E3 2017: Spider-Man – Anteprima
Negli ultimi tempi sempre più personaggi nati dalle matite e dalle menti di grandi fumettisti stanno trovando spazio nel mondo della pellicola e in quello videoludico. Spider-Man, o Uomo Ragno che dir si voglia, icona della famosa Marvel è una delle figure che ha goduto di una quantità considerevole di tali trasposizioni, a volte molto criticate.
Proprio durante l’E3 2017 è stato svelato un trailer di gameplay del prossimo titolo dedicato al nostro amichevole Spider-Man di quartiere: finalmente si intravede l’arrosto, dopo un po’ di fumo.
Peter ritorna sugli schermi e su PlayStation 4 con un nuovo look, un nuovo costume, pronto a regolare i conti con i brutti ceffi che minacciano la sicurezza della Grande Mela. Nel trailer lo vediamo addirittura tentare di fermare i Demoni Interiori di Mr. Negativo mentre si appropriano del territorio degli uomini dello zar del crimine, Kingpin.
La sequenza di gioco mostrata non è lunghissima ma lascia intendere come verranno sviluppati svariati elementi di gameplay fra i quali il combattimento, molto simile al quello della serie Batman Arkham. Non è difficile notare le somiglianze sia nelle fasi stealth del gioco che in quelle più movimentate. Inutile precisare che i lancia-ragnatele avranno un ruolo cruciale nell’economia degli scontri: per compiere azioni particolari, quali lanciare ragnatele trappola o accecare gli avversari temporaneamente, pare ci sia un cooldown, quindi si dovrà imparare a gestirle nel miglior modo possibile. Ovviamente non verranno usate soltanto all’interno degli scontri ma anche per sfruttare gli elementi ambientali (il gancio sui nemici) e, chiaramente, per spostarsi rapidamente e volteggiare fra i grattacieli così come negli spazi più stretti.
Altro potere caratteristico del Tessiragnatele è il Senso di Ragno: nell’incarnazione videoludica di Insomniac viene reso il classico effetto visivo attorno al capo del Nostro, che ci avvertirà degli attacchi imminenti in modo da schivarli (con tanto di slow motion) o contrattaccare.
Quello mostrato fin’ora sembra essere una buona base per un titolo promettente, anche se non scevro da qualche punto interrogativo. Le perplessità sorgono soprattutto dal fatto che alcune sezioni del gameplay sono scriptate: favoriscono sicuramente la spettacolarità – innegabile – del gioco, ma d’altro canto limitano l’interazione. Ovviamente si parla soltanto di una decina di minuti estrapolati da una singola missione e, di conseguenza, non vale la pena bagnarsi prima che piova ma ci sembra comunque lecito fare alcune supposizioni. A proposito di quest’argomento c’è da dire però che Intihar, direttore creativo di Insomniac Games, ha puntualizzato che i QTE non saranno poi così numerosi ma verranno inseriti soltanto per rimarcare alcune scene all’interno delle missioni.
Proprio a proposito delle missioni, dovrebbero essere disponibili anche quelle secondarie, cosa che rimarca la già grande possibilità che il gioco sia open world.
Insomniac ha più volte parlato di come non voglia incentrare l’intero gioco sulla figura di Spider-Man o su quella di Peter Parker ma, sul loro dualismo, mostrare sia il lato eroico di Spidey che quello umano di Peter: classico aspetto chiave dei supereroi mascherati. Nel titolo di Insomniac, Peter veste la maschera di Spidey già da 8 anni e di conseguenza non sarà di certo un eroe alle prime armi ma non per questo sarà invulnerabile o senza paura. Infatti una delle caratteristiche principali di Spider-Man è proprio quella di fare battute e scherzare per stemperare la tensione ed accantonare i timori.
Il titolo quindi non si limiterà all’azione, alle scazzottate e agli spettacolari volteggi acrobatici del Tessiragnatele, ma mostrerà anche il suo lato umano, la sua vulnerabilità, facilitando così i giocatori ad entrare in empatia con il personaggio.
Le premesse per fare molto bene ci sono: Insomniac e Marvel si stanno prodigando per offrire una delle migliori esperienze videoludiche dedicate a Spider-Man, curandolo a 360°. A meno di strafalcioni quindi, prepariamoci a volteggiare per New York, col sorriso fra le labbra ma non prima del 2018.
