi nipponici hanno saputo impreziosire a dovere una formula già vincente, le cui fortune sembrano destinate ad aumentare, grazie anche ad un ottimo lavoro svolto sul fronte dell’IA dei portieri e degli arbitri, ora più precisi e credibili. Peccato per i soliti problemi alla fase difensiva e alla scarsa personalizzazione dei team, che risultano ora meno diversificati gli uni con gli altri. Complessivamente, comunque, ci sentiamo molto soddisfatti per quanto abbiamo avuto modo di provare. Per un responso definitivo, vi rimandiamo a settembre, quando il nuovo capitolo della saga calcistica di KONAMI arriverà sugli scaffali. eFootball PES 2020 è atteso per il prossimo 10 settembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One.