Dragon’s Dogma II PROVATO il nuovo titolo Capcom
Al TGS 2023 abbiamo finalmente avuto modo di provare Dragon's Dogma II! Vediamo come si è comportato l'atteso titolo Capcom.
Dragon’s Dogma II PROVATO: Il primo Dragon’s Dogma, insieme alla sua gigantesca espansione, Dark Arisen, è uno stato di quei titoli in grado di rimanere nel cuore dei giocatori, nonostante i suoi innegabili difetti e imperfezioni. A 10 anni di distanza abbiamo avuto modo di provare il suo sequel, Dragon’s Dogma II, in una cornice d’eccezione: Il Tokyo Game Show 2023.
Riuscirà l’attesissimo titolo Capcom nel difficile compito di limare i difetti del predecessore senza sacrificarne la magica atmosfera e il continuo senso di scoperta che l’ha contraddistinto? Scopriamolo nella nostra anteprima di Dragon’s Dogma II.
Dragon’s Dogma II PROVATO | La scelta della classe
La nostra esperienza con Dragon’s Dogma II si è aperta con la scelta della classe tra tre disponibili, Ladro, Combattente e Arciere, sebbene sia già stata confermata l’esistenza di altre tre classi, Mago, Arcier-mago e Spadaccino Mistico, che purtroppo non abbiamo avuto modo di provare.
Ogni classe ha abilità specifiche e limitazioni in termini di equipaggiamento utilizzabile, il che si riflette in una chiara distinzione tra punti di forza e debolezza che spinge il giocatore ad un approccio più ragionato e strategico alle situazioni che pongono l’attuale classe del personaggio in una situazione di svantaggio.
Ad esempio il Combattente è specializzato nel combattimento corpo a corpo ed è inoltre in grado di utilizzare il proprio scudo per proteggere sé stesso e gli altri membri del party da attacchi nemici, ma si trova in difficoltà contro nemici volanti o attacchi abbastanza potenti da rendere inutile il suo blocco.
Il Ladro al contrario compensa le minori opzioni difensive con la capacità di muoversi più rapidamente e schivare gli attacchi, mentre l’Arciere è ovviamente specializzato nel combattimento a distanza ed è in grado di colpire accuratamente i bersagli volanti e i punti deboli di nemici di grandi dimensioni.
Come già avveniva in Dragon’s Dogma, la conoscenza delle caratteristiche del nemico che stiamo affrontando e delle capacità e debolezze del nostro party dunque sarà fondamentale per uscire vincitori dagli scontri più complessi, ad esempio sfruttando al meglio oggetti consumabili per lanciare incantesimi elementali pur controllando una classe incapace di utilizzarli.
Solo, ma non troppo
In Dragon’s Dogma II impersoneremo l’Arisen ma saremo accompagnati, come da tradizione, dalle Pedine, personaggi controllati dall’IA che andranno a completare il nostro party, coprendo così le debolezze della nostra classe.
A tal proposito, le pedine potranno essere appartenere a qualsiasi classe “base” escluse quindi quelle ibride (Arcier-mago e Spadaccino Mistico, rispettivamente “fusioni” di Arciere e Mago e Combattente e Mago) che sono invece esclusive dell’Arisen. Avremo a disposizione una Pedina principale, creata da noi, e altre due che invece saranno prese in prestito da altri giocatori.
Ci è stato inoltre detto che l’IA delle Pedine è stata oggetto di un lungo lavoro di ottimizzazione, non solo per quanto riguarda le decisioni che esse prendono in fase di combattimento, come lanciare un incantesimo curativo al momento giusto, o indietreggiare quando le cose si mettono male, ma anche per quelle legate alle missioni o all’esplorazione.
Le Pedine potrebbero condurci verso luoghi di interesse, come forzieri o addirittura missioni, a patto che la Pedina stessa abbia le necessarie conoscenze. Per esempio una Pedina principale di un giocatore che abbia già completato una determinata missione nella propria partita, potrebbe, una volta aggiunta al nostro party, darci consigli su come completare quella missione, o sui punti deboli di un nemico che abbia già affrontato.
Un vasto mondo ci aspetta
La mappa di Dragon’s Dogma II è veramente grande, sebbene l’area visitabile durante il nostro provato fosse limitata. Sarà interessante capire quanto essa sia effettivamente “viva”, ma le prime sensazioni sono decisamente positive, specialmente per quanto riguarda i mostri.
Come nel primo Dragon’s Dogma infatti il combattimento, ma forse ancora di più la ricerca di mostri di grandi dimensioni è pare integrante dell’esperienza di gioco. Durante la nostra prova abbiamo avuto modo di chiedere più informazioni a riguardo.
I mostri in questione avranno infatti abitudini logiche e sensate e si troveranno in aree diverse sulla base di vari fattori quali il momento della giornata, e sebbene questa funzionalità fosse presente anche nel primo capitolo, siamo stati rassicurati riguardo i miglioramenti apportati e la centralità nell’esperienza di gioco.
Potremmo inoltre aggrapparci ai mostri di grandi dimensioni e scalarne i corpo, allo scopo di raggiugere punti deboli da attaccare, oppure, ad esempio, colpire ripetutamente alle gambe un nemico per farlo cadere e facilitarci il compito.
Conclusione
In conclusione la nostra esperienza con Dragon’s Dogma II è stata più che positiva, l’attesissimo titolo Capcom ha dimostrato di avere ben chiari i difetti del primo capitolo così come i suoi innegabili pregi, e sembra indubbiamente essere sulla strada giusta, come era già parso nel corso della nostra anteprima di qualche mese fa.
Uno dei pochi dubbi rimasti riguarda la qualità delle missioni secondarie, sulle quali però gli sviluppatori affermano di aver lavorato molto. In attesa di ulteriori informazioni che sicuramente arriveranno con l’avvicinarsi del lancio, non possiamo che darvi appuntamento ai prossimi mesi.