Dragon Ball Sparking Zero ANTEPRIMA | Hype over 9000
Dragon Ball Sparking Zero torna mostrarsi tramite video gameplay della Summer Game Fest e noi lo abbiamo analizzato
Quando si parla di Dragon Ball si sa, i cuori di tutti i fan di tutto il mondo iniziano a battere, soprattutto quando si è in procinto dell’arrivo di un nuovo gioco tratto dall’opera di Akira Toriyama. Bandai Namco questo lo sa bene, e si appresta a tornare con la serie che ha fatto breccia nel cuore dei fan, quella di Budokai Tenkaichi. Dragon Ball Sparking Zero è il titolo che tutti i fan stavano aspettando.
Un seguito diretto di Dragon Ball Budokai Tenkaichi 3 è sempre stato nei desideri di tutti i fan che non perdevano occasione nell’esternare la voglia di poter rigiocare al gioco che ha avuto un successo strepitoso su Playstation 2, grazie alla sua semplicità e alla capacità di riuscire a unire gli amanti del manga e dell’anime.
Dopo 15 anni dall’uscita di Budokai Tenkaichi 3, Bandai Namco e Spike Chunsoft, che nel tempo, hanno provato a offrire qualcosa che si avvicinasse a quel mostro sacro ma, né la serie Raging Blast né Ultimate Tenkaichi – usciti entrambi su Playstation 3 – riuscirono a far breccia nelle grazie dei giocatori. Mancava sempre qualcosa, erano diversi.
Nemmeno Dragon Ball Xenoverse e Xenoverse 2, per quanto offrissero una formula diversa rispetto al classico single player, che ripercorreva la solita narrativa classica, abbracciando un genere molto vicino ai cooperativi online, riuscirono a far dimenticare il feeling e le emozioni che diede Budokai Tenkaichi 3.
Tuttavia, dopo il primo teaser mostrato ai Game Awards lo scorso anno, i desideri dei fan sono stati esauditi e, da allora, a ogni trailer di presentazione dei vari personaggi si creava un’entusiasmo sempre più grande fino al Summer Game Fest 2024 che, con l’ultimo trailer, Dragon Ball Sparking Zero svela la sua data: l’11 ottobre 2024 e i fan impazziscono.
Il 13 giugno Bandai Namco ha rilasciato un nuovo Showcase, questa volta incentrato sulle modalità di gioco, presentato dal produttore Jun Furutani, il quale spiega le due novità principali del titolo: Episode Battle e Custom Battle.
Inoltre, è stato sciolto l’embargo per quanto riguarda i gameplay effettuati da vari giornalisti e influencer presenti alla kermesse losangelina, di conseguenza abbiamo potuto vedere gameplay completi delle varie demo provate e farci un’idea di quello che il gioco offrirà in termini di gioco vero e proprio, in attesa di poterlo provare con mano direttamente.
Dragon Ball Sparking Zero ANTEPRIMA | Sempre la stessa storia ma diversa
Partiamo da un dettaglio molto importante che gli sviluppatori tengono molto a precisare, soprattutto per i fan occidentali che non sono abituati al nome “Sparking!” nel titolo, che questo è a tutti gli effetti il quarto titolo della serie Budokai Tenkaichi.
Il gioco conterrà più di 160 personaggi provenienti principalmente dalla serie Dragon Ball Z e Dragon Ball Super, questa scelta è dettata dal fatto che Dragon Ball Super ha avvicinato una nuova generazione di fan all’opera e, ovviamente, non verranno dimenticati i “vecchietti”.
Come da tradizione lo story mode darà modo ai giocatori di rivivere gli scontri più iconici tramite una mini mappa che indicherà lo stage in cui avverranno gli scontri. Furutani spiega che la modalità storia sarà possibile ripercorrerla attraverso otto punti di vista differenti, tramite altrettanti personaggi, per ora sappiamo solo con Goku e Vegeta.
Si tratta di semplici combattimenti brevi, con le sezioni narrative relegate a un misero raccordo con poche cutscene e dialoghi che avvengono tramite immagini statiche, quasi come fossero delle foto, che si alternano tra uno scontro e un altro.
