Dragon Quest Heroes – Hands On
Dragon Quest è, storicamente, la serie JRPG più popolare in Giappone che a oggi vanta ben dieci capitoli principali (con un undicesimo in sviluppo) e una sfilza innumerevoli di spin-off. Dragon Quest Heroes è uno di questi, frutto della collaborazione tra Square-Enix e Omega Force, gli autori del genere musou e di giochi come Dinasty Warriors. Il titolo è già uscito nel Sol Levante lo scorso febbraio 2015 (il quale sta già aspettando l’arrivo di un secondo capitolo previsto per il 2016) mentre da noi arriverà il prossimo 16 ottobre 2015 con il nome di Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male, in esclusiva Playstation 3 e Playstation 4. Negli uffici di Koch Media, siamo riusciti a mettere le mani, per tre ore abbondanti, su un codice completo (e già localizzato in italiano) del gioco e qui di seguito vi riportiamo quello che abbiamo appreso.
La storia segue le vicende di due eroi: Aurora e Lucyus, entrambi capitani della guardia reale nella città di Arba. Durante un giorno di festa, accade l’improbabile: a causa di un’energia oscura, tutti i mostri della città si rivoltano contro gli esseri umani, nonostante storicamente abbiano sempre convissuto in pace e nel quieto vivere. Aurora e Lucyus dovranno quindi proteggere la città e partire per un pericoloso viaggio alla ricerca del mistero che si cela dietro questo pericoloso evento.
Come già accennato in precedenza, si tratta di un gioco musou, ovvero un hack & slash il cui obiettivo è affrontare orde di nemici menando fendenti a destra e a sinistra. Dragon Quest Heroes, in compenso, si rivela essere un prodotto più curato e leggermente più caratteristico, che si avvicina a quanto già fatto con il buon Hyrule Warriors con i personaggi di Zelda. Innanzitutto, la componente RPG è presente in maniera massiccia e ha un certo peso nel gioco, visto che ammazzando i mostri si potrà salire di livello e apprendere punti abilità necessari a personalizzare uno dei tanti guerrieri che avremo a disposizione. Oltre ad Aurora e Lucyus, infatti, avremo una squadra di combattenti da poter schierare in battaglia (fino ad un massimo di quattro), molti di questi vengono da diversi capitoli dell’universo di Dragon Quest come Alena e Maya da DQIV, Bianca da DQV, Jessica e Yangus di DQVIII e tanti altri ancora.
I combattimenti sono piuttosto semplici: abbiamo due tasti per l’attacco(veloce-debole e lento-forte) da alternare per creare diverse combo, uno per il salto, uno per la parata, uno per la schivata e un tasto per il colpo della tensione, una mossa particolarmente potente capace di spazzare via tutti i nemici presenti su schermo, eseguibile solamente riempita l’apposita barra della tensione. C’è infine un tasto che permette di richiamare, a seconda del personaggio, diverse magie o tecniche basate essenzialmente su danni elementali, utile per indebolire determinati tipi di nemici o boss.
Ogni personaggio ha stili di lotta e mosse differenti, adattabili a ogni situazione e personalizzabili attraverso lo sviluppo delle caratteristiche o tramite l’equipaggiamento che troveremo a disposizione dai diversi negozianti che incontreremo nei vari hub del gioco.
Gli hub, ovvero quelle locazioni di intermezzo tra una missione e l’altra, sono i luoghi ideale dove preparare il proprio party, facendo acquisti e dedicandosi anche alle diverse attività secondarie, come le missioni opzionali e l’alchimia, ovvero la possibilità di creare e/o migliorare accessori combinando i vari oggetti che i mostri ci lasceranno una volta eliminati.
Tendenzialmente, lo scopo di ogni missione è quella di eliminare tutti i nemici presenti nell’area, come in ogni musou, ma potrebbe capitare di ricevere ordini ben precisi, come quello di difendere determinati luoghi o persone, o di eliminare particolari nemici, spesso responsabili dell’apertura di portali da cui verranno evocate diverse ondate di nuovi avversari. Durante queste fasi, soprattutto quelle di difesa, si riveleranno particolarmente utili i mostri che potremo catturare (sottoforma di moneta) e riutilizzare come nostri alleati. È possibile metterne in campo fino a sei contemporaneamente, o anche meno se questi sono particolarmente grandi e potenti. Evocandoli in punti strategici, potranno tenere impegnati i nemici, mentre noi ci occupiamo di altre zone della mappa. Purtroppo i mostri non saranno collezionabili e andranno persi a ogni fine missione. Ovviamente non mancheranno livelli in cui bisognerà eliminare il classico boss di turno, che qui fortunatamente richiedono un minimo di tecnica e strategia.
Dragon Quest Heroes sembra portare finalmente una dosa di freschezza nel genere musou, per quanto le meccaniche principali continuino a essere essenzialmente le stesse. Il prodotto risulta ben curato, soprattutto nella componente RPG con un discreto sviluppo dei personaggi. Anche i combattimenti risultano fluidi e divertenti, grazie alla varietà di personaggi e di alcune sessioni di gioco che richiedono un minimo di preparazione e tattica per poter essere portate a termine. Di contro, la telecamera sembra avere alcuni problemi e la trama non sembra brillare per originalità e, ancor peggio, di bei dialoghi. Restiamo comunque in attesa di mettere le mani sulla versione definitiva per darne un giudizio completo e valutare anche la componente online, che non siamo riusciti a provare.