Dying Light – Multiplayer Hands On

Dopo aver lasciato il brand Dead Island a terzi, Techland si è concentrata sulla vera evoluzione del suo gioco di zombie open world, Dying Light. L’avevamo scoperto all’E3 2013 e successivamente provato in single player all’E3 2014, ma mancava ancora qualcosa: il multiplayer.

A colmare questa lacuna ci ha pensato l’ultima Gamescom. Scoprite con noi come, in questo nostro hands on.

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Facciamo una premessa: se avete letto i nostri precedenti articoli, saprete che Dying Light pone molta attenzione non solo sull’interattività degli ambienti, dando la possibilità di arrampicarsi quasi ovunque, ma anche sulla dinamicità. Ci riferiamo al ciclo giorno e notte, che cambia drasticamente il gameplay durante le ore buie, a causa dell’arrivo di un particolare tipo di zombie, i cosiddetti nighthunter, estremamente brutali e in grado di eliminare il giocatore in un solo colpo. È chiaro pertanto che la cooperazione divenga un elemento chiave per la sopravvivenza, specialmente quando i nighthunter sono controllati da altri giocatori, come abbiamo avuto modo di scoprire nella seconda metà della prova.

Ma andiamo con ordine: la partita è iniziata con una missione all’interno di un edificio, in cui occorreva piazzare una bomba. Insieme a un altro giocatore (ma ricordiamo che la coop ne permette fino a quattro) siamo andati avanti di stanza in stanza svuotandola dai non-morti. Questo ci ha permesso di prendere nuovamente atto della fluidità del combattimento, ma la cosa più interessante è stato scoprire le sfide: in presenza di più giocatori nella stessa missione, il sistema propone delle competizioni tra i medesimi, generandole casualmente – ad esempio, può proporre di dover eliminare più zombie possibile entro un tempo limite, o di gareggiare a chi arriva prima alla meta. L’unica condizione è che entrambi accettino la sfida, e non c’è nessun bonus o malus per vincitori e perdenti, se non il piacere della vittoria.

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Completata la missione, ci siamo ritrovati a campo aperto, liberi di andare dove volevamo ma con l’obbiettivo di raggiungere un rifugio. C’è un problema: incombe la notte e non c’è verso di arrivare al rifugio prima. Sorge un problema consequenziale: arrivano i nighthunter. Problema ancora più grosso: c’è un nighthunter controllato da un giocatore.

Analogamente a quanto avviene in Demon’s Souls e seguiti, durante la notte un giocatore può invadere la partita di un altro entrando come nighthunter. A differenza delle sfide, i giocatori invasi non possono rifiutare, e vengono forzati a una sequenza di gioco in cui devono distruggere i “focolai”. Questi “focolai” sono essenzialmente dei bozzoli che avvolgono i normali zombie trasformandoli in cacciatori, ed eliminandoli impediscono che il giocatore nighthunter possa continuare a rinascere ogni volta che viene ucciso – sempre che non sia lui a uccidere gli umani. È infatti molto resistente, veloce, agile e ha un attacco che uccide instantaneamente, e l’unica cosa in grado di frenarlo è usare su di lui una luce ultravioletta per indebolirlo.

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Lo scontro si è rivelato molto estenuante, e abbiamo il sospetto che la persona che controllava lo zombie speciale si sia anche trattenuta (dopotutto, era uno degli sviluppatori), ma dividendoci tra chi lo teneva sott’occhio e chi abbatteva i bozzoli abbiamo prevalso, e siamo potuti tornare al rifugio in tranquillità.

Detto questo, la prova è conclusa, e abbiamo avuto modo di fare qualche domanda, scoprendo che è possibile controllare le invasioni, stabilendo di permetterla solo agli amici piuttosto che a tutti, oppure di non consentirle affatto. Poi, è emerso come il nighthunter rappresenti una classe a sé stante, con un suo sistema di sviluppo e varie abilità che vengono mantenute nel tempo. Infine, la riconferma di quanto avevamo già saputo all’E3: solo chi preordina il gioco potrà essere invasore.

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La modalità cooperativa di Dying Light è convincente, poiché sull’efficacia comprovata di Dead Island, aggiungendo maggiore personalità, ovvero l’invasione da parte di altri giocatori come nighthunter. Siamo però in disappunto nell’apprendere che gli sviluppatori abbiano consentito questa scelta solo a chi preordina il gioco, e per il momento non c’è nessun piano di inserirlo in futuro come DLC separato.

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