Dolmen – Anteprima del nuovo horror spaziale
Abbiamo provato con mano quello che succede quando Dark Souls incontra Dead Space assieme a Lovecraft...
Se c’è una cosa che i videogames ci dovrebbero aver insegnato in tutti questi anni è che l’esplorazione spaziale a scopo di lucro non è mai e poi mai un affare sicuro. Si parte con l’euforia di aver trovato un nuovo mondo da sfruttare senza ritegno, facendo big money alla faccia di ambientalisti & Co., per poi ritrovarsi, sempre, a balbettare in un angolo buio, con il volto sfigurato dalla paura causata dagli inenarrabili Orrori che puntualmente abbiamo avuto la cura di risvegliare, per “calcolo” o per errore.
Basandosi su queste premesse Dolmen, il nuovo action sviluppato da Massive Work Studio e distribuito da Koch Media, del quale abbiamo potuto provare “con mano” una sostanziosa versione preliminare, ci catapulta dunque in un nuovo orrore spaziale, negli scomodi panni (o, per meglio dire, tute spaziali) di una sorta di “disinfestatore”. Si, perché ovviamente la fauna nativa di Revion Prime, questo il nome del bucolico mondo che abbiamo deciso di prosciugare di minerali e altre risorse, non è per nulla contenta della nostra intrusione, a parte quando riesce a nutrire le proprie larve con un bel cadavere appena dilaniato.
Se il lavoro di “pulizia” degli ambienti di Revion Prime non vi sembra già abbastanza usurante così per come ve lo propongono, sappiate anche che sul pianeta sono stati scoperti anche numerosi oggetti misteriosi, chiamati appunto Dolmen, non meglio collegati con maligne potenze cosmiche che vanno ben al di là della semplice fauna ostile.
Se anche voi leggendo queste righe avete pensato subito a Dead Space, sappiate di essere in buona compagnia! Fino dalle primissime battute, Dolmen sembra ispirarsi davvero non poco alla saga space horror dello sfortunato Isaac Clark, a partire dal look della nostra tuta (comunque un minimo personalizzabile) e dei primi mostri contro i quali dovremo scontrarci. Proseguendo poi, i richiami diventano ancora più netti, soprattutto per certe tematiche della trama che, come nei giochi di Visceral Games, vira decisamente verso una narrazione horror con spiccate influenze lovecratiane.
Dolmen però, non è un semplice “clone” di Dead Space, dato che la trama (molto interessante da quello che abbiamo visto) dovremo affrontarla con una approccio quasi… souls like! Come in tanti giochi di questo tipo infatti, potremo scegliere tra diverse classi di personaggi con caratteristiche differenti, compresa una specializzata nel combattimento con armi a distanza, doverosa vista l’ambientazione, e una classe “ibrida” con la quale potremo sperimentare le build più disparate.
Il gameplay sa molto di souls like, davvero tanto, compresi ovviamente una sorta di parry, l’utilizzo di una sorta di stamina, oggetti a uso rapido, punti di salvataggio e respawn dei nemici in caso di morte o di salvataggio. Insomma, un souls like fatto e finito ma, fortunatamente, non banale, che riesce a integrare al meglio il gameplay puro e semplice con la interessante lore del gioco. Altra cosa che ci ha piacevolmente sorpreso di Dolmen è il riuscire a comunicare uno stato di “terrore ansiogeno” non dovuto soltanto al gameplay e ai combattimenti, ma proprio a una sapiente amalgama di azione, esplorazione, storia e progressione. Insomma, apparentemente un lavoro molto ben fatto sul piano concettuale.
Tecnicamente, Dolmen si comporta benino, girando fluido e senza grossi problemi, anche se si nota abbastanza il fatto di non essere una produzione ad alto costo. Alcuni ambienti, per quanto molto ben dettagliati, tendono a ripetersi un po’ ad esempio, oppure si nota qualche stranezza in alcune hitbox dei nemici e del personaggio. Nulla di che, tenendo oltretutto conto che si tratta di una versione preliminare del gioco, che dovrebbe uscire ufficialmente sia su PC che su PlayStation 5 e Xbox Series X/S nel corso dell’ormai imminente 2022.
Lascia quindi davvero ben sperare questo Dolmen. Da quanto abbiamo potuto testare, si prospetta un titolo interessante, magari non originalissimo, ma sicuramente ricco di idee che lo rendono davvero molto appetibile, sia per gli amanti del genere horror (e qui è il caso di dirlo) cosmico, sia per gli appassionati di giochi action impegnativi. Da tenere d’occhio.