E3 2018: Total War Three Kingdoms – Anteprima
La Cina risplende in Total War: Three Kingdoms, l’ennesimo capitolo dello strategico del nostro cuore che ci ha portati ovunque e in tutte le epoche. Dopo Roma, il Medioevo, il Giappone feudale (e post-feudale), le invasioni barbariche e le terre fantasiose di Warhammer, Creative Assembly ci porta nell’Impero Cinese a quel tempo in cui esso rischiava di estinguersi per sempre, in preda alle lotte dei generali e dei governatori regionali.
Se volete approfondire questo interessantissimo periodo storico, qui trovate la prima puntata di una serie di editoriali in grado di fornirvi una infarinatura generale sull’argomento.
La prima cosa che salta agli occhi è la differente modalità di intendere il generale e i luogotenenti. Si tratta di una feature non presente in nessun altro Total War e che, a detta degli sviluppatori, incontra di più e meglio la fedeltà storica alla reale organizzazione degli eserciti cinesi di quel tempo. In sostanza oltre ad avere il solito generale avremo anche dei tenenti.
Tutte e due le figure potranno ingaggiare duelli con le loro controparti nemiche favorendo o sfavorendo, a seconda dell’esito, l’andamento della battaglia. Il ritorno di Creative Assembly all’interno della Storia e l’allontanamento dalle atmosfere fantasy poco credibili di Total War: Warhammer e Total War: Warhammer 2 faranno contenti quanti auspicavano un ritorno alla verità storica, un ritorno che in questo caso sembrerebbe essere totale, completo e definitivo.
Oltre alle poche informazioni che vi abbiamo fornito fino ad adesso dobbiamo segnalarvi che Total War: Three Kingdoms presenta anche delle caratteristiche peculiari che in prima istanza lo differenziano dai predecessori e al tempo stesso risultano essere fedeli alla realtà storica della Cina del III secolo d.C., prima fra tutte la massima attenzione che andrà posta nel reclutamento dei nostri generali i quali avranno molte differenti caratteristiche e non tutti saranno tagliati per il combattimento corpo a corpo.
Alcuni di essi, infatti, saranno dei fini strateghi e avranno delle abilità e delle tattiche uniche da poter utilizzare sul campo di battaglia. Ogni generale e tenente avrà anche una sua personale cerchia di unità reclutabili oltre a quelle fornite, come al solito dagli edifici.
In questo nuovo capitolo firmato Total War farà anche la sua comparsa una caratteristica che con tutta probabilità non vedremo nei prossimi (a meno che non siano ambientati in Cina anch’essi). Si tratta di due modalità di gioco differenti: una più realistica e una più fantasiosa basata sul classico cinese di Luo Guanzhong “Il Romanzo dei Tre Regni” (in cinese Sanguo Yanyi 三国演义). Nella seconda gli eroi e i generali saranno di dimensioni leggermente più grandi rispetto alle truppe e invece di essere inseriti all’interno di una unità la comanderanno dall’esterno e resteranno in disparte a meno che non decideremo di farli intervenire in prima persona.
Ottimo anche il lavoro fatto sull’architettura delle città cinesi, veri e propri labirinti creati a posta per incanalare i nemici in determinate direzioni e trappole.
La grafica, da quel che abbiamo potuto vedere è migliorata e si è “ammorbidita” in molti aspetti ma vedremo come si comporterà la fisica visto che gli sviluppatori hanno detto che questa volta tutto potrà essere distrutto. Più di tutto vedremo come le unità interagiranno con gli ambienti, cioè se finalmente torneranno a saltare le staccionate come in Empire: Total War o se ancora una volta le attraverseranno.
Dopo averci le messo le mani sopra (per pochissimo) dobbiamo dire di non essere affatto fiduciosi sotto questo aspetto. Non ancora trapelata invece la mappa ma siamo sicuri che sarà super massiva dato che a quel tempo la Cina si apprestava a diventare davvero enorme e gli spazi che gli eserciti percorrevano erano vastissimi. Una infinità di città e cittadine riempivano ogni angolo dell’Impero e una infinità di regioni componevano come un mosaico la più grande civiltà che l’Asia abbia mai visto.
Insomma: di carne al fuoco ce n’è davvero tanta per un titolo che dovrà riportare la serie a “casa”, cioè sulla Terra e sopratutto nella “realtà”. Intanto però quei bricconi di Creative Assembly hanno già fatto il primo scherzetto: per Total War: Three Kingdoms si è passati dall’autunno 2018, per il rilascio finale, alla primavera 2019, così, senza pensare che c’è anche l’inverno di mezzo. Grazie, aspetteremo.