E3 2018: Overkill’s The Walking Dead – Provato
Il tema zombie è sempre stato al centro di moltissimi film e libri, ma non bisogna tralasciare i videogiochi, settore stracolmo (forse troppo) di produzioni che basano tutto sull’apocalisse zombie. Uno degli ultimi titoli annunciati che trattano questo tema è Overkill’s The Walking Dead, che dal nome ricorda moltissimo la nota Serie TV, e che dopo i vari trailer in CGI ha catturato l’attenzione di moltissimi fan del genere. Noi, durante l’E3 2018, abbiamo avuto la possibilità di incontrare gli sviluppatori e provare sulla nostra pelle il lavoro fatto da Overkill Software.
Overkill’s The Walking Dead, prima della pubblicazione del primo gameplay durante il PC Gaming Show di Los Angeles, non ci aveva ancora mostrato nulla del gameplay o dei vari sistemi che regolano il gioco. Prima di arrivare al booth per la prova avevamo infatti tantissime domande da fare agli sviluppatori, che hanno ricevuto risposta già solo dopo il test, raccontandoci ogni aspetto del gameplay e delle cose che dovremo fare nel mondo creato da Overkill.
Il gioco basa tutto su uno stile survival cooperativo: dovrete infatti giocare con i vostri amici per progredire nella storia e allo stesso tempo sopravvivere all’incessante presenza dei non morti. La nostra prova è iniziata nel bel mezzo di una missione che ci richiedeva di salvare una famiglia localizzata in una delle case presenti; siamo quindi partiti per l’esplorazione delle varie case, uccidendo zombie, evitando le tante trappole, raccogliendo munizioni e oggetti utili. Importante la componente stealth: nella porzione superiore dello schermo uno degli elementi dell’HUD ci mostrerà in tempo reale un indicatore di rumore che se riempito comporterà l’arrivo di numerose orde di zombie, che vi garantiamo essere particolarmente difficili da gestire. Durante le nostre missioni, come in ogni scenario colmo di zombie, potremo incontrare anche degli esseri umani ostili che vorranno ucciderci, quindi sarà nostra premura evitare gli scontri oppure attaccare questi gruppi di nemici per rubare loro armi e munizioni.
Per proseguire nelle varie missioni ci verrà spesso richiesto di attivare generatori, ad esempio per l’apertura di cancelli. Ogni generatore richiederà rifornimenti di carburante e condensatori per funzionare, i quali saranno ottenibili dalle varie case che esploreremo durante la nostra avventura. Sarà quindi importante il fattore comunicazione con gli altri membri del gruppo per raccogliere il prima possibile tutti gli oggetti senza attirare troppo l’attenzione, infatti gli sviluppatori ci hanno consigliato di evitare scontri inutili con gli zombi vista la loro tendenza nell’attirare orde molto più pericolose che potrebbero compromettere l’esito della missione stessa.
Il gameplay di Overkill’s The Walking Dead non si discosta molto da quelli che sono gli standard degli FPS moderni. Avremo a disposizione un’arma primaria, una secondaria, un’arma per il corpo a corpo e alcuni oggetti lanciabili come ad esempio granate e fumogeni. Nel complesso il feeling si è rivelato buono: il sistema di mira e il feed dei colpi funzionano bene, e risultano anche abbastanza appaganti quando si fanno degli headshot. Trattandosi di un survival, dovremo fare molta attenzione anche all’utilizzo delle munizioni, che saranno particolarmente limitate e rare da trovare. Nella maggior parte dei casi è quindi consigliabile l’utilizzo dell’ascia, la quale permette di uccidere in modo abbastanza semplice e silenzioso i non morti, limitando l’uso delle armi da fuoco o della balestra solo alle situazioni più difficili.
Il sistema di morti e respawn funziona come in molti altri survival cooperativi: prima della morte del giocatore ci verrà data una possibilità di rianimazione entro un determinato lasso di tempo prima che esso muoia del tutto. In caso di morte del giocatore verrà attivato un tempo di respawn di circa due minuti, prima del quale il giocatore non potrà rientrare in gioco ad aiutare i compagni. Ci è stato quindi consigliato, nel caso in cui ci trovassimo da soli in una situazione particolarmente difficile, di rinunciare ai compagni e scappar, in quanto, una volta raggiunto il checkpoint successivo in una zona sicura, il tempo di respawn verrà automaticamente azzerato, permettendo ai nostri compagni di rientrare in azione.
Dal punto di vista grafico, dopo i vari trailer “spaccamascella”, ci aspettavamo qualcosa di più, anche se al netto di qualche problema di animazione e collisione il tutto risulta comunque piacevole da guardare. La nostra prova si basa sulla versione PC, di conseguenza abbiamo visto le potenzialità massime che attualmente questo gioco può raggiungere e a questo punto speriamo che su console venga comunque mantenuto un livello quantomeno simile a questa versione. Se la qualità grafica è buona ma non eccellente, il lato tecnico è sicuramente migliore: la gestione dei tanti zombi a schermo viene effettuata in maniera ottimale e senza il minimo segno di cedimento.
Overkill’s The Walking Dead sicuramente per adesso non eccelle, ma propone una formula che verrà sicuramente apprezzata dai fan del survival cooperativo. Il gameplay ci è sembrato abbastanza avvincente e divertente con i compagni di squadra, grazie ai quali siamo riusciti ad organizzare sessioni di looting in case diverse e allo stesso tempo a coordinare uccisioni stealth contro piccoli gruppi di zombie. C’è sicuramente ancora qualcosa da rifinire dal punto di vista grafico, dati i vari bug e glitch che abbiamo notato durante la nostra prova, mentre se dobbiamo parlare di poligoni e texture non possiamo lamentarci, anche se ci aspettavamo sicuramente qualcosa in più.