Durante la spiegazione, Furutani spiega come sarà possibile cambiare il punto di vista durante le cutscene, in modo tale da rivivere in prima persona i momenti più iconici della storia; come ad esempio la morte di Raditz per mano di Piccolo o il sacrificio di Goku nella saga di Cell.
La seconda modalità è la vera chicca del gioco. Le custom battle consentono ai giocatori di divertirsi dando vita a scenari che coinvolgono i propri personaggi preferiti del franchise. Alcuni scenari saranno realizzati dagli sviluppatori con condizioni di vittoria differenti e sequenze filmate uniche.
Ma non è tutto, in quanto personaggi, condizioni, sequenze filmate e battaglie possono essere realizzate anche da zero o partendo da alcune già esistenti, con i giocatori che potranno dare vita allo scontro che hanno sempre sognato per poi condividerlo con il mondo intero.
Infine viene spiegato che inizialmente il gioco non prevedeva l’introduzione di una modalità multigiocatore offline con split screen, per via di una concezione iniziale incentrata sul multiplayer online e per un’ esperienza single player, per sfruttare al massimo il potenziale di questa generazione di console.
Tuttavia, dopo incessanti richieste da parte del fandom, gli sviluppatori hanno creato una modalità split screen in locale che sarà presente al lancio in versione early access. Questa modalità potrà essere utilizzata solo ed esclusivamente nell’arena della Stanza dello spirito e del tempo, grazie all’assenza di elementi e sfondi complessi.
Inoltre per via dei limite tecnici, i giocatori potranno selezionare i personaggi uno alla volta tramite il menù di selezione e non insieme. Ovviamente le poche immagini mostrate, vedono un comparto tecnico molto diverso rispetto al gioco principale, con modelli estremamente grezzi, dovuto a dei compromessi fatti per fornire un gameplay fluido.
Speriamo che in futuro questo multiplayer offline venga aggiornato e migliorato con il tempo, e che non vada a impattare con lo sviluppo generale del gioco.
Dragon Ball Sparking Zero ANTEPRIMA | Combat system che vince, non si cambia
Dragon Ball Sparking Zero ha un gameplay che non differisce per nulla da Budokai Tenkaichi 3, anzi, per i nostalgici è possibile utilizzare i controlli “classici”, in cui tutti i tasti sono gli stessi di 15 anni fa, mentre per i nuovi giocatori sono stati creati dei comandi ancor più semplificati chiamati “standard”.
Sostanzialmente cambia molto poco, ma i comandi standard agevolano alcuni automatismi come l’attivazione del Contrattacco vendicativo che permette di assorbire i colpi subiti. Non possono mancare i classici slanci e teletrasporti alle spalle degli avversari per passare all’attacco.
Dragon Ball Sparking Zero riprende in tutto e per tutto lo stesso combat system del titolo precedente, ma lo svecchia grazie ad alcune migliorie che lo rendono più veloce, dinamico e intuitivo. Peccato però che, oltre a migliorare questi aspetti, si porta dietro anche alcuni problemi di precisione – ancora niente lock on fisso sull’avversario – e di gestione della camera che a volte, tendendo a muoversi troppo, porta ad alcuni e divertenti epic fail nel raggiungere l’avversario, soprattutto se i due personaggi sono lontani.
Durante le battaglie abbiamo ho potuto notare che i compagni di squadra da inserire in squadra erano tre, ma gli sviluppatori hanno assicurato che nel gioco finale si potranno scegliere ben cinque combattenti. Questi compagni, oltre a sostituire il combattente battuto, possono entrare in battaglia per attivare delle mosse combinate o le fusioni. Basta avere il giusto quantitativo di energia e di abilità e succede tutto in automatico una volta chiamato il supporter.
I moveset dei personaggi sono praticamente gli stessi di Budokai Tenkaichi 3, con la sola differenza delle tecniche speciali, che riproducono le tecniche viste nella serie. Queste si attivano con la combinazione classica di tasti L2 + triangolo, con la possibilità di aumentarne il danno schiacciando il tasto di potenziamento nel momento giusto.
