E3 2018: A Plague Tale: Innocence – Anteprima

Tra i vari appuntamenti durante il nostro E3 di Los Angeles abbiamo avuto modo di provare A Plague Tale: Innocence, titolo della line up di Focus Home Interactive sviluppato da Asobo Studio, che ci ha colpito sia a livello estetico sia a livello tecnico.

A Plague Tale: Innocence

Ambientato nella Francia del XIV secolo, A Plague Tale: Innocence vedrà due giovani fratelli, Amicia e Hugo, affrontare numerosi pericoli per raggiungere la salvezza in un periodo contrassegnato da guerre ma soprattutto in un periodo in cui una terribile piaga: l’orda di ratti famelici considerati (ormai erroneamente visto un recente studio) alla base della Peste Nera, sta infestando il territorio d’oltralpe. In questo contesto Amicia però sembra giocare un ruolo fondamentale grazie alle sue doti straordinariamente eccelse nell’alchimia. La resa non solo grafica del setting è veramente affascinante (l’orda di ratti famelici fa sorridere ma vi assicuriamo che è stata resa in maniera davvero inquietante): i colori freddi dei campi di battaglia, ma anche le luci calde delle città avvolgono il giocatore in un immaginario che crea un connubio di sensazioni altalenanti tra l’opprimente e il mistico.

Al fascino dell’ambientazione si unisce però anche l’ottima resa del gameplay che nella nostra prova hands-off si è dimostrato molto interessante e unico nel suo genere. A Plague Tale: Innocence è un action adventure in terza persona in cui controlleremo Amicia; la sua giovane età e la sua incapacità di brandire un’arma (stiamo parlando infatti di una situazione reale in cui una ragazzina adolescente non può impugnare uno spadone medievale o tendere un arco) permettono al giocatore di utilizzare solo le sue capacità alchemiche e gli oggetti craftati con i materiali recuperati in giro per le mappe. Il gioco non sarà open world ma presenterà delle macro mappe esplorabili con diversi bivi; ognuna di queste mappe conterrà al suo interno diversi enigmi ambientali e numerosi nemici che saranno eliminabili anche in maniera stealth (il gioco vorrebbe si agisse così).

A Plague Tale: Innocence

Due ulteriori aspetti da tenere in considerazione saranno la gestione del fratellino Hugo e gli incontri coi ratti. Per quanto riguarda Hugo, esso andrà sempre accompagnato e non andrà mai lasciato da solo al buio, pena la sua fuga dopo pochi minuti per la paura e la comparsa della scritta Game Over. Alcuni enigmi però richiederanno di essere svolti da soli, fondamentale dunque sarà la rapidità e il rilascio del fratello in un luogo nascosto e illuminato.

Per quanto riguarda i ratti invece, essi saranno il  vostro principale nemico e per sfuggire alla loro voracità dovrete per forza camminare in zone illuminate e/o prive di ratti, spesso dunque l’illuminazione dovrete crearla voi con torce o con le vostre abilità da alchimista diradando così l’orda di ratti. Attenzione però, come quel saggio ci insegna: “il nemico del mio nemico è mio amico” e così togliere la luce in certe situazioni può risultare un modo per eliminare in fretta ostacoli altresì insormontabili.

A Plague Tale: Innocence


A Plague Tale: Innocence è stata una piacevolissima sorpresa: tecnicamente sorprendente ed esteticamente affascinante ha supportato questo suo fascino con un gameplay unico e singolare che sicuramente si rende riconoscibile. La sua forte impronta narrativa andrà quindi supportata con scelte di game design che ad oggi non vi è stato modo di analizzare, al netto dunque di alcuni dubbi sulla varietà di approcci possibili dovuti all’assenza di vere e proprie armi ci sentiamo di dire che il titolo Focus è stato uno dei più interessanti presentati. Il gioco uscirà nel 2019 per PC, PlayStation 4 e Xbox One.

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