E3 2018: Ghost of Tsushima – Anteprima

Dopo la straordinaria esperienza con la serie di inFamous, i ragazzi diSucker Punch tornano con Ghost of Tsushima, IP totalmente nuova che abbiamo avuto modo di ammirare a questo E3 sia in occasione della conferenza di Sony che durante un appuntamento a porte chiuse con Chris Zimmerman, uno dei fondatori dello studio di Bellevue, che ci ha illustrato alcuni dettagli aggiuntivi del titolo e risposto alle nostre domande.

Ghost of Tsushima

Il nome del titolo è direttamente collegato con il setting della storia ambientata nel Giappone del XIII secolo, un periodo storico poco conosciuto dagli occidentali, che tuttavia ha inciso non poco nella storia della civiltà giapponese. Saremo calati nel bel mezzo della guerra di invasione mongola che ha visto come terreno decisivo, appunto, l’isola di Tsushima situata a metà strada tra il Giappone e la Corea, da dove le truppe di Kublai Khan tentarono di invadere l’isola del Sol Levante.

Protagonista del gioco è Jin Sakai, un samurai con il compito di fare tutto il necessario per arrestare l’invasione dei mongoli e aiutare la popolazione dell’isola. Gli sviluppatori ci hanno spiegato che nonostante Jin abbia nobili origini e sia stato addestrato a uno stile di combattimento “pulito”, sarà costretto dalle circostanze estreme a imparare e utilizzare anche espedienti meno cavallereschi.

Ghost of Tsushima

Zimmerman ha confermato che avremo a che fare con un open world molto vasto, per la precisione è stato affermato che al livello di proporzioni si tratta del progetto più ambizioso di Sucker Punch. Già durante il trailer abbiamo avuto un assaggio non solo dell’ampiezza del panorama, ma della straordinaria cura ai dettagli e l’incantevole direzione artistica dell’ambientazione. La potenza dei paesaggi lascia ben presto posto a una crudezza visiva dei combattimenti. Il co-fondatore dello studio ci ha detto che i tre elementi centrali della ricerca estetica di Ghost of Tsushima sono “fango, sangue e acciaio“.

Per quanto riguarda gli scontri con i mongoli sarà possibile in alcune occasioni, ma non tutte, eliminare un avversario col primo fendente. Per il resto il combat system ci è sembrato molto standard, senza particolari sorprese o virtuosismi, con le tipiche azioni di parata, deviazione dei colpi e contrattacchi; dinamiche di combattimento simili a quelle già viste in Assassin’s Creed per capirci, che speriamo vengano approfondite e raffinate nel corso dello sviluppo.

C’è da considerare che il titolo non punta a un’azione mirabolante, ma vuole riprodurre realisticamente delle situazioni di duelli all’arma bianca medievali, quindi in ogni caso non è ragionevole aspettarsi effetti speciali o tecniche eccessivamente acrobatiche.

Ghost of Tsushima

La missione di Jin nella demo provata consisteva nel liberare un monaco preso prigioniero dagli invasori; una personalità importante per trascinare gli abitanti dell’isola e spingerli a resistere all’attacco mongolo. In questa impresa sarà affiancata da Masako, una donna guerriera del posto.

Nell’avanzare verso il tempio in cui il monaco è tenuto prigioniero, abbiamo visto che Jin potrà ricorrere a un approccio stealth, nascondendosi e colpendo alle spalle, ma anche arrampicandosi sull’edificio grazie a un rampino per poi piombare sulle guardie all’interno. Gli sviluppatori hanno precisato che tali tecniche saranno sbloccate durante l’avventura unitariamente all’evoluzione dello stile di combattimento di Jin in quello che sembrerebbe essere un ibrido samurai – ninja.

Dopo esserci liberati di tutti gli avversari, Jin deve infine fronteggiare l’alleata Masako, che intende invece uccidere il monaco dato che per colpa sua la famiglia della donna è stata decimata. Questa è solo una delle situazioni che ci mostra come la guerra abbia esasperato tutto, persino i rapporti tra alleati. Allo scontro mano a mano che segue viene dedicato un cambio di prospettiva e un taglio artistico decisamente impressionanti, regalandoci uno scorcio in movimento degno della migliore epica giapponese.

Ghost of Tsushima

Nonostante Sucker Punch sia un team occidentale, il lavoro svolto per Ghost of Tsushima rivela una genuina passione per la terra del Sol Levante e la sua storia. Gli sviluppatori ci hanno confermato che la storia sarà sì tinteggiata di spiritualità autoctona, ma rimarrà sostanzialmente una storia di uomini e donne in quello specifico periodo storico; quindi anche se non sarà una riproduzione storiografica fedele e verosimilmente si prenderà diverse licenze poetiche, non ci troveremo ad affrontare bestie mitologiche o divinità.

Ghost of Tsushima


Il concept di gioco sembra puntare al racconto di un’umanità portata al limite dalla guerra, ma anche al racconto implicito di un paese (o almeno una sua parte) in tutta la sua gloria visiva con i suoi scorci mozzafiato. Il sistema di combattimento per ora ci ha lasciato abbastanza neutri, ma troviamo interessante la possibilità di un protagonista che sa essere sia un fiero samurai che un astuto assassino. Vedremo nei prossimi mesi se l’evoluzione del combat system renderà Jin più simile a un Talion di Mordor o meno. Per ora sappiamo che Ghost of Tsushima è decisamente uno dei titoli più interessanti su cui Sony sta puntando per il futuro, che speriamo sia il più prossimo possibile. Purtroppo al momento non è stata rivelata una data di uscita nemmeno vaga, quindi non ci resta che aspettare e attenderne gli sviluppi.

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