Dragon Ball Sparking Zero ANTEPRIMA | Bello a metà
Tecnicamente il gioco si presenta molto fluido, almeno guardando i video gameplay degli hands-on, mantenendo un frame rate stabile a 60fps senza particolari tentennamenti, anche messo sotto pressione, reagisce bene anche in ambienti pieni di elementi come città o montagne rocciose anche se, questi ultimi, sono dei semplici sfondi con qualche parte distruttibile, come in Budokai Tenkaichi 3.
Tutta questa stabilità del frame rate è data da una resa grafica non particolarmente ispirata, con modelli dei personaggi non sempre eccelsi e riciclati dai vecchi modelli di Dragon Ball Raging Blast 1 e 2, presentando qualche imperfezione di troppo dal punto di vista di modellazione, con problemi di proporzione e di dettaglio. Un compromesso strano visto il grande potenziale del motore grafico.
Un notevole numero di dettagli, però, sono presenti quando il personaggio viene colpito da un colpo molto forte, immediatamente possiamo notare ferite e vestiti logori a seconda del colpo subito, delle piccole accortezze che denotano la cura degli sviluppatori per rendere il combattimento, e gli effetti sui personaggi, molto simile alla controparte animata.
Per quanto l’Unreal Engine 5 da sfoggio della sua bellezza tramite degli effetti particellari, come le auree e i colpi energetici, e una gestione della regia dei colpi molto bella da vedere, non si può dire lo stesso per gli elementi che riguardano gli stage.
Le arene create con questo motore grafico risultano un po’ troppo realistiche rispetto a come sono rappresentati i personaggi, creando uno stacco poco coeso risultando poco ispirato. Gli elementi distruttibili come i palazzi, che mostrano l’interno di esso, il tappeto del torneo che si rompe sempre e solo nello stesso punto, risultano molto posticci.
I detriti distrutti sono solo dei blocchi di pixel che spariscono poco dopo e non lasciano nessun effetto dei colpi dei personaggi, forse perché nella demo non era possibile vedere questi dettagli…si spera.
Carina l’espansione dell’arena del torneo Tenkaichi quando si effettua un colpo finale che distruggerebbe tutto, lanciato il colpo, si attiva una cinematica che mostra gli spettatori scappare via, che funge da caricamento, rendendo così l’area di combattimento molto più ampia.
Anche l’illuminazione, che a detta degli sviluppatori dovrebbe essere dinamica, non brilla in alcuni casi, con cambi repentini di illuminazione e pop-up di texture che vengono renderizzate dopo qualche secondo. Ma sono sicuro che questi aspetti verranno rivisti e corretti nel corso di questi mesi di attesa dell’uscita del gioco.
Dragon Ball Sparking Zero pur non avendo un lavoro eccelso dal punto di vista tecnico, migliora rispetto al gioco del 2007, ma su alcuni punti sembra essere fuori tempo massimo rispetto a produzioni più recenti dello stesso genere. Ma fa comunque il suo, e margini di miglioramento possono ancora essere tanti.
Dragon Ball Sparking Zero ANTEPRIMA | Nostalgia portami via
L’operazione nostalgia che Bandai Namco sta effettuando con Dragon Ball Sparking! Zero sta raggiungendo i risultati sperati. Ripescando dalla base riuscita di Budokai Tenkaichi 3, ammodernandolo nel sistema di controllo più fluido e dinamico, con un livello grafico non così rifinito, ma che soddisfa il palato dei fan poco esigenti, riesce ad arrivare a tutti accendendo quella nostalgia che è sempre stata la forza portante della community.
Aspettiamo novità in merito a future demo che Bandai Namco porterà nei vari eventi – il prossimo è il Japan Carnival a luglio – dove dovrebbe esserci una demo più aggiornata, con la speranza di poterlo provare direttamente prima dell’uscita. Vi ricordo che Dragon Ball Sparking Zero arriverà per Playstation 5, Xbox Series X|S e Steam l’11 Ottobre 2024.